Il XX secolo. Il 1900 è stato un periodo a dir poco incredibile: l’industria e il suo sviluppo, le grandi opere, il liberty, Hollywood, ma anche il boom economico, i Beatles che diedero una scossa alla musica e fecero svenire le fan, e così via sino al recente e rivoluzionario World Wide Web. Parallelamente, nell’arte ci sono stati l’impressionismo, il fauvismo, Van Gogh, Klimt, Degas, Picasso e il suo cubismo, e… Matisse.

Portrait_of_Henri_Matisse_1933_May_20


Portrait of Henri Matisse 1933 May 20  Author: Carl Van Vechten

Henri Émile Benoît Matisse. Un ragazzo di provincia, di buona famiglia, con un futuro all’università prima e nell’avvocatura dopo. Un giorno si ammalò e mamma gli regalò pennelli e colori e.. la sua vita cambiò. Henri si trasferì a Parigi, entrò all’Accademia e divenne pittore, scultore, incisore, sperimentatore e precursore di mode e tendenze. Dotato di formidabile attenzione, grande estimatore del colore, della luce e della vita, Matisse sino alla fine non abbandonò mai i suoi blu, verdi, gialli e il resto della tavolozza. Nulla nella sua arte era triste o rifletteva la sofferenza fisica con cui, invece, dovette imparare a convivere.

Gli anni ’40 e ’50. Matisse settantenne, ridotto in sedia a rotelle, per nulla pronto a mollare, si mise a dare ordini alle sue assistenti, a portare il mondo esterno dentro una stanza, a fare della memoria la sua migliore alleata e iniziò a gettare il colore sulla carta. Nelle sue mani quei fogli divennero straordinari, cangianti, esuberanti collage che, con meticolosità, pian piano, riempirono le pareti del suo studio. Quelli che potevano inizialmente apparire come “solo” ritagli si tramutano in quadri di forte impatto emotivo, come i famosi quattro “nudi” che esclusivamente in rare occasioni si posso ammirare uno a fianco dell’altro.

Matisse_POSTER_webIl nuovo millennio e i grandi musei. Due musei vantano una gran quantità di opere del prolifico Matisse: il MoMa di New York e la Tate Modern di Londra. Alle loro spalle due curatori che non si sottraggono alle sfide, anzi, quando si fanno apparentemente impossibili, al posto di darsi per vinti, i due uomini uniscono le forze e danno vita a un evento incredibile, la mostra ”Dipinti con le forbici”. Da Londra a New York, sino al 15 febbraio 2015, i visitatori potranno vivere una esperienza unica. In alternativa, solo oggi potranno optare per il cinema. Esatto, su grande schermo, al costo di un film, sarà possibile prendere parte a un’esclusiva visita guidata. Un tour virtuale, a porte chiuse, di entrambe le esibizioni, con non uno ma molte guide d’eccezione: gli ideatori, gli illustri collaboratori, i grandi performer e la voce dello stesso Matisse.

“Matisse” non è un semplice documentario è un viaggio nel mondo dell’artista, con brani jazz, con danze e coreografie ispirate alle sue creazioni, è la scoperta dell’uomo dietro l’opera, è la vittoria dell’arte sulla malattia, è un trionfo visivo e una scoperta continua. Aneddoti, spiegazioni, sorprese, nel filmato c’è tutto… impossibile non cadere nella sua tela ammaliati da tanta bellezza, gioia e entusiasmo.

Questo film è un modo diverso per travolgere il pubblico in manifestazioni tanto lontane quanto imperdibili, è un tentativo di avvicinare ai musei chi vorrebbe ma non crede di potere, è un esperimento riuscito di unire le arti visive e rendere una mostra ancora più emozionante.

Sul sito www.nexodigital.it l’elenco delle sale cinematografiche e i relativi dettagli, su MaSeDomani lo spazio per i commenti è a vostra disposizione.

Vissia Menza

MATISSE AL CINEMA | dalla Tate Modern di Londra | martedì 9 Dicembre |