VII° Festival Internazionale del Film di Roma: qualche monumento e un po’ di film

Ci siamo, eccoci nella Capitale, già da qualche giorno ci stiamo godendo il costante caldo abbraccio di un clima inaspettatamente mite, il gustosissimo cibo locale e la gente disponibile e sorridente. La scelta era tra trascorrere tutto il tempo in sala sin dai primi minuti oppure rimanere all’aria aperta qualche ora approfittando di giornate più primaverili che non novembrine (per lo meno agli occhi di una persona appena arrivata dall’alpeggio) andando semplicemente in giro per una delle più visitate città del mondo. Inutile a dirlo, la tentazione ha avuto la meglio. Così, come da tradizione, la consueta passeggiata pre-festival per le vie del centro c’è stata anche in quel di Roma e non poteva essere altrimenti :-)

La città eterna è davvero unica, ti volti e vieni salutato da qualche opera che troneggia sui libri di scuola, getti l’occhio dentro un androne ed è un trionfo di marmi, sculture o mosaici inestimabili, ti avvicini ad una qualsiasi fontana e scopri che il suo autore era un famoso artista del passato. Insomma, sei stretto nella morsa della storia e l’unica possibilità è … godersela come fanno i molti turisti che sorridenti si assiepano davanti ai monumenti più importanti per farsi immortalare, lanciare una monetina o solo poter toccare con mano, per qualche secondo, un pezzo del passato sopravvissuto sino ai giorni nostri. Ecco quindi qualche particolare, alcuni scorci e degli sguardi assorti carpiti passeggiando nella città eterna un pomeriggio di metà novembre.

Due passi nella Capitale – La nostra gallery fotografica

 

Ora siamo pronti a vivere a pieno il  giovane Festival capitolino, già ricco di stelle, dove spicca la moltitudine di ragazzi vivaci e si avverte una direzione  artistica veterana. Qui tutti sono sempre al lavoro, in attesa delle stelle e il rosso è il colore dominante.

Le sezioni, oltre ai classici “in concorso” e “fuori concorso”, prevedono retrospettive, eventi speciali e/o paralleli e molto altro. Quindi senza indugio ecco il frutto della nostra esplorazione

IN CONCORSO

1942 (BACK TO 1942) – Film epico, accurato in ogni dettaglio, con una fotografia fine sempre tono su tono. Storia tratta da un libro e che attinge ad un doloroso capitolo della storia cinese (e mondiale). Anno 1942, provincia di Henan, una carestia è in atto e assumerà dimensioni inquietanti al punto di venir ricordata come una delle peggiori della storia moderna: 3 milioni di persone perderanno la vita. Il regista ricrea gli ambienti  cerca di far provare il disagio, il freddo e lo strazio dei suoi personaggi al pubblico in sala. Il risultato è un film estenuante di quasi tre ore a cavallo della pausa pranzo, una pretesa eccessiva che ci farà precipitare al ristorante.

A GLIMPLSE INSIDE THE MIND OF CHARLES SWAN III – Inattesa sorpresa di questo concorso, all’ingresso in sala molte erano le espressioni dubbiose e alcuni si domandavano pure se il regista appartenesse davvero a “quei Coppola”. La pellicola è divertente, lunga il giusto, recitata da un Charlie Sheen perfetto per il ruolo e vi è un chiaro omaggio la Hollywood degli anni ’70. Storia della caduta psicologica di un fortunato creativo in seguito alla rottura con la fidanzata. Amore, famiglia e amicizia sono i temi toccati senza lagna in questo film davvero scoppiettante, diverso e perfetto per un festival. Noi tifiamo per lui!

DRUG WAR – Ultimo film a sorpresa qui a Roma, in concorso per il premio più ambito, è il nuovo action movie tutto cilindri, bossoli e badilate di droga firmato dal grande Johnnie To sbarcato oggi a Roma. Coerentemente con la propria filmografia e con il gusto orientale dell’azione, il film dura meno di due ore ma è terribilmente ricco di accadimenti da saziare anche i più esigenti e sorprendere gli avventori e/o i non-cultori del genere. Schema classico, molta azione, triste epilogo da qualunque angolatura lo si voglia prendere. L’autore non si smentisce mai e … ha tutta il nostro supporto!

