Per i 90 anni di Arnaldo Pomodoro Milano gli dedica un’antologica a 360° fino al 5 febbraio 2017.
Sfere, colonne, bassorilievi, istallazioni monumentali, modelli e bozzetti. Siamo cresciuti circondati dalle opere di Arnaldo Pomodoro, appartengono alla nostra quotidianità e se sparissero ci sentiremmo persi. Pochi però sino alla fine del 2016 si sono resi conto che il signor Pomodoro, l’autore di tante sculture, sia ancora attivo e abbia raggiunto le novanta primavere. È stato proprio questo compleanno importante ad indurre la sua città di adozione, Milano, a rendergli omaggio dal 30 novembre 2016 al 5 febbraio 2017 con una grande mostra che coinvolge più spazi.
Ecco che d’improvviso la cittadinanza ha preso coscienza di quanto l’artista sia stato prolifico, audace e maestoso.
Palazzo Reale, il Museo Poldi Pezzoli, la Triennale di viale Alemagna e la Fondazione in via Vigevano ospitano, infatti, la parte indoor. Mentre Piazzetta Reale, largo Greppi, il Conservatorio, piazza Meda e altri luoghi centrali (in fondo i link per reperire una comoda mappa) si sono trasformati in esterni da ri-scoprire.
Parte prima: Palazzo Reale
Siccome non ogni esemplare dopo domenica 5 febbraio se ne andrà lontano, molto rimarrà nel capoluogo lombardo in quanto sua sede naturale, abbiamo deciso di prolungare i festeggiamenti e pubblicare una serie di articoli (e gallerie fotografiche) dedicati allo scultore, per continuare ad apprezzare e lasciarci stupire da ciò che sino a ieri non sapevamo essere così vicino a noi.
Data l’imminente chiusura delle temporanee, le nostre prime righe saranno per la Sala delle Cariatidi.
È sbalorditivo entrare in questo periodo nel salone più importate e rappresentativo di Palazzo Reale. Le imponenti figure segnate dalla guerra, gli specchi e i giochi di luce, rendono ancora più scenografico l’impatto visivo: una volta sulla soglia, si rimane letteralmente senza fiato (provare per credere). Ci sono tavole, cippi, sfere, colonne e… quanta bellezza!
D’improvviso ci ritroviamo a tu per tu con la nascita, la crescita e l’affermazione dell’artista. Ci sono pezzi fondamentali in grado di ricordarci chi fosse Arnaldo Pomodoro, di rivelarci le sue origini (nacque a Montefeltro), le sue passioni (lo sapevate che ha disegnato e creato scenografie per i più importanti teatri? Tra qualche giorno ve ne parleremo) e le sue amicizie (una era con Lucio Fontana). Tutto è emozionante, curioso, nuovo. Il consiglio è di unirvi ad un gruppo e lasciarvi condurre nel percorso da una delle giovani e preparatissime guide, così da arricchire l’esperienza di aneddoti e piccole chiavi di lettura che altrimenti potrebbero sfuggirvi.
Virtuale in attesa del reale
Dulcis in fundo, una volta ubriachi di riflessi e di storie, vi attenderanno una manciata di minuti di realtà immersiva. Un’incursione – ed è il caso dirlo – in un labirinto virtuale che riproduce un sito esistente, non troppo distante dalla Sala (degli Arazzi) in cui a questo punto vi troverete. Stiamo parlando dell’opera ambientale Ingresso nel Labirinto che si trova nell’edificio ex Riva-Calzoni (incluso oggi nella Fondazione). Se, come noi, non ne eravate a conoscenza, state certi che ora non ne potrete più fare a meno.
http://mostraapmilano.fondazionearnaldopomodoro.it e www.palazzorealemilano.it sono i vostri nuovi migliori amici. Qui ci sono le mappe, le foto, gli orari, i riferimenti per biglietti e prenotazioni e le ultime news sulle 4 sedi, 44 opere, i 16 modellini teatrali, i 4 progetti architettonici e tutto ciò che potete ancora visitare. Perché non è troppo tardi scoprire Arnaldo Pomodoro a 360°.
Vissia Menza
Aggiornamento del 02.02.2017. A questo link potete scoprire la seconda tappa della mostra dedicata ad Arnaldo Pomodoro: il Museo Poldi Pezzoli
Ennio Flaiano amava ricordare che “Il cinema è l’unica forma d’arte nella quale le opere si muovono e lo spettatore rimane immobile.”, ed è Vissia ad accompagnarci con passione e sensibilità nelle mille sfaccettature di un’arte in movimento. Ma non solo. Una guida tout court, competente e preparata, amante della bellezza, che scrive con il cuore e trasforma le emozioni in parole. Dal cinema alla pittura, con un occhio vigile per il teatro e la letteratura, V. ci costringe, piacevolmente, a correre per ammirare un’ottima pellicola o una mostra imperdibile, uno spettacolo brillante o un buon libro. Lasciarsi trasportare nelle sue recensioni è davvero facile, perdersi una proiezione da lei consigliata dovrebbe essere proibito dal codice penale. Se qualcuno le chiede: ma tu da che parte stai? La sua risposta è una sola: “io sto con Spok, adoro l’Enterprise e sono fan di Star Trek”