Cosa fare tra il 1° gennaio e la Befana? Se vi va una passeggiata in terre ticinesi, ecco i presepi più particolari che potete vedere nella regione luganese!

Presepi a Lugano: quello artigianale nella chiesa di San Rocco © MaSeDomani

Presepi a Lugano: quello artigianale nella chiesa di San Rocco © MaSeDomani

Anche quest’anno ce l’abbiamo fatta. Dopo una serie di cene con troppe portate, superato San Silvestro avremo ancora qualche giorno per riprenderci dai bagordi magari con una bella passeggiata.

Se lo spirito natalizio è sempre con voi, e siete in vena di girare per il Canton Ticino, ecco qualche meta da non perdere con tutta la famiglia, perché non c’è età per rimanere rapiti dalla magia di un presepe diverso, speciale, unico nel suo stile. 

1. Il Presepe sommerso 

Lugano nel 2019 ha davvero superato sé stessa. Tra giochi di luce, Città del Natale e le tante iniziative che hanno preso il via nell’ultimo mese, non ci si può lamentare. E, come da tradizione, il 22 dicembre è stato istallato il Presepe Sommerso nelle acque del Ceresio. Uno spettacolo che, al calar del sole, illumina il lago e rende la rappresentazione fascinosa. La natività vista così è una favola senza tempo in grado di abbracciarci da una scia di polvere di stelle!
Maria, Giuseppe, Gesù Bambino e i Magi vi aspettano sino al 6 gennaio in Riva Albertolli.

(Continua sotto il video)

2 e 3. I presepi a grandezza naturale

Il plurale non è un refuso. Se siete alla ricerca di presepi a grandezza naturale, quest’anno avrete l’imbarazzo della scelta: sono, infatti, due quelli nel luganese ed entrambi meritano di essere scoperti.

Il primo è a Carona, comune culturalmente sempre molto attivo, a pochi minuti dal lungolago. In estate offre ai visitatori la possibilità di ammirare meravigliose fotografie passeggiando per le proprie vie; in inverno, invece, è la parrocchia a diventare protagonista esponendo sul sagrato della Chiesa dei Santi Giorgio e Andrea un presepio con figure… a grandezza naturale! Diciamoci la verità, a trovarsi difronte ad una scena simile torniamo tutti un po’ bambini.
La magia perdurerà sino all’11 gennaio in piazza della Chiesa 1, vicino alla loggia comunale.

Per vedere il secondo presepe “gigante” dovete tornare in centro, per l’esattezza in Piazza della Riforma. La natività a grandezza naturale è a fianco del Municipio ed è realizzata dalla Famiglia Cantamessi, artigiani presepai le cui opere sono state scelte in passato per il presepe in Vaticano. È da notare che questo chiuderà prima, in linea con la tradizione: ultimo giorno sarà il 6 gennaio.

(Continua sotto la foto)

Presepi a Lugano: in Piazza della Riforma c’è il presepe a grandezza naturale realizzato dalla Famiglia Cantamessi. Photo © MaSeDomani

Presepi a Lugano: in Piazza della Riforma c’è il presepe a grandezza naturale realizzato dalla Famiglia Cantamessi. Photo © MaSeDomani

4. Il presepe nel bosco di Lopagno

Quarta proposta è quella di recarvi nei pressi della Casa Don Orione la quale possiede un prezioso presepe che durante questo periodo viene esposto all’esterno insieme – e questa è una novità – ad altre versioni della Natività. La coreografia è di quelle imperdibili: un percorso open air, nel verde, corredato da suoni, luci e colori.
L’appuntamento è nella frazione di Capriasca, in via Santi Orione e Guanella 68, tutti i giorni dalle 10:00 alle 20:00, fino al 12 gennaio!

5. Il presepe nella chiesa di San Rocco

Anche la piccola chiesa di San Rocco nel centrale quartiere Maghetti riserva sorprese. Anzi è la più inaspettata, quella che ha preso pure noi in contropiede per la sua ricchezza. Quindi, abbiamo deciso di tenerla per chiudere in bellezza questa carrellata!
Si tratta dell’elaborata opera, su vari piani, che vedete nella foto d’apertura. L’esplorazione delle scene di vita che circondano la capanna con il bue e l’asinello che riscaldano il bimbo appena nato, vi porterà via diversi minuti e la tentazione di fare un piccolo video sarà più che perdonata. 

E se dopo tanti presepi avete voglia di fare festa, rimanete a Lugano e andate in Piazza della Riforma. Il perché nelle immagini con cui chiudiamo questo speciale. 

Vissia Menza