E LA CHIAMANO ESTATE – Mi ci sono volute ore e molte distrazioni per calmarmi dopo la visione di questo film che si presentava come un’opera d’arte, ma è riuscito solo a stremarmi e farmi scappare. Attori la cui espressività mi deve essere sfuggita, scelte stilistiche opinabili e uno script che si è rivelato prevedibile e scialbo. Lo scopo si intuisce, che sia stato raggiunto è tutto da verificare. Io continuo a meditare…

HAND IN HAND – Valérie Donzelli, questa volta solo dietro la macchina da presa, chiede a Valérie Lemercier di riempire tutto lo schermo interpretando Hélène Marchal, la direttrice del corpo di ballo dell’Opera di Parigi che un giorno si scontra con l’aiuto-vetraio Joachim Fox (Jérémie Elkaim) e non riesce più a separarsi (letteralmente). Commedia dai molteplici risvolti tristi, che non scivola mai anche se in più punti perde qualche colpo. Film divertente, godibile, deboluccio per un concorso internazionale. Tra qualche giorno il nostro approfondimento.

IL VOLTO DI UN’ALTRA – Film col duplice compito di tenere alto il tricolore e concorrere per il podio, commedia retrò, caricatura del mondo della televisione, effimero e basato sull’apparire, portato alle estreme conseguenze. Una delle poche pellicole la cui durata non è eterna, apprezzata dal pubblico, non perfetta ma in cui spicca Alessandro Preziosi nonostante il ruolo leggerino. Opera che piacerà per la sua freschezza e per quelle lievi scivolate che paiono volute per favorire l’immedesimazione  del pubblico.

MARFA GIRL – Larry Clark arriva dalla fotografia, ha un vero e proprio culto per l’immagine, il colore, l’inquadratura perfetta, quindi la scelta dei luoghi e della luce sono tutto e in questo film si nota. Sicuramente è un dettaglio che spicca e valorizza non poco una storia che vorrebbe stupire ben più di quanto realmente faccia. Siamo in Texas, a Marfa, cittadina di provincia al confine con il Mexico. Un variegato gruppo di persone, dal passato molto diverso si (s)contrano e confrontano. Il risultato è realistico, spesso negativo, mai oltre il limite. Il film si lascia vedere, non eccelle, ma neppure sconvolge.

FUORI CONCORSO

BULLET TO THE HEAD – Grande sorpresa, divertente e ben ritmata pellicola di azione, con un protagonista che nonostante tutto ci tiene incollati allo schermo con le sue battute e le sue acrobazie al volante e soprattutto imbracciando il fucile. Film presentato fuori concorso che è riuscito a far capitolare anche i più restii. Storia di un sicario che crea un’improbabile alleanza con un poliziotto per scoprire chi li voglia eliminare. La vecchia scuola non mente mai:  gran scacciapensieri!

MENTAL – Esilarante commedia ambientata in Australia, con un cast tutto australiano (tranne un’eccezione), per una storia non australiana ma universale dedicata alla famiglia, al credere in sé stessi ed al (non) conformarsi ai dettami della società. Intelligente lo script, convincente la recitazione e brillante la fotografia in questo film che purtroppo perde un po’ di smalto in prossimità del traguardo. Forse una quindicina di minuti in meno avrebbero giovato, anche se gli applausi non son mancati.

POPULAIRE – Non c’è niente da fare, i francesi sono insuperabili, le loro commedie sono sempre frizzanti, ben ritmate, accurate, raramente becere, insomma una boccata di aria fresca e decisamente un perfetto inizio di giornata. “Pupulaire” ci riporta indietro di qualche decade, nessuno smartphone che squilla e neppure i laptop si intravvedono all’orizzonte, le dita della protagonista sfioreranno solo una macchina per scrivere e lo scopo è vincere il titolo mondiale di dattilografa più veloce. Simpatico, accattivante e divertente, incredibile sia il primo lungometraggio del regista!

