Recensione di ODIO L’ESTATE, la nuova commedia con Aldo, Giovanni e Giacomo al cinema dal 30 gennaio 2020!

odio l'estate poster film

La locandina del film Odio l’estate

SCHEDA DEL FILM

TITOLO ORIGINALE: Odio L’Estate
REGIA: Massimo Venier
CAST: Aldo Baglio, Giovanni Storti, Giacomo Poretti
DURATA: 110 min.
DISTRIBUTORE: Medusa Film
DATA DI USCITA: 30 gennaio 2020


RECENSIONE

Tre uomini e una casa. Quando le eterogenee famiglie di Aldo (ipocondriaco nullafacente), Giovanni (calzolaio in crisi) e Giacomo (dentista affermato drogato di lavoro) arrivano al mare in Puglia per le meritate vacanze, ad aspettarle c’è una brutta sorpresa: tutte hanno prenotato la stessa villetta.
Per godersi le ferie in questa convivenza forzata occorreranno regole, pazienza e soprattutto tanto spirito di sopravvivenza…

Arriva al cinema ODIO L'ESTATE con Aldo, Giovanni e Giacomo © Paolo Galletta

Arriva al cinema ODIO L’ESTATE con Aldo, Giovanni e Giacomo © Paolo Galletta

Le riscosse più belle sono quelle inaspettate. E Odio L’Estate, decimo film del trio comico per antonomasia, è una grande sorpresa sotto ogni punto di vista. Non è esagerazione parlare di rinascita, perché se i recenti film di Aldo, Giovanni e Giacomo non avevano ucciso le nostre speranze di tornare alla risata e all’emozione, poco ci era mancato.

Con il rassicurante ritorno del regista-sceneggiatore Massimo Venier, il rientro dei protagonisti a profili e panni più ordinati e affini, ed un corollario di comprimari all’altezza, Odio L’Estate diventa un racconto con la semplicità al potere, eretto sul gioco delle crisi quotidiane, delle diversità e dei contrasti che convergono – un po’ per tentativi – verso crescita, consapevolezza, umanità e ovviamente un’amicizia indissolubile.

Odio l'estate: Michele Placido in una scena del film © Paolo Galletta

Michele Placido in una scena del film © Paolo Galletta

A permeare il film, la sensazione che i tre comici siano tornati la macchina ispirata che si muove all’unisono, quel sistema che diventa più della somma delle parti, in cui (proprio come nei primi film) l’umorismo non gioca un ruolo di pedaggio sistematico ma di assist-man funzionale.

La volontà di risalire alle proprie origini viene ulteriormente esplicitata da un paio di momenti auto-citazionisti, che susciteranno boati in sala e che suggellano il patto di rimpatriata che Aldo, Giovanni e Giacomo stringono col pubblico riconquistato. O forse, suggeriscono l’intento di firmare un’opera ultima che chiuda il cerchio?

I migliori sono Giacomo Poretti, papà che ha perso la bussola, e una strepitosa Maria Di Biase. Musiche di Brunori SAS, apparizioni di Massimo Ranieri e Michele Placido.

Luca Zanovello


TRAILER UFFICIALE