L’Esorcista a teatro. Suoni e effetti speciali. Bravissima la Campolongo. Al Teatro Nuovo di Milano sino al 10 novembre 2019.
“Tanto a teatro non farà lo stesso effetto che al cinema” dice una ragazza in coda davanti alla biglietteria. Lo penso anch’io, lo ammetto e mi infondo coraggio.
Sto entrando a vedere L’Esorcista, in scena fino al 10 novembre al Teatro Nuovo di Milano.
“Tanto a teatro non farà così paura” mi ripeto ancora, mentre mi siedo in poltrona.
Luci spente, buio, un rumore fortissimo e un flash che acceca.
Sono già pietrificata!
Quando uscì L’Esorcista al cinema in Italia ero troppo piccola per vederlo, ma una sera a casa di amici, anni dopo, noleggiammo la videocassetta e lo guardammo tutti insieme. Come dire, l’unione fa la forza!
Era il terrore allo stato puro, fu definito un archetipo di paura. La ragione?
Va a toccare le angosce più profonde di noi, il non sapere se esistono o meno forze superiori, angeli e demoni, che possano influenzare le nostre vite, ma soprattutto lavora sui sensi di colpa, sui rimorsi, sui non risolti che ciascuna persona si porta dentro.
Ricordo che allora ero sul divano, con la copertina che mi mettevo sulla faccia proprio per non vedere!
A teatro ho dovuto avere contegno, ma la sensazione di terrore è stata identica. Le luci stroboscopiche, ma soprattutto gli effetti sonori incalzano il ritmo e la tensione.
La regia della versione italiana è di Alberto Ferrari che ha lavorato anche in ambito cinematografico, oltre che per il palcoscenico. La resa dello spettacolo è data anche dagli effetti speciali, dalla musica, le luci, i suoni, improvvisi e sorprendenti e le proiezioni.
La storia sul palco è perfettamente raccontata, così come era nel film The Exorcist diretto da William Friedkind.
Era tratto dall’omonimo romanzo di William Peter Blatty, che narrava la storia di esorcismo realmente accaduto nel Maryland nel 1950. Lo stesso Blatty, in seguito, scrisse la sceneggiatura del film, per il quale vinse l’Oscar nel 1974.
L’adattamento teatrale avverrà più tardi, nel 2008 grazie a John Pielmeier e nel 2012 al Gil Gates Theater a Los Angeles, l’opera debuttò in prima mondiale.
IL CAST
Segreti, sensi di colpa che ritornano nella vita degli otto interpreti, bravissimi professionisti, intensi sul palco.
Padre Merrin, interpretato da Gianni Garko, Viola Graziosi è nel ruolo della madre, Chris MacNail, preoccupata per la figlia, incredula e scettica allo stesso tempo, disposta a tutto per la bambina.
Burke Dennings è portato in scena da Jerry Mastrodomenico, Massimiliano Lotti è nel doppio ruolo del Dottor Klein e del Vescovo e Michele Radice interpreta il Dottor Strong. Simone De Rose, nome noto del musical, da Spamelot, a A Bronx Tale, aiuto regia di Claudio Insegno, qui veste i panni di Padre Joe.
Tutti bravissimi ed emozionanti, trasmettono perfettamente allo spettatore le caratteristiche e la psicologia dei personaggi che interpretano, dal passato e ai rimorsi che si animano nelle coscienze, i veri spettri che ciascuno di loro porta con sé.
Padre Karras è stato affidato all’attore Andrea Carli, anche lui un volto noto del musical, tra cui Grease, Jersey Boys e A Bronx Tale.
Quando avevo paura, pensavo “E’ Andrea Carli adesso canta e balla!” e invece no! Perfetto nel personaggio di Padre Karras, sguardo cupo e preoccupato, incarna il senso di colpa per la madre morta e che non ha potuto assistere come avrebbe voluto.
