Recensione del film The Last Showgirl di Gia Coppola, solo al cinema dal 3 aprile 2025.

THE LAST SHOWGIRL_poster ita

La locandina italiana del film The Last Showgirl.

SCHEDA DEL FILM

REGIA: Gia Coppola
CAST: Pamela Anderson, Jamie Lee Curtis, Dave Bautista
DURATA: 89 Minuti
DATA DI USCITA: 3 aprile 2025
DISTRIBUTORE: Be water film e Medusa


RECENSIONE

Shelly (Pamela Anderson) è sempre stata una showgirl e ballerina a Las Vegas. Con oltre 30 anni di servizio, è il membro più longevo del cast di Le Razzle Dazzle, uno spettacolo della vecchia scuola pieno di strass, giarrettiere, costumini succinti, piume e sorrisi forzati. Lo spettacolo è l’ultimo del suo genere. Si tratta, come dice Shelly con la fermezza del suo attaccamento allo show, di un discendente della cultura parigina del Lido.

Ma i clienti, a quanto pare, non hanno più voglia di vedere le reliquie culturali del mondo dello spettacolo, anche se vestite di piume di struzzo e nappe per capezzoli. Le Razzle Dazzle ha già perso la metà dei suoi spettacoli settimanali a favore di un circo per adulti. Le ragazze vedono gli assegni diventare sempre più magri e cominciano a sospettare qualcosa anche se cercano di mettere la polvere sotto al tappeto nella speranza di non dover affrontare l’inevitabile destino.

Pamela Anderson in The Last Showgirl. Photo: courtesy of Be Water Film.

Pamela Anderson in The Last Showgirl. Photo: courtesy of Be Water Film.

Non bisognerà però aspettare molto per la fine dei giochi. Ad una cena il direttore di scena Eddie (Dave Bautista) di punto in bianco dà la notizia che nessuna voleva ricevere: la direzione del casinò ha deciso di chiudere definitivamente lo spettacolo ormai lontano dai suoi antichi fasti. Per la maggior parte delle ragazze, che considerano l’esibizione un lavoro come un altro per pagare l’affitto, si tratta di una seccatura per cui dover fare altre audizioni. Per la veterana Shelly invece è una vera e propria emergenza esistenziale. Ha dedicato l’intera esistenza allo show al punto da non sapere più chi essere senza.

Dopo una vita passata al servizio della fantasia, sia sua che degli uomini adoranti, la protagonista si scontra con la spietata realtà: da showgirl al tramonto, è costretta ad affrontare un futuro senza quell’ammirazione da parte di un pubblico a cui è sempre stata abituata e che le ha sempre dato un’identità.

Pamela Anderson in The Last Showgirl. Photo: courtesy of Be Water Film.

Pamela Anderson in una scena di The Last Showgirl. Photo: courtesy of Be Water Film.

The last Showgirl è il terzo lungometraggio della regista Gia Coppola (nipote di Francis), ed è una storia piccola, personale, un racconto quasi in punta di piedi. Dura meno di 90 minuti ed è stato girato in soli 18 giorni – aspetto, questo, che si vede nella resa. Non per la qualità ma per quel senso di narrazione immediata e diretta che si percepisce sullo schermo. Si sente l’alchimia degli attori come se fosse una piccola produzione indipendente.

Sono due attrici conosciutissime ad interpretare due figure femminili con molte primavere sulle spalle. E questa è una piccola vittoria per il cinema che esplora la complessità della vita di donne non più giovani, ma ancora in cerca di risposte.

Pamela Anderson porta una sottile quanto solida umanità, una sicurezza ed una fragilità che regala al suo personaggio una credibilità non scontata. Nel ruolo dell’amica da una vita abbiamo, invece, una bravissima Jamie Lee Curtis che interpreta una cameriera di un casino che vive di mance e sguardi ammiccanti dei clienti. Fantastica nel suo costume sgambato, la Curtis veste i panni di una donna, anche in questo caso, legata ad un lavoro adatto più ad una ventenne che deve pagarsi gli studi o l’affitto che non ad una donna matura. Entrambe, infatti, si troveranno a dover fare i conti con le scelte che hanno fatto nella vita ed alla mancanza di sicurezze, anche economiche, a cui esse hanno portato.

Jamie Lee Curtis in The Last Showgirl. Photo: courtesy of Be Water Film.

Jamie Lee Curtis in The Last Showgirl. Photo: courtesy of Be Water Film.

Per quanto riguarda le scelte registiche, sebbene la narrazione possa risultare delle volte non solidissima, molte sono abbastanza perspicaci da aggiungere una reale profondità al film. La colonna sonora, firmata da Andrew Wyatt, è intrisa di quella nostalgia della vecchia Hollywood che dà forma all’immagine di Shelly. E la fotografia, in Super 16 mm, funziona particolarmente bene.

In conclusione, The Last Showgirl è un film personale, quasi intimo. È come un diario di cui si rileggono le pagine. Con la Anderson che, con le sue fragilità e le sue contraddizioni, ci regala una storia che fa pensare e, sebbene descriva un mondo lontano anni luce dal nostro, lascia un sapore amaro in bocca. È un racconto che ci si gode dall’inizio alla fine ed è una piacevole pausa dalla quantità di film lunghi e roboanti di cui spesso si riempiono ormai le sale.

Un’ora e mezza di delicatezza che vale la pena vedere.

Anna Falciasecca


TRAILER UFFICIALE

THE LAST SHOWGIRL - TRAILER UFFICIALE | dal 3 aprile al cinema

Foto: si ringrazia l’ufficio stampa.