Ultimo fine settimana di gennaio, ultime 12 ore per visitare alcune installazioni, mostre, esibizioni in città. Complice anche un repentino abbassamento delle temperature, questa domenica è nata perfetta per rinchiudersi in qualche (più o meno) antico palazzo milanese e godere l’ultimo giorno di apertura al pubblico delle mostre che vi abbiamo già segnalato oppure di quelle di cui vi parleremo oggi.

Richiede un investimento solo in tempo l’esposizione al piano terra o, se preferite, nel foyer dello spazio Oberdan in porta Venezia, magari approfittando dell’attesa prima di una proiezione. Il “Premio Ricoh per giovani artisti contemporanei” nonostante sia solo al suo secondo anno di vita è  una iniziativa lodevole sotto vari punti di vista: il coinvolgimento della comunità e delle istituzioni locali e una visibile concretizzazione di ciò offrendo la possibilità ai giovani di entrare nel mondo dell’arte. Ricoh ha dato loro un tema da conciliare con la ricorrenza del 150mo anniversario dell’Unità d’Italia e organizzato una, seppur breve, esposizione in uno dei punti di riferimento artistici della città dopo la quale le quattro migliori opere entreranno a far parte della collezione d’arte dell’azienda mentre le altre verranno battute all’asta e il ricavato devoluto in beneficenza.

Ma cosa potrete vedere esattamente? Olii su tela, pitture su tavole, disegni e non solo! Video-arte, fotografie, sculture e persino coloratissime istallazioni senza dimenticare le sculture. Il tutto senza sovrabbondanza e con pacatezza, perché non possiamo dimenticare che questi sono giovani che hanno appena finito di studiare in Accademia o altre scuole d’arte ;)

Ci teniamo a sottolineare ciò che ci è piaciuto di più. Intrigante il progetto fotografico della catanese Daniela Ardiri, che in nove immagini 10×15 sviluppa un tema, quello delle stanze “in cui nascono i sogni”, con coerenza e acutezza. Uno sguardo fresco e già orientato al portfolio in un mondo sempre più dominato dalla singola immagine. Vibrante e suggestiva anche l’opera pittorica di Federica Aiello Pini, che ci ha fatto pensare a quanto – anche in giovane età – emozioni e sentimenti debbano essere caratteristiche espressive fondamentali nella cifra stilistica di un giovane talento.

Oggi doveva essere l’ultima opportunità di visitare “Dirty Corner“, l’installazione di Anish Kapoor ospitata alla Fabbrica del Vapore di Milano, ma pare che lo sciopero generale dello scorso venerdì 27, provocando la chiusura anticipata di tutti gli spazi espositivi, ci abbia regalato una proroga di qualche giorno. La nuova data di chiusura prevista sarà il 31 gennaio 2012 e noi vi esortiamo ad approfittarne.

Abbiamo in città una creazione dell’artista più in voga del momento (sua è installazione simbolo dei giochi olimpici che il prossimo giugno si svolgeranno a Londra) e non possiamo che augurarci che il comune riesca a trattenerla con qualche stratagemma ancora per lungo tempo. Tanto più che per molti di noi, infatti, “Dirty Corner” è associata allo spazio espositivo in modo inscindibile, come fosse la sua sede naturale. Forse perché Milano non era abituata ad avere opere di tale grandezza ed impatto emozionale o forse perché ci eravamo quasi scordati della Fabbrica del Vapore, sta di fatto che ci piace sapere di averla a portata di mano e di poterci fare un salto ogni tanto.

In attesa di raccontarvi le emozioni e le sensazioni scatenate in noi, vi lasciamo a qualche immagine, con la speranza che possa convincervi a dedicarvi a questa vera esperienza sensoriale. Vale davvero il biglietto, questo salto nel… buio!