Selfie di famiglia: può una foto fermare l’attimo?

Recensione e trailer italiano di Selfie di Famiglia, il film con Sandrine Kiberlain al cinema dal 19 settembre 2019.

La locandina italiana del film Selfie di Famiglia

 SCHEDA DEL FILM

TITOLO ORIGINALE: Mon bébé
REGIA: Lisa Azuelos
CAST: Sandrine Kiberlain, Thais Alessandrin, Victor Belmondo
DURATA: 87 min
DISTRIBUTORE: I Wonder Pictures
DATA DI USCITA: 19 settembre 2019


RECENSIONE 

Héloise è una mamma single con tre figli, un ristorante  da mandare avanti e qualche amore passeggero. Ora che anche la più piccola, Jade, lascerà il nido per studiare in Canada, la sua forza viene meno e l’unico conforto sembra quello di fermare gli ultimi momenti insieme con la videocamera dello smartphone. Ma in realtà c’è molto più di questo.

Una scena del film Selfie di Famiglia – Photo: courtesy of I Wonder Pictures

Ancora una volta bisogna rinnegare la traduzione italiana del titolo originale del film, molto più appropriato e meno furbo.

Mon bébé, diretto da Lisa Azuelos (Lol. Il tempo dell’amore), è la storia di una mamma che deve accettare l’uscita dal nido dell’ultima di tre figli, la sua “piccolina”. La più difficile da lasciar andare, la preferita, per fattori biologici o per complicità naturale. E allora ci si attacca al telefono per cercare di rendere eterni gli ultimi momenti. Per fermare i ricordi. È successo a tutti noi (di nascosto o no) di sentire il bisogno di fotografare un istante che non volevamo sparisse per sempre dalla memoria. Di solito succede con le cose di cui siamo poco sicuri. O con quelle di cui siamo sicurissimi. Non bisogna scomodare Goethe e il suo celebre e struggente verso “Fermati attimo, sei bello!” per capire che stiamo parlando di un tema molto universale.

Niente di nuovo, eppure Mon bébé ha tanti aspetti positivi che lo rendono un film non solo gradevole ma anche emozionante. Le sequenze che si susseguono mettono in scena molto bene quel precario equilibrio che ogni genitore vive di fronte a un figlio che cresce. Tenerselo stretto fra le braccia o lasciarlo volare via?

Una scena del film Selfie di Famiglia – Photo: courtesy of I Wonder Pictures

Il lungometraggio è fatto di momenti quotidiani in cui lo spettatore potrà riconoscersi facilmente. Piccoli affreschi di vita normale, in cui tutto è familiare ed emana il calore di una casa vissuta in cui i migliori ricordi campeggiano sul divano, intorno al tavolo, in camera da letto. Basta chiudere un istante gli occhi per vederli riapparire. I flashback sono ampiamente utilizzati dalla Azuelos per veicolare le emozioni e farci entrare nel mondo di una donna che si è ricordata di vivere solo in funzione dei suoi figli, ma senza sacrifici. È andata così e basta.

Un paio di scene sfiorano momenti molto poetici capaci di toccare le corde di oguno di noi. “Sembra che più parlo della mia vita, più le persone sentono che sto parlando della loro”, dice la regista. Quando chi guarda sente che dietro non c’è solo immaginazione, ma anche verità, l’impatto emotivo è più alto.

Una scena del film Selfie di Famiglia – Photo: courtesy of I Wonder Pictures

La trama è più che scarna e con pochi sviluppi narrativi o di trasformazione dei personaggi (in particolare quelli secondari sono piuttosto piatti), ma in questo caso va bene così: Mon bébé più che una storia è un quadro, un passaggio, un momento.

Una nota di merito alle due attrici principali, la rodata Sandrine Kiberlain ad interpretare la generosa, vulcanica e piena di dubbi Héloise, e la figlia stessa della regista, l’esordiente (e promettente) Thais Alessandrin. In scena anche il nipote di Jean-Paul Belmondo, Victor.

Siamo lontani dalla completezza, intelligenza e meraviglia di BoyhoodMon bébé è però un film sincero, spontaneo, tenero. E per questo mi sento di consigliarlo a chi a volte sente i migliori ricordi scivolare dalle mani (e magari ha finito lo spazio sul telefono).

Margherita Giusti Hazon


TRAILER ITALIANO


 

Leave a Comment