Recensione di GRAND THEFT HAMLET, il film di Pinny Grylls e Sam Crane ora in streaming su MUBI.

Grand Theft Hamlet poster MUBI

La locandina ufficiale di Grand Theft Hamlet.

SCHEDA DEL FILM

REGIA: Pinny Grylls
CAST: Sam Crane, Mark Oosterveen, Pinny Grylls, Jen Cohn, Tilly Steele, Lizzie Wofford, Sam Forster, Jeremiah O’Connor
DURATA: 89 minuti
DATA DI USCITA: 21 febbraio 2025
PIATTAFORMA (streaming): MUBI


RECENSIONE

Cosa succede quando un classico immortale incontra un mondo virtuale dove tutto è possibile?

Un esperimento teatrale senza precedenti, un cortocircuito tra sacro e profano, un’avventura visionaria che conduce un variegato gruppo di attori, armati di copione del ‘600 e di joypad, nel cuore pulsante di Los Santos per mettere in scena l’Amleto di Shakespeare. E Grand Theft Hamlet è il documentario che ci accompagna nel backstage di questa audace impresa, che sfida le convenzioni e riscrive le regole del teatro.

Grand Theft Hamlet. Photo: courtesy of MUBI.

Un momento di Grand Theft Hamlet. Photo: courtesy of MUBI.

È appena approdato sulla piattaforma di cinema ricercato MUBI l’ambizioso e particolarissimo film di Pinny Grylls e Sam Crane, che ci racconta i retroscena di questo progetto nato in epoca pandemica, quando la coppia londinese (lui attore e lei regista) si è ritrovata improvvisamente confinata in casa e senza lavoro. Incuriositi dai racconti videoludici del figlio dodicenne, e dalla necessità di trovare nuovi stimoli creativi, i due hanno esplorato GTA Online insieme all’amico Mark Oosterveen.

Durante una delle loro incursioni a Los Santos gli artisti si sono imbattuti in un anfiteatro. E una simile scoperta non poteva che solleticare la loro vivida immaginazione, inducendoli a considerare la possibilità – un po’ folle – di allestire un’opera teatrale in quella realtà in cui le provocazioni, i furti e le fughe sono la normalità.

Potrà mai Amleto farsi strada a Los Santos?

Bastano i primi minuti del film per fugare ogni dubbio: sebbene a prima vista possano sembrare mondi distanti, Grand Theft Auto e quest’opera shakespeariana sono sorprendentemente affini.

Entrambi si immergono nei meandri della natura umana, esplorando temi universali come la violenza, la corruzione e la sete di potere. Tanto le strade del gioco quanto la corte danese sono teatri di dilemmi morali, dove i personaggi sono chiamati a compiere scelte difficili, spesso con conseguenze tragiche. E in entrambi i contesti, la società viene messa a nudo, con le sue contraddizioni e i suoi eccessi, spingendoci a riflettere sulla nostra condizione – laddove l’Amleto ci invita a interrogarci sul significato della vita, GTA ci impone di definire l’identità del nostro avatar.

Grand Theft Hamlet. Photo: courtesy of MUBI.

Una scena di Grand Theft Hamlet. Photo: courtesy of MUBI.

Qual è la forza di Grand Theft Hamlet?

Ci fa incontrare il principe danese tormentato dai fantasmi del padre e dai dubbi esistenziali, ma lo vediamo recitare iconiche battute mentre fugge dalla polizia a bordo di un’auto rubata; e assistiamo ad un duello all’ultimo sangue tra lui e Laerte, con le spade sostituite dai fucili d’assalto. Rappresentare pagine immortali in un ambiente simile crea un contrasto spiazzante e al tempo stesso affascinante.

Ma non solo…

Il documentario ci mostra le varie fasi della produzione, dalle audizioni alla scelta dei luoghi, dalle prove agli ultimi preparativi, lasciandoci con la voglia di scoprire la performance finale. Condivide con noi scene divertenti, gli imprevisti, le introspezioni e molto altro. Soprattutto ci svela le difficoltà tecniche affrontate dagli attori. Muoversi e recitare in sincronia all’interno di GTA Online, con le sue limitazioni e bug, è a tratti un’impresa titanica. Eppure, con fantasia e ingegno, il team riesce a superare ogni ostacolo, scegliendo i costumi, creando le scenografie e ottenendo il suo palcoscenico virtuale.

Inoltre, la vera rivelazione è l’attualità dei monologhi, che sembrano scritti apposta per il mondo del gioco, e la trasformazione degli autori stessi, da semplici giocatori occasionali a gamer incalliti, la cui determinazione a raggiungere il proprio obiettivo li porta, in alcuni momenti, a sovrapporre virtual e real life.

Grand Theft Hamlet. Photo: courtesy of MUBI.

Un’immagine di Grand Theft Hamlet. Photo: courtesy of MUBI.

Senza dubbio la genesi di Grand Theft Hamlet è legata al contesto eccezionale della pandemia di COVID-19. Il forzato isolamento, che ha rappresentato una prova di resistenza per molti, si è trasformato per gli ideatori del progetto in un’opportunità unica. La situazione di lockdown, infatti, ha fornito loro il tempo e lo spazio necessari a rendere l’esplorazione di GTA Online, inizialmente un passatempo, un vero e proprio laboratorio creativo, dove la tragedia di Shakespeare ha trovato una nuova, singolare dimora.

Sebbene chi non ha familiarità con il videogioco potrebbe non cogliere appieno le sfide affrontate dalla “compagnia teatrale” virtuale, anche senza una conoscenza approfondita di Grand Theft Auto Online, la visione rimane per lo spettatore un’esperienza coinvolgente, da non perdere.

Grand Theft Hamlet è consigliato a chi ama il teatro, i videogame e le storie che ridefiniscono i confini dell’arte.

Vissia Menza


TRAILER UFFICIALE

GRAND THEFT HAMLET | Trailer Ufficiale | Prossimamente su MUBI

Si ringrazia l’ufficio stampa per l’opportunità e il supporto iconografico.