THE TWILIGHT SAGA: BREAKING DAWN – PART II – Questa proiezione è stata una vera e propria esperienza! Una sala colma, anzi satura, di (più o meno) adolescenti adoranti fan di Robert Pattinson e compari, in trepidante attesa di scoprire come si chiudesse la saga che le ha accompagnate durante l’ultimo lustro. Platea soddisfatta per i molti colpi di scena e la battaglia all’ultimo vampiro che offre la pellicola. Ragazza agitatissime, a tratti sfegatate tifose, attentissime a ciiò che accadeva sullo schermo, hanno reso la mia serata davvero unica e infine mi hanno svelato molto su questi vampiri adattati al nuovo millennio.

PROSPETTIVE ITALIA 

L’ISOLA DELL’ANGELO CADUTO – Esordio dietro la macchina da presa di Carlo Lucarelli, uno dei maggiori giallisti italiani. Autore di molti libri amati dagli affezionati del genere e non solo. Persona abile nel narrare storie ricche di suspense in grado di stimolare la fantasia del lettore, la cui prima prova alla regia ha lasciato molto perplessi: la narrazione per immagini non è efficace come nei suoi testi e la spontaneità dei protagonisti talvolta latita. Di nuovo, molta la curiosità verso i libri da lui firmati, poca la voglia di rimanere in sala sino all’ultimo fotogramma.

IL LEONE DI ORVIETO – Documentario di poco più di un’oretta durante la quale ci viene sobriamente rinfrescata la memoria sul caso (piuttosto assurdo) della scalata al colosso americano MGM da parte di un signore italiano, Giancarlo Parretti, il cui nome a molti non suonerà neppure familiare. Il regista ripercorre la vicenda per sommi capi dando la parola direttamente ad una manciata di persone che vissero l’evento in prima persona. Il risultato è una tragicommedia tutta italiana che lascia increduli coloro che sino ad oggi non erano a conoscenza degli eventi.

ITALIAN MOVIES – Piccola sorpresa, questa pellicola divertente ed intelligente, vera ventata di aria fresca che con estro e semplicità ci narra di emigranti e delle loro tante difficoltà. Un manipolo di addetti alle pulizie di uno studio televisivo, si inventano un secondo lavoro molto utile, fuori dagli schemi, dai risvolti inattesi per arrivare a fine mese e fronteggiare spese inattese e non. Non ci indora la pillola, è solo un film fantasioso che non ci fa uscire dalla sala angustiati e ottiene così l’effetto di un serratissimo passaparola.

CINEMAXXI – CONCORSO

SUSPENSION OF DISBELIEF – Mike Figgis in questi giorno è a Roma e in Auditorio per presentare il suo nuovo film. Cinema gremito, folla (perchè di questo si trattava) divisa in due schieramenti: a favore coloro che erano in attesa di film dalle battute sagaci con un buon intreccio e, di fatto, con una regia di polso; contrari i puristi alla ricerca di errori di sceneggiatura, scene autoreferenziali, situazioni prese in prestito dalla precedente filmografia dell’autore. Tutti soddisfatti, pronti a declamare la propria vittoria. Di fatto, l’unico che nonostante i problemi tecnici ha vinto è stato l’autore, in grado di tenere seduti per due ore i presenti e di strappar eloro un bell’applauso al termine.

ALICE NELLA CITTA’

RALPH SPACCATUTTO 3D – Evento per i bambini, anzi per le scuole romane, a cui abbiamo avuto la fortuna di partecipare. Lungometraggio animato di Disney, il cui protagonista arriva direttamente dai videogiochi con cui la mia generazione è cresciuta. Torniamo per un paio di ore nelle sale giochi, facciamo un salto indietro di 30 anni e seguiamo la  quotidianità di Ralph, “cattivo” per necessità con una gran voglia di amore. Sala in visibilio, tante risate, storia avvincente, lieto fine assicurato. Film che metterà d’accordo tutta la famiglia da dicembre al cinema.

Profumo di Festival 

Chiudiamo la nostra paginetta con alcune immagini dedicate al Parco della Musica, luogo che ci ha ospitati per una caldissima settimana

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