Recensione di Bridget Jones 4: tra nuovi incontri e vecchie abitudini, il film con Michael Morris arriva in tutti i cinema il 27 febbraio 2025.
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La locandina italiana del film Bridget Jones 4.
SCHEDA DEL FILM
REGIA: Michael Morris
CAST: Renee Zellweger, Hugh Grant, Emma Thomson, Colin Firth
DURATA: 130 minuti
DATA SI USCITA: 27 febbraio 2025
DISTRIBUTORE: Universal Pictures
RECENSIONE
Ecco che il 2025 ci regala il nuovo capitolo della saga di Bridget Jones, l’eroina di tutte le povere zitelle alla ricerca del principe azzurro moderno.
Senza dilungarci troppo sui personaggi, noti a chiunque non abbia vissuto su Marte negli ultimi vent’anni, ritroviamo la nostra Bridget vicina ai 50 anni, mamma di due bambini ma sfortunatamente vedova. Suo marito Mark Darcy (Colin Firth) è infatti morto durante una missione umanitaria in Sudan.
E qui si ricomincia con quello che è il marchio di fabbrica della serie: la donna single secondo Jones, ovvero la non-evoluzione della zitella trasandata sul divano a mangiare biscotti nell’attesa di un uomo che dia un senso alla sua vita.
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Renée Zellweger in una scena del film Bridget Jones – Un amore di ragazzo © 2025 Universal Studios. All Rights Reserved.
Anche questo nuovo capitolo non fa eccezione e non importa che la nostra eroina abbia 30, 40 o 50 anni, un bel lavoro (che riprenderà) e una casa nella City che molte sognano, l’unico obiettivo da raggiungere per dare un senso alla propria esistenza qual è? Sempre lo stesso, trovare un uomo.
L’idea che la serie di Bridget Jones continua a presentare, dietro la goffaggine e l’accettazione di sé, è che se siete delle donne single le vostre giornate saranno passate a casa in pigiama, spettinate, struccate a guardare un film sul divano affondando le frustrazioni su una scatola di biscotti. Il pigiama diventerà la vostra uniforme, lo metterete per accompagnare i figli a scuola o al supermercato. D’altronde, perché avere un aspetto umano se non avete un a dolce metà per cui curarvi?
Condividiamo tutti la voglia di una commedia leggera, ma siamo comunque nel 2025 e questa comicità ha fatto il suo tempo. Roba da far sembrare le eroine dei romanzi d’amore di Jane Austen delle rivoluzionarie emancipate. Ma tant’è.
Tornando alla trama, a salvare Bridget dalla sua condizione di ameba divanata arrivano gli amici che hanno la ricetta giusta per lei: l’iscrizione ad un’App di incontri in cui cercare il maschio salvifico.
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Renée Zellweger e Leo Woodall in Bridget Jones – Un amore di ragazzo © Universal Pictures.
Da qui la sceneggiatura prosegue su binari rodati e abbastanza telefonati.
Si comincia con Bridget che, al parco coi figli, rimane bloccata su un albero. Tempo pochi minuti e un giovane giardiniere la aiuta salvo cercarla subito su Tinder per poi innamorarsene perdutamente.
Nonostante l’aspetto trasandato (a dir poco) comincia la più classica delle liaison con il toy boy di turno, perché qui ci sono altre due certezze per la donna di mezza età. Primo: devi uscire di casa vestita sempre come se stessi scappando da un incendio. Secondo: l’unica possibilità per fare sesso deve essere un toy boy raccattato in internet.
Procedendo nel racconto, Bridget Jones, trovato l’uomo, diventa, ovviamente, radiosa. Sorride, si lava, si veste bene, si cura e addirittura fa sesso. Tutti se ne accorgono e lei va orgogliosa del suo fidanzatino, salvo poi incappare nella più classica frattura delle relazioni moderne. Bridget però non si scompone e, sempre munita della sua nota imbranataggine si butta nella vita scolastica dei figli instaurando un rapporto con il maestro di scienze, Mr Willikam (Chiwetel Ejiofor).
Tra una gita scolastica, un colloquio genitori-insegnate ed uno spettacolo di Natale il maestro, fino a quel momento razionale e immune all’amore, si ritrova innamorato perso di lei (chiaramente). Il tutto non potrà che sfociare nel più classico degli happy ending.
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Chiwetel Ejiofor e Renée Zellweger in una scena del film Bridget Jones 4 © 2025 Universal Studios. All Rights Reserved.
Visto il livello di avanguardia pura nella descrizione della vita amorosa di una donna moderna tra app e chat, a questo punto mi sarei aspettata che la Jones sostituisse la sua foto profilo con un’immagine di coppia, simbolo universale di una donna finalmente realizzata e pronta a mostrare al mondo che la sua vita ha finalmente un senso. Per fortuna non succede, anche perché abbassare ulteriormente il livello era francamente difficile.
Per quanto riguarda le note positive sicuramente gli altri due attori sono due carichi da 10 come Emma Thompson nei panni della ginecologa (la dottoressa Rawlings) e Hugh Grant nel personaggio di Daniel Cleaver.
La Thompson ha solo un paio scene di pochi minuti ma è talmente divertente che porta alle lacrime (letteralmente). Grant invece rimane fedele al personaggio di playboy incallito che però porta leggerezza e buonumore.
In conclusione, Bridget Jones – Un amore di ragazzo piacerà a quella fetta di pubblico (femminile) che ama questo tipo di commedie. Coloro a cui basta “che ci si diverta”, troveranno ciò che si aspettano. Alla fine, Bridget Jones è questo, non aspettiamoci modernità da una commedia dallo stile fermo e uguale a se stesso, ormai da troppo tempo aggrappato all’idea che l’ha portato al successo… più di due decenni fa!
Anna Falciasecca
TRAILER UFFICIALE
Bionda, sarcastica, appassionata di regia e di viaggi cerca di unire le sue passioni scrivendo un blog di viaggi, sceneggiature (che stanno comode nei cassetti) e recensioni. Il suo motto è “Blond is a state of mind”, modifica continuamente idea e tiene i piedi in diverse scarpe, tutte rigorosamente tacco 12. Le uniche cose che non cambierà mai sono: Woody Allen e Star Trek, di cui è incallita fan.
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