La prima volta che ho visto Manuel Frattini cantava sotto la pioggia con Raffaele Paganini. Avevo accompagnato mia madre a teatro e mi ero subito innamorata di lui e del musical.
Poi mio figlio aveva visto Pinocchio. Aveva forse cinque o sei anni e mi aveva detto: “Io da grande voglio diventare bravo come Manuel Frattini” e mi aveva chiesto di iscriverlo ad un corso di musical.
Sempre gentile e disponibile, l’avevo poi incontrato mille altre volte, dopo uno spettacolo o per Masedomani. Mai una parola fuori posto, nell’ultima intervista per Priscilla, dove ha interpretato magistralmente il ruolo di Bernadette, mi ha detto: “Ti prego, nell’articolo dai risalto ai miei colleghi e non solo a me. Sono magnifici e io sono onorato di lavorare con loro“.
Ieri sera, prima di entrare a teatro per Italy Bares, ho parcheggiato l’auto ed ero alla ricerca del parchimetro. Ho incontrato Manuel. Aveva appena finito lo spettacolo delle 17.
Ho scherzato con lui sul parcheggio, le multe, la sosta a pagamento e che non c’era il parchimetro in zona.
Poi gli ho chiesto dello spettacolo delle 17. Era felice. “E’ stato bellissimo” mi ha detto ed io non vedevo l’ora di vederlo.
“Ci vediamo dopo” mi ha salutato. Lui sarebbe rientrato a teatro per lo spettacolo delle 21 e io avrei pagato la sosta, preso un panino e mi sarei avviata al Principe per applaudirlo.
C’erano gli artisti del musical, sul palco, ieri sera, per una grande e nobile causa, quella di raccontare un tema importante, come quello della lotta all’Aids, con la danza, il canto e la recitazione.
Manuel allo spettacolo delle 21 non è entrato in scena.
Oggi, disperata apprendo la notizia della sua morte, un dolore che mi lacera l’anima e mi fa tremare le gambe.
Ti voglio ricordare felice ed appassionato, insieme ai tuoi amici e colleghi, che danzi ancora una volta e che fai emozionare.
Sono in piedi, applaudo e piango. Come tutti quelli che ti hanno amato e conosciuto.
Sarah Pellizzari Rabolini
Sarah è un’insegnante e una scrittrice. Ha pubblicato poesie, racconti e romanzi (l’ultimo è R come Infinito). Ha partecipato a diverse antologie tra cui La Vita vista da Qui (Morellini Editore), è stata finalista di concorsi e premi letterari. Pratica la mindfulness ogni giorno e crede che scrivere sia una vera terapia per l’anima.
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