Il XX secolo. Il 1900 è stato un periodo a dir poco incredibile: l’industria e il suo sviluppo, le grandi opere, il liberty, Hollywood, ma anche il boom economico, i Beatles che diedero una scossa alla musica e fecero svenire le fan, e così via sino al recente e rivoluzionario World Wide Web. Parallelamente, nell’arte ci sono stati l’impressionismo, il fauvismo, Van Gogh, Klimt, Degas, Picasso e il suo cubismo, e… Matisse.
Henri Émile Benoît Matisse. Un ragazzo di provincia, di buona famiglia, con un futuro all’università prima e nell’avvocatura dopo. Un giorno si ammalò e mamma gli regalò pennelli e colori e.. la sua vita cambiò. Henri si trasferì a Parigi, entrò all’Accademia e divenne pittore, scultore, incisore, sperimentatore e precursore di mode e tendenze. Dotato di formidabile attenzione, grande estimatore del colore, della luce e della vita, Matisse sino alla fine non abbandonò mai i suoi blu, verdi, gialli e il resto della tavolozza. Nulla nella sua arte era triste o rifletteva la sofferenza fisica con cui, invece, dovette imparare a convivere.
Gli anni ’40 e ’50. Matisse settantenne, ridotto in sedia a rotelle, per nulla pronto a mollare, si mise a dare ordini alle sue assistenti, a portare il mondo esterno dentro una stanza, a fare della memoria la sua migliore alleata e iniziò a gettare il colore sulla carta. Nelle sue mani quei fogli divennero straordinari, cangianti, esuberanti collage che, con meticolosità, pian piano, riempirono le pareti del suo studio. Quelli che potevano inizialmente apparire come “solo” ritagli si tramutano in quadri di forte impatto emotivo, come i famosi quattro “nudi” che esclusivamente in rare occasioni si posso ammirare uno a fianco dell’altro.
“Matisse” non è un semplice documentario è un viaggio nel mondo dell’artista, con brani jazz, con danze e coreografie ispirate alle sue creazioni, è la scoperta dell’uomo dietro l’opera, è la vittoria dell’arte sulla malattia, è un trionfo visivo e una scoperta continua. Aneddoti, spiegazioni, sorprese, nel filmato c’è tutto… impossibile non cadere nella sua tela ammaliati da tanta bellezza, gioia e entusiasmo.
Questo film è un modo diverso per travolgere il pubblico in manifestazioni tanto lontane quanto imperdibili, è un tentativo di avvicinare ai musei chi vorrebbe ma non crede di potere, è un esperimento riuscito di unire le arti visive e rendere una mostra ancora più emozionante.
Sul sito www.nexodigital.it l’elenco delle sale cinematografiche e i relativi dettagli, su MaSeDomani lo spazio per i commenti è a vostra disposizione.
Vissia Menza
Ennio Flaiano amava ricordare che “Il cinema è l’unica forma d’arte nella quale le opere si muovono e lo spettatore rimane immobile.”, ed è Vissia ad accompagnarci con passione e sensibilità nelle mille sfaccettature di un’arte in movimento. Ma non solo. Una guida tout court, competente e preparata, amante della bellezza, che scrive con il cuore e trasforma le emozioni in parole. Dal cinema alla pittura, con un occhio vigile per il teatro e la letteratura, V. ci costringe, piacevolmente, a correre per ammirare un’ottima pellicola o una mostra imperdibile, uno spettacolo brillante o un buon libro. Lasciarsi trasportare nelle sue recensioni è davvero facile, perdersi una proiezione da lei consigliata dovrebbe essere proibito dal codice penale. Se qualcuno le chiede: ma tu da che parte stai? La sua risposta è una sola: “io sto con Spok, adoro l’Enterprise e sono fan di Star Trek”
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