Una telefonata, una domanda inaspettata “hai letto sul giornale della mostra al Castello???”, in testa ti si materializza solo un grande punto di domanda, poi la luce e pensi “che stia parlando di quella foto senza senso di morto ricucito visto dai piedi la cui didascalia effettivamente conteneva il lemma ‘scandalo’ che hai visto tra un sorso e l’altro del caffè mattutino?”, dandoti un tono azzardi quindi un “ah si! certooo!”e istantaneamente sai che la fregatura è alle porte. Infatti ecco che arriva impietosa la vera domanda motivo della telefonata “pensavo di andarci, mi accompagni?”. Cosciente che l’Editore ci sa fare con le parole (voi che transitate costantemente da questo sito sapete che non potete confutarmi… eh ehe he) , pensi di incastrarlo tartassandolo di domande pratiche su percorsi, orari e costo del biglietto (punti tutto su questo per declinare l’invito dato che notoriamente a Milano le mostre hanno un costo che si aggira sui 9 euro-troppi per un artista che non conosci) ma lui ti frega con un bel “dai sono solo 3 euro…” Ok è fatta si va al Castello Sforzesco e tutto sommato potrebbe anche essere divertente, alla fine sono opere bislacche “non adatte ai bambini”
In effetti il percorso si completa in 30 minuti, l’ingresso si è rivelato gratuito dato che mancava un’ora alla chiusura del museo e geniale è stata l’idea di disseminare per tutto il museo le tanto chiacchierate sculture così alla fine hai pure dato una rinfrescata ai ricordi di infanzia. A maggior ragione se, in una sala gremita di turisti che hanno il naso all’insù ed ascoltano rapiti la guida che spiega loro cosa stanno osservando, ti senti rispondere alla tua inopportuna uscita “ma che hanno tutti da guardare ‘sto soffitto ammuffito?!?” che è un affresco di Leonardo (SI ti senti un’imbecille!)
Ora, poteri dilungarmi con profusione di frasi scorrette nella descrizione delle opere dell’artista Zucconi ma mi pare che le immagine che seguono siano abbastanza eloquenti… un solo appunto: ”ma doveva per forza utilizzare tutto quel meraviglioso marmo persiano per esprimere la sua creatività???”
Ennio Flaiano amava ricordare che “Il cinema è l’unica forma d’arte nella quale le opere si muovono e lo spettatore rimane immobile.”, ed è Vissia ad accompagnarci con passione e sensibilità nelle mille sfaccettature di un’arte in movimento. Ma non solo. Una guida tout court, competente e preparata, amante della bellezza, che scrive con il cuore e trasforma le emozioni in parole. Dal cinema alla pittura, con un occhio vigile per il teatro e la letteratura, V. ci costringe, piacevolmente, a correre per ammirare un’ottima pellicola o una mostra imperdibile, uno spettacolo brillante o un buon libro. Lasciarsi trasportare nelle sue recensioni è davvero facile, perdersi una proiezione da lei consigliata dovrebbe essere proibito dal codice penale. Se qualcuno le chiede: ma tu da che parte stai? La sua risposta è una sola: “io sto con Spok, adoro l’Enterprise e sono fan di Star Trek”
# 1
In effetti per rappresentare cotanta “creatività ” gli sarebbe bastato il Pongo, anziché il Travertino Scabas(Iran)! Una fine migliore e più dignitosa gli ho riservato io utilizzandolo per i Top in cucina e per il pavimento di casa; che godimento per la vista e per il tatto!
Di Dolomya (inviato il 15/03/2010 @ 21:50:28)
# 2
per me invece c’è del buono. mi è piaciuto molto il tratto, il materiale, le soluzioni tecniche, specie nelle 2 opere sospese. molto meno la ripetitiva scelta dei soggetti, forse però condizionata dal luogo dell’esposizione. in ogni caso non le definirei bislacche.
