69° Festival de Cannes (11 -22 maggio 2016)

 

Il Festival de Cannes 2016 (11 – 22 maggio 2016) giorno per giorno

Poster ufficiale del Festival de Cannes 2016 © Lagency / Taste (Paris) / Le Mépris © 1963 StudioCanal – Compagnia Cinematografica Champion S.P.A. – All rights reserved

Sono già trascorsi dodici mesi, siamo tornati e una nuova avventura ci attende: il Festival de Cannes 2016 sta per alzare il sipario e non potevamo mancare all’evento.

La 69° edizione della kermesse cinematografica francese si terrà in Costa Azzurra dall’11 al 22 maggio e noi, come di consueto, riuniremo in una pagina, questa, i nostri aggiornamenti fatti di approfondimenti, recensioni, curiosità e qualche foto-ricordo a cadenza giornaliera.

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Vissia Menza 

 

 NEWS e APPROFONDIMENTI
(in ordine cronologico)

Annunciato il film d’apertura [continua a leggere]

La masterclass di quest’anno sarà di William Friedkin [continua a leggere]

Presentazione della Selezione Ufficiale [continua a leggere]

I film della Quinzaine des Réalizateurs [continua a leggere]

I nuovi film della Selezione Ufficiale [continua a leggere]

Svelata la Giuria Internazionale [continua a leggere]

Il tributo a Robert De Niro [continua a leggere]

Giorno 1: sogni e speranze [continua a leggere]

Giorno 2: parola d’ordine CRISI [continua a leggere]

Giorno 3: Jodie Foster apre i Kering Women in Motion Talks [continua a leggere]

Weekend: i film mainstream [continua a leggere]

La Lezione di cinema di William Friedkin [continua a leggere]

Alla scoperta dei film vincitori di Un Certain Regard [continua a leggere]

I vincitori del 69° Festival de Cannes  [continua a leggere]

Ricordi di Cannes 2016: curiosità e gossip [continua a leggere]

I film di Cannes a Milano: la rassegna Cannes e Dintorni [continua a leggere]

 

RECENSIONI dei FILM visti 
(in ordine alfabetico – un clic sul titolo per leggere la recensione)

Bacalaureat (Competition) di Cristian Mungiu. Storia di un medico con una moglie apatica e una figlia adolescente di una paese di montagna della Transylvania. Alla vigilia della Maturità di Eliza un evento turberà le vite di tutti. Un affresco sociale semplice, lucido, equilibrato [continua a leggere]

Captain Fantastic (Un certain Regard) di Matt Ross. Storia di un padre fuori dagli schemi che torna nella società con la sua variopinta prole. Un film intelligente, divertente e per nulla scontato [continua a leggere]

Café Society (Out of Competition) di Woody Allen. Luce dorata, aria tiepida, completi color tabacco, gioielli strabilianti, amori impossibili, gangster e ottimo jazz: ecco il cocktail con cui Allen ci seduce per l’ennesima volta  (**) [continua a leggere]

Elle (Competition) di Paul Verhoeven. Michèle è sicura di sé, è un manager impegnato, una madre, una ex-moglie e una amante. Ha tutto sotto controllo, una sera però viene aggredita [continua a leggere]

Fiore (Quinzaine des Réalizateurs) di Claudio Giovannesi. Daphne è una ragazza che sembra avere un futuro già scritto in partenza: campa di furti e rapine ed è costretta a cambiare continuamente quartiere per non farsi arrestare (•) [continua a leggere]

I, Daniel Blake (Competition) di Ken Loach. Una storia di casa nostra, di crollo che abbiamo creato con le nostre mani. Una vicenda, quella di Daniel, che ci colpisce perché rispecchia ciò che accade tutto intorno a noi [continua a leggere]

Julieta (Competition) di Pedro Almodovar. Julieta è una bella cinquantenne con un segreto. Un giorno decide di non sfuggire più ai suoi sensi di colpa e inizia a scrivere na lunga lettera [continua a leggere]

Juste la fin du Monde (Competition) di Xavier Dolan. Tornare a casa dopo 12 anni e non avere più la forza di aprire bocca. Rancori, speranze e dolori nei volti di gente normale. Un film potente ed emozionante [continua a leggere]

