Recensione e trailer ufficiale di The Rider – il sogno di un cowboy, il film diretto da Chloé Zhao nei cinema dal 29 agosto 2019.

Locandina italiana di The Rider

Locandina italiana del film The Rider

SCHEDA DEL FILM

TITOLO ORIGINALE: The Rider
REGIA: Chloé Zhao
CAST: Brady Jandreau, Tim Jandreau, Lilly Jandreau
DURATA: 103 min.
DISTRIBUTORE: Wanted Cinema
DATA DI USCITA: 29 agosto 2019


RECENSIONE

Nella riserva indiana di Pine Ridge il giovane Brady Blackburn è alle prese con una convalescenza difficile. L’ultimo rodeo nel North Dakota gli è valso un incidente quasi mortale. Speroni, briglie e cavalli selvaggi sembrano destinati a essere solo un ricordo del passato. Ma può un cowboy rinunciare così facilmente ai suoi sogni? E può il suo destino essere davvero tra gli scaffali di un supermercato? 

Brady Jandreau in una scena del film The Rider - Photo courtesy of Wanted Cinema

Brady Jandreau in una scena del film The Rider – Photo courtesy of Wanted Cinema

The Rider – Il sogno di un cowboy è opera seconda di una regista che, nata in Cina, ha fatto dell’America la sua seconda casa: Chloé Zhao. Dopo l’esordio a Cannes con Songs my brothers taught me (2016), Zhao continua la sua ricerca espressiva in quel «ruvido, onesto e bellissimo cuore» del centro America che tanto abbiamo già  imparato ad apprezzare con certi western italo-americano. Eppure, quello di Zhao è uno sguardo completamente innovativo e rivelatore verso la materia.

Senza stereotipi né indulgenza – ma non per questo senza compartecipazione – la regista sceglie infatti di raccontarci il lato in ombra del western tradizionale: quello dei vinti, di coloro che guardano agli stivali da cowboy con un misto d’amore e rassegnazione. Lo sa bene Bradly Jandreau, protagonista della storia vera di questo film.

Nato per cavalcare e addestrare cavalli selvaggi nella riserva indiana di Pine Ridge, Bradly è costretto a concludere precocemente la sua carriere a causa di un incidente. Durante un rodeo a Fargo, North Dakota, la sua testa viene violentemente schiacciata da un cavallo imbizzarrito e da quel momento la sua vita non sarà mai più come prima. Le conseguenze del trauma cranico (un tic nervoso alla mano e le placche di metallo in testa) lo costringono al riposo.

Lane Scott in una scena del film The Rider - Courtesy of Wanted Cinema

Lane Scott in una scena del film The Rider – Courtesy of Wanted Cinema

I ranch e i maneggi diventano confini di uno spettacolo che Bradley può pensare di godersi solo come spettatore. I falò con gli amici occasioni di ricordi dolorosi. I vari rodei del futuro solo appuntamenti mancati. Ma è a questo che deve davvero ridursi la vita di un cowboy? A qualche turno part-time nei supermercati? All’accettazione passiva di un destino che avrebbe dovuto essere ben diverso? Grazie all’affetto della propria sorellina, Lilly, affetta da asperger, e dell’amico di sempre, Lane Scott, paralizzato apparentemente in una corsa di tori (ma in realtà in un incidente d’auto), Bradley riuscirà a riprendere in mano le redini della propria vita, dei propri sogni e soprattutto dei propri mustang.

The Rider – Il sogno di un cowboy racconta il coraggio, la passione e la tenacia di questi giovani eroi nel far west più inedito eppure più tradizionale d’America. Con una poetica a metà fra finzione e documentario – abilmente sostenuta dalla fotografia di Joshua James Richard –  il film ripercorre non solo la storia di un genere, ma anche quella di un popolo, i Lakota. Divisi in tribù e risalenti ai nativi indiani d’America, che omaggiano con cappelli piumati, i Lakota sono stati soggetti anche del primo film della regista. Essi si riconfermano insostituibili protagonisti di un’epica di cuoio e polvere, che procede per silenzi e tempi lunghi e, paradossalmente, forse non aspettava altro che una regista del far east per emergere in (quasi) tutta la sua grazia e bellezza.

Alessandra del Forno


TRAILER UFFICIALE