Un family drama che è anche un thriller sulle dinamiche del potere e molto altro: dall’8 giugno alle 21.15 su Sky Altantic e Now TV arriva MotherFatherSon.

Richard Gere nel primo episodio di MotherFatherSon. Photo: courtesy of SKY.

Richard Gere nel primo episodio di MotherFatherSon. Photo: courtesy of SKY.

È targata BBC Studios la miniserie che ha debuttato lunedì sera in prime time su Sky Atlantic. MotherFatherSon segna il ritorno in televisione, dopo quasi trent’anni, di Richard Gere. L’attore e attivista, per la prima volta protagonista di una serie, veste i panni di Max Finch, un ricchissimo, potentissimo e spietatitissimo uomo d’affari americano trapiantato nel Regno Unito. Un uomo con una famiglia disfunzionale, che ha molto da perdere e tanto da imparare.

La miniserie in otto parti si prospetta una di quelle storie in cui dramma e thriller vanno a braccetto sino alle battute finali, riportando gli spettatori sul divano ad ogni nuovo appuntamento.

LA TRAMA UFFICIALE

MotherFatherSon racconta di una famiglia con problemi relazionali, messa di fronte a una terribile prova. Max Finch è un perfetto esempio di self-made man, un mogul dei media che, in virtù del proprio potere e lavoro, è in grado di influenzare le elezioni e plasmare la discussione politica.

Richard Gere in MotherFatherSon. Photo: courtesy of SKY

Richard Gere in MotherFatherSon. Photo: courtesy of SKY

Max è in procinto di lasciare il suo impero al figlio Caden, già a capo del National Reporter, uno degli asset principali dell’impero dei Finch. Il peso di un’eredità così pesante e le enormi aspettative del padre, duro e inflessibile, faranno sprofondare Caden in un vortice di rabbia e risentimento che avrà ripercussioni drammatiche sulla famiglia e sulla stabilità dell’immenso impero mediatico del padre.

L’ex moglie, che era stata costretta a lasciarsi dietro il figlio quando venne cacciata di casa a seguito della richiesta di divorzio da parte di Max, si riavvicinerà alla famiglia.

Un’inattesa sottotrama crime, inoltre, conferirà alla storia tinte noir.

IL CAST

Nella serie scritta da Tom Rob Smith (American Crime Story: L’assassinio di Gianni Versace), oltre a Gere troviamo anche Billy Howle (Chesil Beach – Il segreto di una notte) nel ruolo del figlio Caden e Helen McCrory (Harry Potter), nella parte della ex-moglie di Max e madre di Caden.

Al loro fianco compare un nutrito gruppo di noti attori di teatro e TV britannici: da Pippa Bennett-Warner (Gangs of London) a Sinéad Cusack (Io ballo da sola) e Danny Sapani (Killing Eve). E ancora, Joseph Mawle (Il Trono di Spade), Sarah Lancashire (Yesterday) e Paul Ready (Motherland).

Richard Gere, Helen McCrory e Billy Howle in MotherFatherSon. Photo: courtesy of SKY.

Richard Gere, Helen McCrory e Billy Howle in MotherFatherSon. Photo: courtesy of SKY.

UN BREVE COMMENTO AI PRIMI EPISODI

MotherFatherSon prende il via da presupposti visti più volte: un padre imponente, un figlio insicuro che cerca l’approvazione del genitore e un’ex-moglie che vive fuori dagli schemi. Quando almeno due dei protagonisti sono nella medesima stanza, l’aria si può tagliare col coltello e si avverte un forte odore di rancore e segreti pronti a riaffiorare. È solo questione di tempo, è inevitabile, prima che ciò accada. A far vacillare il mondo di Max sarà un imprevisto che imporrà al trio una vicinanza forzata. E ad assicurare la piena attenzione dello spettatore ci pensa la sottotrama, al momento oscura, in cui s’intravvedono possibili ricatti e qualche goccia di sangue.

Si sa, i primi due episodi di una serie hanno l’obbligo di fare gli onori di casa e introdurre i giocatori di questa partita. Va da sé che ci offrano figure solo abbozzate, tutte da scoprire. Ciò non toglie che due ore siano state sufficienti a farci spegnere il televisore con la sensazione di aver incontrato persone strane, cupe, con troppo di non detto, che serberanno sorprese. E non è Gere a fare da mattatore, per lo meno ai nostri occhi, bensì Helen McCrory e il giovane Billy Howle, ossia madre e figlio. Per ora è il dramma a dominare la scena, i personaggi ci paiono tristi, molto tristi, e potenzialmente pericolosi. Ognuno presenta, infatti, un lato oscuro con un non so che di sinistro che ci trasmette inquietudine. Un’inquietudine che sarà il motivo per cui non ci perderemo il prossimo appuntamento.

Chiudiamo ricordandovi che MotherFatherSon è disponibile anche on demand.

TRAILER UFFICIALE

Fonte e foto: ufficio stampa