Recensione di Fury, il film di Brian De Palma con Kirk Douglas in home video dal 2 aprile 2020.

Fury di Brian De Palma in home video con Koch Media

La cover del blu-ray disc del film FURY

SCHEDA DEL FILM

TITOLO ORIGINALE: The Fury
REGIA: Brian De Palma
CAST: Kirk Douglas, John Cassavetes, Carrie Snodgress
DURATA: 118 min.
DATA DI USCITA HOME VIDEO: 2 aprile 2020
DISTRIBUZIONE: Koch Media


RECENSIONE

Quando un gruppo di terroristi mediorientali rapiscono suo figlio Robin, in possesso di poteri telecinetici, l’ex agente CIA Peter Sandza (Kirk Douglas) intraprende una missione disperata tra le strade di Chicago.
Lì troverà una rete nascosta di ragazzi con abilità mentali paranormali, salvaguardati da alcuni ma minacciati dall’organizzazione criminale che potrebbe avere rapito suo figlio.

Arriva in dvd e blu-ray, nelle limited edition Koch Media, uno dei film più sottovalutati di Brian De Palma: si tratta di Fury, lungometraggio uscito nel 1978, a due anni di distanza da Carrie – Lo Sguardo Di Satana.

E Fury, rispetto a quest’ultimo, è stato spesso trattato come un “b-side”. Un film di genere che riadoperava il tema della telecinesi in ragazzi adolescenti già brillantemente trattato con il sopraccitato adattamento di King.

Un’etichetta ingenerosa e frettolosa, perché Fury era tutt’altro che uno strascico di Carrie: l’adattamento del romanzo di John Farris diventa, con la sceneggiatura curata dallo stesso scrittore (soluzione spesso vincente), un racconto a raggio più ampio che globalizza la tematica dei poteri telecinetici, nonché miscuglio ambizioso di generi, che schiva l’horror vero e proprio in favore di azione thriller e di formazione prepuberale.
La prima pista viene affidata a un meraviglioso Kirk Douglas, la seconda alla telecinetica teenager Hester (Carrie Snodgress) e sarà l’unione di questi due personaggi a fare la forza contro il super cattivo Childress, interpretato da un generoso John Cassavetes.

Fury è un De Palma forse meno formale ed atmosferico dei film che sarebbero venuti di lì a poco (Vestito Per Uccidere, Blow Out), ma altrettanto oscuro e palpitante, e restituisce sullo schermo la quintessenza della New Hollywood statunitense.

Tra scorci suggestivi della sozza metropoli, inseguimenti in auto nei suoi vicoli ed agenzie cospiratrici, il lato ruvido di Fury, De Palma trova il modo di inserire la disperazione paterna e la fragilità delle paure adolescenziali, rispetto alle quali i fantascientifici poteri ESP (ripresi qualche anno dopo da Cronenberg in Scanners) diventano amplificatori.

Guai a sottovalutare il modo, raffinato e non retorico, con cui Fury metaforizza la diversità, l’inadeguatezza, il sentirsi teenager sbagliati, per i quali un potere del genere a detta della giovane Hester “è come avere un dente cariato”.
Se invece foste alla ricerca di puro spasso, per voi c’è Kirk Douglas che fa parkour per Chicago in mutande e canottiera.

Buona qualità video, audio italiano non ottimale.
Extra: trailer, galleria fotografica.

Luca Zanovello


TRAILER ORIGINALE