Locarno, 7 agosto 2013, temperatura esterna 32°C gradi, check list fatta, penna e agendina in borsa, computer carico, adrenalina al massimo, direi che siamo pronti: il 66° Festival del Film sta scaldando i motori, ancora qualche ora e le danze si apriranno ufficialmente, e noi non stiamo più nella pelle!
Per ingannare i minuti, facciamo un giro di ricognizione, scattiamo qualche foto di rito (la Piazza Grande è impossibile da attraversare senza dedicarle qualche click)
e teniamo a bada la nostra curiosità – aumentata esponenzialmente dopo la conferenza stampa di metà luglio – andando a caccia di nuovi scorci da mostrarvi (nei prossimi giorni arricchiremo la pagina) sino a quando, come per magia, sopraggiunge l’ora della nostra proiezione che ci fa varcare la soglia di un Teatro Kursaal che, insolitamente (accade solo le prime ore di Festival) si presenta così:
L’anteprima del primo film in concorso “El Mudo” da il via alla nostra maratona cinematografica che quest’anno ha un diario giornaliero a cui seguiranno i consueti approfondimenti delle opere che ci hanno maggiormente colpiti, perché non tutti usano Twitter quindi abbiamo portare i commenti brevi, le nostre sensazioni, di condividere quale sia il film del giorno anche da qui :)
IL GIORNO IN UNA FRASE
Day 1 – Primo giorno di festival con vera raffica di anteprime. Parola d’ordine: ingordigia! Si parte con “2 Guns” e si prosegue dando il via al Concorso Internazionale e ai Cineasti del Presente con “El Mudo“ e “The Dirties” La giornata si conclude con “Vijay and I“ commedia che avrebbe potuto provocare fragorose risate o scivolare nella più penetrante dramedy. Nulla di ciò accade e dopo il 30° minuto diviene insipida.
Day 2 – Secondo giorno con pioggia torrenziale, cosa che ci ha indotti a fare una vera e propria indigestione di pellicole. Molto il disappunto al cambio del giorno quando abbiamo notando che i nostri voti erano tutti bassi, la maggior parte insufficienti, grazie al cielo abbiamo chiuso con la comicità di Dupieux e i suoi “Wrong Cops“.
Day 3 – Torna il sereno a Locarno e anche nei nostri animi: il film che ha fatto rompere ogni indugio è “We’re the Millers“. Anche il più serio ha dovuto capitolare e ridere di gusto mentre scorrevano sullo schermo le peripezie di questa famiglia sgangherata.
Day 4 – Il film del giorno questa volta è del Concorso Internazionale e si chiama “Short Term 12“: inatteso, rapido, efficace perfetto lavoro che mette d’accordo il pubblico e la critica e, infatti, si porta a casa una meritata standing ovation!
Day 5 – Il nostro uomo si chiama James Cukor: all’ex-cinema REX (giuro che non è un gioco di parole) si possono vedere pellicole recuperate, mai viste o viste non abbastanza con intro/outro d’eccezione che talvolta possono regalare vere lezioni. “Holiday” (da noi “Incantesimo”) è da recuperare e possedere gelosamente!
Day 6 – Il lunedì è da sempre il giorno più faticoso della settimana, questo in particolare è dominato dal fastidio per le troppe pellicole che provocano la fuga, per non riuscire a consigliare un film agli amici e per avere una magnifica giornata di sole con cui non si è in sintonia. E stasera ci diamo alla retrospettiva!
Day 7 – Martedì dominato dal mal di denti e dal dubbio: arriverà o no l’uomo politico a cui è dedicato il film di stasera in Piazza Grande? La città è in fermento e la curiosità della popolazione locale e non è ai massimi livelli. Non ci resta che attendere… di vedere le reazioni alla proiezione “L’expérience Blocher“.
Day 8 – Un mercoledì trascorso per lo più in Asia: sino a sera in compagnia di opere in arrivo dal Far East, alcune riuscite come “Real” altre deboli come “The Unity of all Things“. Parola del giorno: libro. Abbiamo assistito per lo più a trasposizioni su grande schermo di bestseller.
Day 9 – L’uomo del giorno è il regista Werner Herzog e l’evento è la sua masterclass che poteva proseguire ad oltranza e ci ha salvati da film che non ci hanno particolarmente entusiasmati. Vogliamo il sereno!