Di glenn (inviato il 17/03/2010 @ 10:10:15)
# 3
Chissà perchè, glenn, quando ho letto la tua affermazione:”…per me invece c’é del buono”, immediatamente si é riaffacciata alla mia memoria una celebre affermazione:”… c’é del marcio in Danimarca” (del nostro beneamato W.S) molto appropriata nella fattispecie.Il materiale é certamente splendido, anzi troppo bello per un “segno” o un “tratto”,come tu lo definisci, così puerile, privo di originalità il cui massimo risultato espressivo é stato quello di ottenere figure simili a manichini che si vedono in molte vetrine fashion della Milano da bere. La gente é andata a visitare la mostra attratta dalla curiosità (morbosità ?), della tematica, capirai…!Tutto il resto, lo abbiamo già visto fatto da scultori nel corso dei secoli e ti garantisco, con risultati artistico-scultorei di ben altro livello, anzi pianeta!!
Di Dolomya (inviato il 19/03/2010 @ 22:30:43)
# 4
pur restando in disaccordo sulla capacità tecnica – alcuni dettagli sono davvero iperrealistici – stai dicendo c’è già stato qualcuno che ha usato questa tecnica di svuotamento e rottura, che è, a mio avviso, il vero argomento della mostra? chi?
Di glenn (inviato il 21/03/2010 @ 11:09:38)
# 5
Glenn,non c’é nulla di nuovo sotto il sole!La tecnica dello svuotamento é parte integrante dell’arte scultorea. Sculture lignee, crete, bronzi a cera persa e non e….quanti marmi sono stati scavati!!”Rottura e ricucitura”, suvvia cosa avrà mai di così eclatante? Già fatto e rifatto. Mi domando: non hai mai visto un restauro archeologico? Un consiglio: se vuoi vedere qualcosa di interessante e intellettualmente onesto guarda e/o scopri lo scultore Igor Mitoraj!… rotture,cuciture.?! Oltre ad essere veramente uno scultore, lui dichiara da dove trae la sua ispirazione, non pretende di essere depositario di alcunché, per questo tanto di cappello!
Di Dolomya (inviato il 21/03/2010 @ 23:39:04)
# 6
insomma, mitoraj ha un’estetica completamente diversa, e nelle sue opere, che sono perlopiù in bronzo, la rottura ha una valenza puramente formale, non sostanziale. poi si possono preferire le une o le altre (a me mitoraj non piace per niente), ma resto dell’opinione che l’idea sia buona, non gratuita e relativamente inesplorata – e di qs tempi non è poco.
Di glenn (inviato il 01/04/2010 @ 22:54:21)
# 7
….de gustibus non est disputandum! Mi riferivo soprattutto all’onestà intellettuale, di cui il nostro signorino, aspirante Michelangelo del XXII° sec, che dal proprio sito diffonde la sua immagine da “bello e impossibile”, con mazza che sfiora il bicipite (sic!), pare proprio ne sia sprovvisto! Ma per carità! Eviterei di fare discorsi scivolosi sull’estetica e questioni pseudo formali e/o sostanziali. Ti rinnovo l’invito a ripercorrere la storia dell’arte scultorea e plastica, affinché ti possa convincere che non c’é nulla di nuovo sotto il sole, altro che relativamente inesplorata! Buona Pasqua Glenn.
Di Dolomya (inviato il 02/04/2010 @ 14:19:04)
# 8
Dal mio pikkolo punto di vista, 2 a 0 per Dolo
Di Kat (inviato il 05/04/2010 @ 19:09:35)
# 9
Io ci sono stata lunedì, mostra straordinaria! Splendida la statua all’esterno attraversata dall’acqua. Complimenti per le foto!
Di Paola (inviato il 08/04/2010 @ 18:34:43)
# 10
Iperbole,inutilmente iperbole, gratuitamente iperbole!Cara Paola, di “straordinaria” oggi puoi trovare, quasi esclusivamente, l’edizione di un quotidiano. “Splendida”,… e sì, oggi la giornata era proprio splendida, questo te lo concediamo!Come definiresti i nostri lavori? Troppo classici, poco stimolanti, privi di genialità, che vuoi….l’acqua al limite la facevamo uscire dal “pisello”!?
Di Mirone, Fidia,Lisippo, & Co. (inviato il 08/04/2010 @ 21:58:45)