Su Amazon Prime Video Orlando Bloom e Cara Delevingne in un fantasy ambientato a Burgue: CARNIVAL ROW.
La prima stagione di Carnival Row, disponibile su Amazon Prime Video, ha debuttato in streaming lo scorso agosto. Io mi sono ritrovata a guardarla per caso in queste settimane di lockdown. E’ un fantasy noir e ha come protagonista Orlando Bloom. E devo dire che all’inizio ho optato per guardare gli otto episodi della prima stagione proprio perché c’era lui, il Legolas del Signore degli Anelli.
Poi mi sono lasciata catturare dall’eleganza della protagonista femminile, la modella e attrice Cara Delevingne (Città di carta, Sucide Squad), che qui interpreta una fata.
Ma non la fatina delle nostre fiabe: la serie, nata dalla mente di Travis Beacham, da Guillermo del Toro, in una prima fase e René Echevarria nella seconda stagione, è ambientata a Burgue, una città immaginaria dall’architettura neo-vittoriana. Qui sono giunte creature mitologiche in seguito a guerre nei loro luoghi d’origine e ora sono costrette a convivere con gli esseri umani.
Troviamo fate, fauni, centauri e altre creature fantastiche che si sono rifugiate nel quartiere più povero della città, la Row.
Gli umani, guarda un po’, si sentono superiori a quelli che chiamano i fatati, o in modo dispregiativo, critch. Lavorano al loro servizio o svolgono professioni ai margini. Negli inquietanti quartieri e viuzze di Burgue, che ricordano quelle di antiche capitali europee di fine Ottocento, i fatati popolano case di tolleranza, cupi mercati rionali e bische per il gioco d’azzardo.
L’elite di nobili, capeggiati dal Cancelliere Absalom Breakspear (Jared Harris, Chernobyl) e dalla spietata consorte Piety (Indira Varma, Il Trono di Spade ) governa la città a discapito dei critch.
Tra i fatati rifugiati c’è Vignette (Cara Delevingne,) una fata fuggita da Tirnanoc, custode della biblioteca sacra. E’ coraggiosa e determinata, aggrappata alla vita e al ricordo di quella passata. Giunge a Carnival Row per caso, in seguito ad un incidente. Non sa che nella città vive Philo Philostrate (Orlando Bloom) un ispettore di polizia, chiamato ad indagare su omicidi terribili ad opera di un mostro, un assassino seriale che uccide i fatati.
Oltre alla storia dei due protagonisti, si intrecciano le vite dell’aristocratica Imogen (Tazmin Merchant, Supergirl) con il vicino di casa, un fauno che vuole integrarsi con gli umani, Agreus Astrayon (David Gyasi, Interstellar) e il figlio del cancelliere, Jonah (Arty Froushan, Knightfall).
Apparentemente sembrano tutte figure marginali, ma diventano predominanti nel corso degli episodi, quasi a sovrastare la storia d’amore tra Philo e Vignette e lasciarli, talvolta, nell’ombra.
Mi è piaciuto? All’inizio le scene macabre, una certa lentezza della narrazione e il grigio della città mi stavano facendo interrompere la visione.
Carnival Row è un fantasy noir che si ispira al Sogno di una notte di mezza estate di Shakespeare e gli omicidi di Jack Lo Squartatore, come ha dichiarato lo stesso Travis Beacham.
Ed effettivamente è così.
Ho rinunciato? Certo che no. Ad un certo punto è capitato qualcosa.
Ho provato una sorta di affetto per Philo e per il segreto che nasconde, una tenerezza infinita per questo ragazzo stanco e provato. Ho voluto vedere fin dove portasse la determinazione di Vignette e quel rimanere aggrappata alla vita nonostante le ferite. E poi, tra pozze di sangue e corpi smembrati dal mostro, e le scene di sesso intenso tra i personaggi, ovunque -di nascosto, amori consumati nelle carrozze o nelle case di tolleranza, alla ricerca del piacere che può trasformarsi in amore oppure diventare strumento di potere e ricatto- la serie prende moltissimo.
Non smetti di guardarla: fai il tifo per Philo e Vin e ipotizzi chi sia il mandante di quegli omicidi efferati.
Le tematiche in Carnival Row sono moltissime: ci sono i pregiudizi per chi è diverso, il senso del sovrastare l’altro e dell’arrivismo, l’immigrazione e le difficoltà di adattamento, i valori universali di chi decide di non scendere a compromessi.
Anch’io dunque sono tra le moltissime fan di questa serie, in attesa della nuova stagione che è stata già annunciata. Lo scorso 12 marzo, però, Orlando Bloom ha comunicato che le riprese si erano interrotte per l’emergenza sanitaria.
La storia di Vignette e Philo si stava girando a Praga quando il cast ha dovuto rientrare in America per la quarantena. Non è ancora possibile fare previsioni circa la ripresa dei lavori della seconda stagione, anche se sappiamo già che ci sarà un cameo di Katy Perry. Una scelta voluta dallo stesso Bloom ovviamente e avvallata anche da Marc Guggenheim che ha detto che la cantante sarebbe stata una fata fantastica.
Attendiamo fiduciosi le nuove avventure di Vin e Philo che abbiamo lasciato, in una Carnival Row in subbuglio.
Sperando che possano godere di un momento di pace e di amore da favola.
Sarah Pellizzari Rabolini
TRAILER UFFICIALE
Sarah è un’insegnante e una scrittrice. Ha pubblicato poesie, racconti e romanzi (l’ultimo è R come Infinito). Ha partecipato a diverse antologie tra cui La Vita vista da Qui (Morellini Editore), è stata finalista di concorsi e premi letterari. Pratica la mindfulness ogni giorno e crede che scrivere sia una vera terapia per l’anima.
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