La vicenda però gira intorno a Regan, una ragazza dodicenne posseduta dal diavolo. Un’interpretazione magistrale di Claudia Campolongo.
Io che l’ho sempre vista nei diversi ruoli comici del teatro musicale, come nei recenti Hairspray, La Famiglia Addams, Kinky Boots e molti altri e poi insieme alle sue colleghe e amiche Beatrice Baldaccini e Martina Lunghi nelle Principesse di Colorado, qui interpreta un ruolo non semplice.
Bravissima e drammatica, spiazza per la capacità sulla scena di passare dalla bambina spensierata alla sua anima posseduta, cambiando voce in modo impressionante, sempre dal vivo.
Lo dimostra alla fine dello spettacolo quando delicatamente saluta il pubblico per la buona notte e poi con un sorriso malefico dice con il vocione: “Se non ci credete questa sera vengo a casa vostra!”
La gente applaude e si congratula.
Bravissima davvero!
Quando mi avvio all’uscita risento i suoni e l’odore di incenso addosso; ho ancora un po’ di tensione nelle braccia e nelle gambe!
Una volta a casa, mi assicuro di avere nella dispensa della camomilla che mi preparo per essere certa di dormire. E allora mi viene da ridere!
Il teatro mi ha fatto più effetto del cinema, mi ha emozionato e confuso, agitato, ma anche divertito!
Ora che arriva Halloween, cosa pensi di fare?
Dolcetto, scherzetto o…Esorcista?
Sarah Pellizzari Rabolini
(Continua sotto la foto)
INFO E TOUR
Lo spettacolo sarà al Teatro Nuovo di Milano fino al 10 novembre – MM1 SAN BABILA
Attenzione: le date dell’1 -2-3 novembre sono state annullate. Per chi avesse già i biglietti è possibile il rimborso fino al 18 novembre.
Successivamente sarà al teatro Olimpico di Roma, al Nuovo di Verona e al teatro Alfieri di Torino.
L’ESORCISTA
Commedia
Scritta da: John PleiMeier
Tratta dal romanzo: Wiliam Peter Blatty
Musiche di: Ben Sprecher e Stuart Snyder
Una produzione del: Teatro Nuovo di Milano
Regia di: Alberto Ferrari
Cast
PADRE MERRIN – Gianni Garko
REGAN MACNAIL – Claudia Campolongo
CHRIS MACNAIL – Viola Graziosi
PADRE KARRAS – Andrea Carli
BURKE DENNINGS – Jerry Mastrodomenico
DOTTOR KLEIN/VESCOVO – Massimiliano Lotti
DOTTOR STRONG – Michele Radice
PADRE JOE – Simone De Rose
Cast Tecnico
SCENOGRAFIE Roberto e Andrea Comotti
COSTUMI Lella Diaz
SUPERVISIONE MUSICALE Stefano Damiano
LIGHT DESIGNER Alin Teodor Pop
SOUND DESIGNER Simone Della Scala
ASSISTENTE COSTUMISTA Alessia Donnini
AIUTO REGIA Simone De Rose
DIRETTORE DI SCENA Nathan Copello
DATORE LUCI Giacomo Dettoni
CAPO SARTA Sara Bernacchi – Cristina Bandini
Prodotto da: Lorenzo Vitali
Produzione e distribuzione: Laura Vitali, Elisabetta Radice, Francesco Tomasi
Direzione tecnica: Paolo Dell’Era
Ticketing: Giovanni Ronca
Amministrazione: Maura Pevere, Gloria Vitali
Comunicazione: Francesco Tomasi
Foto: si ringrazia l’ufficio stampa
Sarah è un’insegnante e una scrittrice. Ha pubblicato poesie, racconti e romanzi (l’ultimo è R come Infinito). Ha partecipato a diverse antologie tra cui La Vita vista da Qui (Morellini Editore), è stata finalista di concorsi e premi letterari. Pratica la mindfulness ogni giorno e crede che scrivere sia una vera terapia per l’anima.
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