La Fille Inconnue (Competition) dei fratelli Dardenne. Jenny, giovane dottoressa di quartiere, una sera non apre la porta. L’orario di visita è terminato ma questo piccolo gesto le provocherà non pochi sensi di colpa [continua a leggere]

La pazza Gioia (Quinzaine des Réalizateurs) di Paolo Virzì. Una storia di amori sperati, trovati, persi. Una storia di amicizia e sogni. Una storia di follia e voglia di vivere. Un gran bel film [continua a leggere]

Loving (Competition) di Jeff Nichols. La storia dei coniugi Loving diventa un film delicato e semplice come il loro amore che cambiò per sempre le leggi americane. [continua a leggere]

Mademoiselle (Competition) di Park Chan-Wook. Storia di amore e tradimenti nella Corea anni 30. Trasposizione del romanzo Ladra di Sarah Waters, la pellicola è elegante, sensuale e sorprendente [continua a leggere]

Ma Loute (Competition) di Bruno Dumont. Una storia di villeggiatura, sparizioni, ricchi stolti e poveri cannibali. Una pellicola sopra le righe, un po’ folle, non del tutto comprensibile [continua a leggere]

Mal de Pierres (Competition) di Nicole Garcia. Storia di una giovane donna che insegue amori impossibili sino a rimanerne vittima. Solo i calcoli renali le daranno conforto [continua a leggere]

Ma vie de Courgette (Quinzaine des Réalizateurs) di Claude Barras. Squisita animazione che narra di Icare, detto Courgette (zucchina) un bimbo che ritrova il sorriso e l’amore nel momento e nei modi più inattesi [continua a leggere]

Money Monster (Out of Competition) di Jodie Foster. Ottimo ritmo, recitazione impeccabile e molte sorprese rendono questo thriller accattivante e imperdibile. Alcune battute non riuscirete a dimenticarle facilmente [continua a leggere]

Paterson (Competition) di Jim Jarmush. Una poetica storia di gente normale con l’amore per l’arte, la cucina e le vita. La insignificante routine di una coppia del New Jersey, nelle mani di Jarmush diventa un sonetto [continua a leggere]

Pericle il Nero (Un Certain Regard) di Stefano Mordini. Pericle sarebbe un bravo ragazzo se non fosse per quel “fare il culo alla gente” che è da sempre il suo mestiere. Pericle conosce solo droga e violenza sino al giorno in cui incontra Veronica [continua a leggere]

Personal Affairs (Un certain Regard) di Maha Haj. Mamma e papà si ignorano, nonna è fuori di testa, il fratellone se n’è andato, la sorella è isterica e il fratellino fa il Peter Pan. Una storia di ordinaria follia familiare.

Personal Shopper (Competition) di Olivier Assayas. Una giovane americana a Parigi si divide tra l’elaborazione del lutto e i capricci della socialite per cui lavora. A furia di credere ai fantasmi la situazione le sfuggirà di mano [continua a leggere]

The Last Face (Competition) di Sean Penn. Un’impossibile storia d’amore tra due medici senza frontiere con sullo sfondo i campi profughi di Liberia, Sudan e il resto dell’Africa [continua a leggere]

The Neon Demon (Competition) di Nicolas Winding Refn. Tra isteriche luci al neon, stordimenti sonori ed una violenza in abito glamour, Refn rinasce in un progetto straziante, torbido ed elegantissimo (•) [continua a leggere]

The Nice Guys (Out of Competition) di Shane Black. L.A., anni ’70, due detective dalle maniere opposte uniscono le forze per risolvere il caso di una donna scomparsa che solo apparentemente non interessa a nessuno. Il risultato è tanto avventuroso quanto ironico (•) [continua a leggere]

Train to Busan (Séance de Minuit) di Yeon Sang-Ho. Una strana epidemia si sta diffondendo in Corea. Mentre la gente impazzisce e si trasforma in mostri, un gruppo di passeggeri del treno verso Busan cerca di sopravvivere [continua a leggere]


Note: tutti gli articoli sono di Vissia Menza tranne quelli contrassegnati
(•) recensioni ad altra firma
(••) recensione pubblicata mesi dopo in occasione dell’uscita in sala del film

FOTO RICORDO  

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