Dentro Caravaggio è la nuova esposizione a Palazzo Reale di Milano, occasione unica per “entrare” nelle opere di Michelangelo Merisi, sino al 28 gennaio 2018.
Vi siete mai chiesti, osservando un quadro, a cosa stesse pensando l’artista nel momento in cui lo dipinse? Quanti ritocchi, modifiche avrà subito prima di essere considerato finito? Al Palazzo Reale di Milano, fino al 28 gennaio 2018, sono esposti una ventina di quadri di Caravaggio, dai primi lavori alle opere della maturità. Ma non sono solo l’aspetto cronologico e i cambiamenti nella sua pittura ad essere posti sotto i riflettori, quanto i ripensamenti, le modifiche e le tecniche “segrete”, e al risparmio, che il maestro mise in atto lungo la sua breve, ma intensa vita.
Michelangelo Merisi, da Caravaggio
Nato nel 1571 in Lombardia, probabilmente a Milano, si sposta in tenera età a Caravaggio, il paese nel bergamasco da cui prenderà il nome che lo renderà conosciuto. Messo a bottega a quattordici anni, la svolta nella propria carriera la ottiene solo nel 1592, quando si trasferisce a Roma ed entra a bottega presso Giuseppe Cesari, detto il Cavalier d’Arpino, che godeva di grande favore dal papa Clemente VIII. Nel 1606 dovette scappare dalla città capitolina per aver ucciso un rivale in un regolamento di conti, rifugiandosi a Napoli, poi a Malta e in seguito in Sicilia, a Siracusa e Messina. Muore nel 1610 a Porto Ercole durante il rientro a Roma, poco prima di ricevere la notizia della grazia concessagli dal Papa. Durante la propria vita, Caravaggio dipinse opere di grande rilievo per l’arte italiana e, insieme ad Annibale Carracci, che influenzerà la sua pittura, lascia il segno negli artisti che, dopo la sua morte, daranno vita al Barocco, in particolare su Pieter Paul Rubens.
Il viaggio nelle tele
Dentro Caravaggio non è solo un titolo accattivante, ma esplica perfettamente quello che la mostra offre ai visitatori: un viaggio dentro le maglie delle tele grazie alle moderne attrezzature a raggi X. L’esposizione affronta il percorso del Merisi in ordine cronologico, affiancando o isolando alcuni dei più importanti quadri del maestro lombardo e proiettando, su uno schermo alle spalle dell’opera, un video che spieghi i risultati delle ricerche radiografiche condotte.
Così possiamo apprendere i misteri che i colori brillanti di Caravaggio racchiudono, come l’uso della biacca, o bianco di piombo, per far splendere di luce i soggetti dei dipinti. O le modifiche apportate in corso d’opera nel Ragazzo morso da un ramarro: il volto allargato e la mano probabilmente spostata più a destra durante la stesura del colore, visibili grazie alle radiografie che evidenziano dove l’artista aveva tracciato le prime linee guida.
Caravaggio, soprattutto agli esordi, faceva economia di materiali, dipingendo su lavori precedenti o lasciando scoperto il fondo preparatorio delle tele per sfondi e ombre. Dettagli impossibili da cogliere a occhio nudo, specie a distanza di sicurezza in un museo, che solo grazie all’indagine radiografica possiamo apprezzare.
Buona Ventura, una delle prime opere romane dell’artista, è stata dipinta sopra una raffigurazione della Madonna, forse dello stesso Caravaggio, e alcuni tratti sono rintracciabili tramite un’attenta indagine del quadro. Il braccio sinistro del giovane, per esempio, ripercorre il semicerchio formato dall’aureola della raffigurazione sottostante.
Le grandi tele, esposte in sale ancora più grandi, ci fanno sentire piccoli, minuti, senza difese di fronte a uno dei più importanti maestri italiani a cavallo tra il manierismo e il barocco. Dai temi profani alle raffigurazioni sacre, l’arte di Caravaggio si espande e riempie ogni ambiente con la propria imponenza. I pochi fari che illuminano i capolavori mettono in risalto la già forte luminosità espressiva del pittore lombardo. Inoltre, il dover letteralmente girare dietro al quadro per scoprirne i misteri, pone l’accento su quel “dentro” che è parte del titolo della mostra: ci si illude di entrare nel mondo e nella testa del Merisi. Come se bastasse guardare dietro al dipinto per sbirciare tra i segreti che cela.
E se scoprire i misteri racchiusi nelle tele di Michelangelo Merisi non fosse abbastanza, conservando il biglietto d’ingresso potrete accedere a un prezzo speciale a una seconda mostra, quella sugli eredi di Caravaggio, che verrà inaugurata il 30 novembre alla Galleria d’Italia, dal titolo L’ultimo Caravaggio. Eredi e nuovi maestri.
Simone Bonaccorso
INFORMAZIONI
Dentro Caravaggio è una co-produzione Comune di Milano-Cultura, Palazzo Reale e MondoMostre Skira col sostegno del Gruppo Bracco, fondamentale per le indagini diagnostiche delle opere esposte.
La mostra è ospitata a Palazzo Reale (piazza Duomo, 12 – Milano) sino al 28 gennaio 2018. Si può visitare tutti i giorni coi seguenti orari: lunedì 14.30 – 22.30; martedì, mercoledì e domenica 9.30 – 20.00; giovedì, venerdì e sabato 9.30 – 22.30. Ultimo ingresso un’ora prima della chiusura. Nota: nei giorni di lunedì 16 e 23 ottobre 2017 la chiusura sarà anticipata alle ore 20:00.
Per tutte le news, le mappe e le curiosità i siti di riferimento sono www.palazzorealemilano.it oppure www.caravaggiomilano.it
Per le immagini si ringrazia l’ufficio stampa
Diplomato all’aeronautico, laureato in Scienze della Comunicazione a Pisa, cerca una specializzazione nel settore dei media digitali con un Master presso Il Sole 24 ORE Business School ed Eventi. Regista radiofonico per quattro anni a Radioeco.it, collabora con il sito amico FantasyMagazine.it di cui dal 2016 è anche Social Media Manager.