Ho dedicato la bellezza di tre post (li trovate a partire da qui) nel tentativo, mi auguro minimamente riuscito, di offrire qualche suggerimento per guadagnare vendendo le proprie foto online nei più popolari siti di agenzie stock su Internet. In futuro riprenderò la narrazione con qualche speciale e alcuni approfondimenti ancora più pratici, quindi restate sintonizzati.
Oggi però vorrei dedicarmi ad una opportunità ancora più “massiva”: se è vero, infatti, che i requisiti minimi di alcuni siti come Fotolia restringono in qualche misura la possibilità di provarci a quelli che vengono impropriamente definiti “fotoamatore evoluti” – sostanzialmente dotati di reflex – è altrettanto vero che chiunque disponga di uno smartphone (IoS o Android) ha una ulteriore strada da poter percorrere. A questo scopo, vi presento FOAP!
Nata agli inizi del 2011, FOAP è una APP disponibile su Apple App Store e Google Play che consente di mettere in vendita le immagini scattate con il nostro smartphone. Il principio di funzionamento è simile a quello già descritto per le agenzie stock: fondamentalmente si tratta di scattare una (bella) foto, caricarla con l’APP, provvedere alla compilazione delle keyword e delle informazioni geografiche e… incrociare le dita.
Le immagini vengono messe in vendite in modalità “Commercial” (utilizzabili dai clienti per promuovere prodotti o servizi) o “Editorial”, utilizzabili da siti e testate giornalistici per scopi di comunicazione non markettara. Ogni foto venduta vi fa realizzare la bellezza di 5$, esigibili via Paypal.
Ma la possibilità di accumulare dollari sonanti non si ferma qui: con regolarità almeno settimanale vengono infatti pubblicati su Foap concorsi indetti dalla piattaforma stessa o da sponsor particolarmente attivi nell’investimento sui nuovi media. Mentre scrivo ci sono in palio 300$ offerti da NordNet per una fotografia “verde”, altri 300 stanziati da Garnier per ritrarre i migliori momenti della nostra giornata e 100 piazzati da Foap stessa per premiare la migliore immagine di architettura.
L’interfaccia, decisamente intuitiva e piacevole da navigare, ed una serie di strumenti social che consentono di seguire gli utenti preferiti e valutarne i lavori con una scala da una a cinque stelline completano le caratteristiche di una APP certamente interessante e sicuramente adatta a chi utilizzi il proprio smartphone come una estensione del proprio occhio fotografico.
Alfonso d’Agostino
Dici Alfonso e pensi alla sua amata Triestina, alla sua biblioteca (rigorosamente ordinata per case editrici) che cresce a vista d’occhio, alla Moleskine rossa sempre in mano e alla adorata Nikon con la quale cattura scorci di quotidianità, possibilmente tenendo il corpo macchina in bizzarre posizioni, che vengono premiati ma non pensiate di venirlo a sapere. Se non vi risponde al telefono probabilmente ha avuto uno dei tanti imprevisti che riuscirà a tramutare in un esilarante racconto di “Viva la sfiga!”. Perché lui ha ironia da vendere ed un vocabolario che va controcorrente in questo mondo dominato dagli sms e dagli acronimi indecifrabili. Decisamente il più polivalente di tutti noi dato che è… il nostro (e non solo) Blogger senior che con il suo alfonso76.com ha fatto entrare la blog-o-sfera nella nostra quotidianità.