In occasione della proiezione di Parasite B&W all’IFFR, il nostro approfondimento sulla masterclass di Bong Joon Ho.
Dopo averlo già promosso a pieni voti e averne intervistato l’attore principale a Locarno, torniamo a parlare di Parasite per un evento eccezionale: la sua proiezione in bianco e nero all’IFFR! Come dice giustamente il regista, il bianco e nero è da sempre associato all’idea del film classico. E allora Bong Joon Ho, affascinato soprattutto da Psycho, ha pensato di ricrearne l’effetto per una diversa fruizione al festival di Rotterdam!
In occasione della proiezione, il cineasta sudcoreano ha tenuto una masterclass incentrata sulla sua carriera e ricerca artistica. Mediata da Gerwin Tamsma, senior programmer del festival, essa ha spaziato dalla sua infanzia ai rapporti con America e Nord Korea. In particolare, il regista ha ammesso come l’influenza di questi due paesi sia stata determinante per il film. Da una parte per tutto il discorso sulla verticalità delle inquadrature, derivata da maestri come Hitchcock, dall’altra per tutti gli spunti culturali.
Infatti nel drammatico gioco della black comedy nessuna delle due è risparmiata. Vengono scherniti tanto i giornalisti nordcoreani, quanto l’upper class sudcoreana con sempre qualche inglesismo in bocca. Inoltre, la stessa netta spartizione fra ricchi e poveri ha un ruolo fondamentale, perché di fatto è lo specchio di un’altra più drammatica contrapposizione: quella fra poveri e ancora più poveri. Eppure da loro dipende interamente la vita dei benestanti, rendendo così più sfaccettato il significato del titolo – chi è il vero parassita?
Da ultimo il regista ha ricordato l’importanza simbolica di alcuni elementi del decoro, come le scale e il sotterraneo, che tra l’altro tormenta il suo immaginario fin da quando era bambino. Infatti, dopo avervi visto una partita di ping pong fra due bambini nella penombra, pare che abbia voluto riproporlo come luogo chiave anche nel film di laurea alla Korean Academy of Film Arts, Memory Within the Frame and Incoherence.
Ma, per non spoilerare oltre, ci limiteremo ora a dire che se saremo fortunati pure Parasite B&W (come Mother) sarà un domani forse disponibile anche in DVD, per ora lo trovate in proiezione al festival di Rotterdam, ormai avviato verso la chiusura!
Alessandra del Forno
N.d.r: per il trailer originale aspettiamo il blu-ray, qui sopra intanto un omaggio dai fan!
Come di consueto, vi ricordiamo che trovate molti più articoli dall’IFFR 2020 nel nostro diario!
Amante del cinema documentario e di tutto ciò che riesca a sublimare in immagini la poeticità del quotidiano, Alessandra è una giovane laureata che vede in Wenders, Tarkovskij (e Aldo, Giovanni e Giacomo) la strada verso la felicità. La potete trovare ogni due lunedì del mese tra i cinefili del LatoB e tutte le altre sere tra gli studenti di documentario della Luchino Visconti a Milano.
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