Day 10 – Il giorno della fuga: oramai i più hanno abbandonato il campo per stanchezza e/ o desolazione, inutile negarlo Locarno 66 ha risentito del cambio della guardia. Oggi giornata di recupero e scrittura. La cosa più bizzarra è stata vedere “Travels with my Aunt” in color magenta con sottotitoli in serbo (o era croato?) :-)
Day 11 – Contiamo i minuti all’assegnazione dei premi e nel mentre parliamo dei film visti… un papabile per confezione e tema è il giapponese “Backwater” un altro speriamo sia “Real“ e tutti facciamo il tifo per “Short Term 12“.
Day 12 – E’ finita, anche questa 66° edizione del Festival si è conclusa con l’assegnazione dei Pardi, alcuni prevedibili e/o condivisibili, altri un po’ meno. Il nostro commento seguendo questo link
PIAZZA GRANDE
2 GUNS – Una coppia che fa faville per un film esplosivo del regista di Contraband. Il 66 Festival del Film è iniziato in maniera roboante in una piazza Grande gremita sotto le stelle di questo agosto 2013. Pellicola d’azione, ricca di battute, godibilissima [continua qui]
ABOUT TIME – I viaggi nel tempo, le correzioni delle sbavature nella nostra vita, la voglia di non perdere i nostri cari e tanto altro nella nuova commedia di Richard Curtis proiettata in Piazza la penultima sera di Festival. Risate e sospiri non sono mancati. [continua qui]
BLUE RUIN – L’hanno dipinto come un horror, poi come un thriller sanguinoso, quindi come un capolavoro, questo revenge movie è silente per i primi 24 minuti e poi non succede granché di sorprendete, quindi di fatto è solo un film violento e prevedibile. Bocciato!
GLORIA – Dopo la vittoria di Pauline Garcia a Berlino 2013, “Gloria” arriva in piazza Grande. Storia triste sull’amore alla soglia della terza età in un mondo dominato da egoismo, individualismo e diffidenza. Un nuovo millennio emotivamente violento a cui la protagonista si contrappone. [continua qui]
LA VARIABILE UMANA – Una milano notturna fatta di clubbing, droga e segreti. Il lato meno nobile della capitale lombarda vissuto dall’ispettore Monaco (Silvio Orlando), vedovo e con una figlia adolescente. Un nuovo ultimo caso lo farà vacillare come uomo e padre.
LES GRANDES ONDES – Anche il cinema svizzero viene proiettato sotto le stelle e questa pellicola, gentile e breve, ci porta indietro sino al 1974 per andare, insieme ad un gruppo di radiocronisti, in Portogallo, ma nel mentre scoppia la rivoluzione e loro dovranno fare una scelta. [continua qui]
L’EXPERIENCE BLOCHER – Molta la curiosità di forestieri e non attorno a questo documentario dedicato ad un personaggio tanto pubblico quanto controverso che ha segnato la storia svizzera degli ultimi 20 anni: Christoph Blocher. E il popolo della Piazza fa emozionare il regista! [continua qui]
MR. MORGAN’S LAST LOVE – Mr. Morgan è un ex professore di filosofia, è vedovo e vive a Parigi. Il giorno in cui incontrerà Pauline, la sua vita assumerà una strana piega… che ha assorto completamente la Piazza avvolgendola in un surreale e concentrato silenzio [continua qui]
THE KEEPER OF LOST CAUSES – Thriller nordico, tratto da un best seller, che narra dell’ispettore di polizia Carl Morck che dalla omicidi passa allo scantinato: al dipartimento Q non ci vuole andare nessuno ma anche li lui riuscirà ad eccellere. [continua qui]
VIJAY AND I – Nuovo film del regista di Irina Palm, Sam Garbarski, che qui narra la storia di Will, attore di talento frustrato che ha la possibilità di ri-iniziare una vita nei panni del banchiere indiano Vijay. Commedia romantica gentile [continua qui]
WE’RE THE MILLERS – Vera inibizione di buon umore, questa commedia con Jennifer Aniston e Jason Sudeikis, farà vacillare anche i più seri. Storia di un gruppo che per caso che si ritrova a dover viaggiare dal Messico a casa fingendo di essere la famiglia perfetta. [continua qui]
WRONG COPS – Un gruppo di difensori dell’ordine poco interessato al difende proteggere i cittadini, spende le proprie giornate a bivaccare e/o fare i fatti propri, traffici più o meno leciti inclusi. Si ride e non si supera il limite, promosso! [continua qui]
CONCORSO INTERNAZIONALE
BACKWATER – Toma è un ragazzino di 17 anni che da poco esce con la sua prima fidanzatina. Man mano che scopre le gioie del sesso si rende conto d’assomigliare sempre più al padre. Il ragazzo ne è sopraffatto e sgomento, convinto che alla natura non si possa contrapporre nulla. [continua qui]
EL MUDO – Un giudice tranquillo e meticoloso di Lima in pochi giorni vede la sua carriera distrutta a causa di malocchio, complotti e paranoie. Un film dalla trama intrigante ma dallo svolgimento lento e silente. [continua qui]
FEUCHTGEBIETE – Fece discutere il libro (che ò diventato un bestseller, crea scandalo la proiezione del film. Molti se ne vanno dalla sala, tutti pontificano, noi non ne parleremo: troppo distante dal nostro concetto di cinema, arte e gusto.
