Le ricette di Mata Hari: Soluzioni facili per serate suicidarie

So che non occorre che io vi delinei la serata suicidaria-tipo: ha svariate origini, e conclude invariabilmente una giornata del ca**o, colma di contrattempi e pioggerella fine.
In genere farebbe bene mangiare poco e sfizioso, ma ovviamente ogni buona idea è irreperibile e si rischia di farla finita con una confezione di tonno in offerta.
Per cui date un’occhiata qui e troverete sicuramente qualcosa di vostro gusto – tempo di realizzazione: 10 minuti e pochi brandelli d’energia.

RICCHI E POVERI
Si inizia col prendere una confezione di fagioli cannellini (io uso quelli Bonduelle): sciacquarli e disporli in un piatto ampio.
In una pentola fate bollire poca acqua, salatela, tuffatevi una dozzina di code di gamberi fresche e dopo un minuto scolatele con una schiumarola (la paletta tonda coi buchi).
Disponete i crostacei sopra i cannellini e condite il tutto con olio extravergine d’oliva, pepe nero e, se vi piace, qualche goccia di balsamico.
In una padella, nel frattempo, avrete fatto tostare un po’ di pane a fette…
Vino bianco leggero.

OLLALA’ – I – OOOO
Prendete una confezioncina di bresaola da 60gr, aprite le fette e in ciascuna disponete una cucchiata di caprino fresco con due-tre foglie spezzettate di rucola, arrotolate.
Mettete i sigari di bresaola in un piatto, passate un filo d’olio, se vi piace spolverate con poco peperoncino.
Condite la rucola rimasta con poco olio e aceto balsamico e disponetela al centro del piatto.
In una padella tostate del pane, e siete pronti a mangiare accompagnandovi con un rosso.

BURP
E’ pesantuccio, ma altamente consolatorio: in un pentolino fate bollire un bicchiere e mezzo d’acqua, buttateci 6 cucchiai di polenta Valsugana in busta e due prese di sale, fate cuocere un paio di minuti.
Disponete in un piatto metà della polenta fumante, sopra una fetta di ottimo gorgonzola dolce,  e poi chiudete bene con il resto della polenta, cospargete con abbondante parmigiano grattugiato.
Nel pentolino sciogliete olio, burro, aglio, salvia e cospargeteci poi la polenta.
Se vi piace, pepe nero fresco.
Meglio non fare il bis e sgorgare con del Chianti Melini – che fa anche le mezze bottiglie.

W LA BASSA
Al supermercato acquistate della crescenza, una confezione di salumi misti morbidi (lardo, salame, crudo, pancetta…), una “palla” di pasta fresca per pizza e dell’olio per friggere.
A casa metà della pasta fresca finisce in congelatore, l’altra metà la stirate in un lungo cordone, che poi viene tagliato a pezzetti regolari di 5 cm.
Nel frattempo fate scaldare l’olio in una padella e disponete in un piatto i salumi e la crescenza, così “rinvengono”.
Poi fate come in Emilia: buttate i pezzetti di pasta nell’olio bollente e tirateli fuori quando sono gonfi e dorati, accomodandoli in un piatto con un foglio di carta assorbente.
Di rigore accompagnare con un Barbera appena mosso e un’insalatina.

Ecco… non la definirei “cucina di ricerca”, ma è sicuramente veloce, gustosa e consolatoria.

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