C’è un momento che è croce e delizia per tutti gli appassionati di fotografia: si tratta dell’istante preciso in cui il trasferimento delle immagini dalla reflex al pc è stato completato, e inizia la visualizzazione delle immagini scattate. Si, lo so, esiste il display della macchina fotografica con tanto di istogrammi approfonditi e profili-colore, ma il vero momento di verifica è quello lì, appena finito il download e a tutto schermo.
Ieri ho collegato la compact flash al Mac, copiato le immagini, iniziato a scorrerle. Prima rapidamente, poi con una lentezza che mi ha insospettito: mi rendevo conto che non stavo controllando la qualità degli scatti, ma ero entrato in una fase di puro ripasso delle emozioni vissute.
Sì, perché “Giorni Felici”, la mostra collettiva organizzata a Casa Testori e giunta alla sua quinta edizione, è un purissimo crogiolo di emozioni: i 23 artisti che si sono misurati con gli spazi suggestivi della dimora di Giovanni Testori a Novate Milanese hanno, una volta di più, centrato pienamente l’obiettivo di colpire, far riflettere, immaginare.
A cominciare proprio dal portone, sopra il quale campeggia “Kultura non stop”, neon multicolore della serba Marjia Sevic che dimostra quanto un’opera d’arte possa adattare il suo messaggio: originariamente concepita come voce di protesta per la prolungata chiusura del Museo di Belgrado, ci accoglie oggi un uno spazio – e una mostra – restituiti al cittadino.
Dale tele espressioniste dello svizzero Martin Disler, artista scoperto proprio da Testori, al realismo magico di Chiara Briganti, che dall’alto dei suoi 93 anni racconta mondi immaginari chiusi in delicatissime teche trasparenti, “Giorni Felici” invita a godere dell’arte e della sua capacità di sprigionare pensiero: ne sono esempio perfetto le creature immaginarie dell’Atelier dell’Errore, laboratorio artistico e terapeutico per bambini disagiati, ideato da Luca Santiago Mora, come anche l’installazione di Elisabetta Falanga, una camera da letto che dialogando con un vetro ricoperto di terra dialoga fra vita e morte, fra rigenerazione e malattia.
Commuovente, ed insieme assolutamente fresco e divertente, il lavoro di Anthony Zinonos, con una serie di collage dedicati a Gabriella Testori, recentemente scomparsa; assolutamente intriganti, per rimanere nell’ambito spaziale del piano superiore di Casa Testori, la stanza allestita con Giulia Berra, che utilizza resti di cicale per meditare sulla metamorfosi e parti legnose con cui la quercia si difende dai parassiti senza ucciderli, in un curioso e suggestivo rimando ai concetti di protezione e di accoglienza in natura.
C’è moltissimo, in questa nuova edizione di “Giorni Felici”. Io ho ripassato le sue emozioni e le riflessioni che ne conseguono scaricando una cartella di immagini. Voi andateci, scattate qualche foto (anche con il pensiero) e sappiatemi dire. Vi prometto che ne vale davvero la pena.
Alfonso d’Agostino
INFORMAZIONI
“Giorni Felici”
c/o Casa Testori
Largo Angelo Testori 13
Novate Milanese – Milano
Dal 30 maggio al 13 luglio 2014
ORARI
martedì, mercoledì, venerdì: 10-18 h
giovedì: 10-22 h
sabato, domenica e 2 giugno: 12-20 h
CONTATTI
02 3658 6877
info@casatestori.it
http://giornifelici.casatestori.it/
Dici Alfonso e pensi alla sua amata Triestina, alla sua biblioteca (rigorosamente ordinata per case editrici) che cresce a vista d’occhio, alla Moleskine rossa sempre in mano e alla adorata Nikon con la quale cattura scorci di quotidianità, possibilmente tenendo il corpo macchina in bizzarre posizioni, che vengono premiati ma non pensiate di venirlo a sapere. Se non vi risponde al telefono probabilmente ha avuto uno dei tanti imprevisti che riuscirà a tramutare in un esilarante racconto di “Viva la sfiga!”. Perché lui ha ironia da vendere ed un vocabolario che va controcorrente in questo mondo dominato dagli sms e dagli acronimi indecifrabili. Decisamente il più polivalente di tutti noi dato che è… il nostro (e non solo) Blogger senior che con il suo alfonso76.com ha fatto entrare la blog-o-sfera nella nostra quotidianità.