GARE DU NORD – Claire Simon ci porta nella stazione parigina, crocevia di affari, persone, vite con storie spesso di solitudine e tristezza. Non è un documentario, e neppure il classico film su quattro persone che si incontrano e amano. Buona l’idea, purtroppo il secondo tempo è debole. [continua qui]
HISTORIA DE LA MEVA MORT – Sala gremita per vedere il nuovo film di Albert Serra. Gli ultimi giorni di Casanova in un viaggio intimo e letale. Idea tanto intrigante quanto l’opera risulta lenta e noiosa soprattutto stante l’eterna durata. [continua qui]
MARY QUEEN OF SCOTS – Film in costume, con giovani promesse del cinema viste recentemente (anche a Berlino) per ripercorrere gli amori e le passioni della giovane Maria Stuarda regina di Scozia finita al patibolo.
REAL – Il regista giapponese Kiyoshi Kurosawa, autore di “Tokyo Sonata”, porta a Locarno un gran bel film sulla vita, le paure, l’amore che unisce fantascienza, fantasy, suspense e poesia.Un vera sorpresa che ci convince e ci fa tifare per il podio. [continua qui]
SHORT TERM 12 – Un grand bel film che prende tutti in contropiede e si porta a casa una lunga e meritata standing ovation alla prima col pubblico. Il tifo è tutto per questo film che con ritmo e senza strappare lacrime offre uno scorcio sui membri di una casa d’accoglienza per ragazzi. [continua qui]
TABLEAU NOIR – Ai locals questo documentario è piaciuto davvero molto e il loro tifo si avverte sempre più. Il regista Yves Yersin si è recato in una piccola comunità, ha microfonato i bimbi di una scuola elementare davvero minuscola e ci ha portati nel loro microcosmo. [continua qui]
U RI SUNHO – Ad un anno da Cannes e dalla presentazione di “In Another Coutry”, il regista coreano torna ad un festival con una nuova fatica ricca sempre di luce e poesia. Delicato, divertente e drammatico, il film ruota attorno ad una studentessa di cinema e alla sua lettera di referenze. [continua qui]
WHEN EVENING FALLS ON BUCHAREST OR METABOLISM – Un regista sta finendo un film in cui vi è la sua amante. Più si avvicina il momento di girare scene di nudo più lo script varierà. Buona la prima parte, la seconda si perdere.
CINEASTI DEL PRESENTE
L’HARMONIE – Accordi e disaccordi, creare l’armonia in un gruppo di musicisti è anche il pretesto attraverso il quale il regista ci racconta un po’ delle loro esistenze.
THE DIRTIES – Due liceali amano girare film e sono vittime del bullismo. Un giorno decidono di opre in essere la loro vendetta… su pellicola! Opera prima imperfetta ma convincente! [continua qui]
THE STONE – Un giovane e abile giocatore di GO incontra un boss locale amante del gioco che lo assume come insegnate privato. Con entrambe le vite alla deriva, tra i due si formerà presto un legame ricco di speranza, sino a quando la realtà si farà sentire.
THE UGLY ONE – Chiaro tentativo di fare video-docu-fiction-arte. Eccessiva commistione di generi, troppo il mistero e le pretese sono ai limiti dell’irritante in questo docu-film ambientato a Beirut e scritto dall’esponente di punta della Nouvelle Vague giapponese. [continua qui]
THE UNITY OF ALL THINGS – Sforzo vano di fare una allegoria della società utilizzando l’espediente fantascientifico. La costruzione di un acceleratore di particelle è il pretesto da cui parte una storia assurda che impone molto autocontrollo per rimanere sino al termine.
RETROSPETTIVA
LOVE AMONG THE RUINS – Incredibile l’effetto che un film di Cukor possa fare rivisto su grande schermo. Cinema pieno per far rivivere Sir Lawrence Olivier e Katharine Hepburn. Storia di un avvocato che ri-incontra dopo una vita il suo grande amore che però non ha più memoria degli accadimenti di un tempo. L’uomo avrà il tempo di un processo per far riaffiorare i ricordi all’amata. Drammatico, divertente, appassionante!
HOLIDAY – Una delle migliori commedie americane dell’epoca il cui titolo è stato tradotto da noi con “Incantesimo”, questo film di Cuckor riesce a unire esilaranti battute, una fotografia della realtà storica in cui fu girato (il 1938) e una forte morale. Il tutto con due grandi attori la cui alchimia è palpabile anche a quasi un secolo di distanza.
GASLIGHT – Film interpretato da una convincente Ingrid Bergman poco più che adolescente e con Angela Lansbury alla sua prima apparizione su grande schermo, quest’opera riesce ad unire il melodramma migliore con il noir narrando una storia tanto claustrofobia quanto ricca di suspense come raramente si vedono oggi.
LES GIRLS – Musical, romanticismo e commedia si mescolano creando una pellicola estremamente raffinata, elegante e divertente. Tre splendide attrici e un solo uomo (Gene Kelly) sono i protagonisti indiscussi di questo imprendibile film datato 1957 e musicato da Cole Porter.
THE MODEL AND THE MARRIAGE BROKER – Per quale motivo una modella dovrebbe recarsi in una agenzia matrimoniale? Perché ha smarrito la borsetta, ovvio! A quel punto, però, gli equivoci e i divertenti complotti si susseguiranno a cascata per un paio di ore dedicate all’amore e alla solitudine, argomenti senza tempo e che fanno sempre sognare.
TRAVELS WITH MY AUNT – Una incrediblmente giovane, bella e espressiva Maggie Smith ci trascina in un avventuroso viaggio attraverso l’Europa e i sui ricordi fatti di sontuosi alberghi, affascinanti uomini e intrighi internazionali. La dominanza magenta, il gracchiare e i bizzarri sottotitoli hanno reso la visione unica!
FUORI CONCORSO/ PROIEZIONI SPECIALI/ PREMI
Pardo alla Carriera a Sergio Castellitto – Il regista italiano arriva a Locarno per ricevere il Pardo alla Carriera e per l’occasione viene proiettato il film VENUTO AL MONDO che abbiamo recensito qualche mese fa [continua qui]
DOCUMENTARIO fuori concorso: HERITAGE – A Locarno 66 viene presentato il documentario di David Induni dedicato all’eredità più peculiare della popolazione elvetica: la tradizione del tiro. Le armi, il loro rapporto con esse, il concetto di difesa e di essere un soldato in un filmato inconsueto, sobrio, ma che appare unidirezionale [continua qui]
FILM fuori concorso: A SPELL TO WARD OFF THE DARKNESS – Ben Rivers si addentra in una comunità finlandese e segue un uomo durante il suo viaggio interiore e la sua trasformazione. Un po’ documentario, un po’ videoart, un po’ di tutto, molto noioso. [continua qui]
Pardo d’Onore Swisscom a Werner Herzog – Il regista tedesco è a Locarno per ricevere un premio e coglie l’occasione per tenere una masterclass sul cinema. Quasi due ore in compagnia del maestro che scorrono tra consigli e aneddoti in una sala gremita di gente. Noi c’eravamo e siamo stati rapiti. Le nostre emozioni le abbiamo raccontate a questo link
Come ogni anno le ultime righe della pagina sono dedicate al commento ai vincitori e vinti, L’edizione 2013 è stata all’insegna di una forte presenza estatica, di molte trasposizioni di bestseller su grande schermo e di un nuovo direttore artistico. Il nostro commento a premiati ed esclusi lo trovate qui
Chiudiamo il nostro diario con qualche curioso scatto dedicato a oggetti insolitamente pardati e per tutto il resto… ci vediamo nel 2014!
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