Recensione di A Complete Unknown, il film di James Mangold solo al cinema dal 23 gennaio!

A Complete Unknown_poster ita

La locandina italiana del film A Complete Unknown.

SCHEDA DEL FILM

REGIA: James Mangold
CAST: Timothée Chalamet, Edward Norton, Elle Fanning, Monica Barbaro, Boyd Holbrook
DURATA: 141 minuti
DATA DI USCITA: 23 gennaio 2025
DISTRIBUZIONE: Walt Disney


RECENSIONE

A Complete Unknown segue l’arrivo del diciannovenne Bob Dylan a New York nel 1961, alla ricerca del suo eroe, Woody Guthrie. Viene accolto dalla scena folk newyorkese che subito riconosce il suo talento, trova ingaggi nei club del centro e diventa presto una delle figure più influenti della musica mondiale. Il film segue l’ascesa di Dylan esplorando le sue trasformazioni artistiche e personali e segue le diverse fasi della sua carriera, mettendo in luce il suo rifiuto delle etichette e la continua ricerca di un’identità.

Timothée Chalamet in A COMPLETE UNKNOWN. Photo by Macall Polay, Courtesy of Searchlight Pictures. © 2024 Searchlight Pictures All Rights Reserved.

Timothée Chalamet in A COMPLETE UNKNOWN. Photo by Macall Polay, Courtesy of Searchlight Pictures. © 2024 Searchlight Pictures All Rights Reserved.

A Complete Unknown di James Mangold (Le Mans ’66 – La grande sfida e Quel treno per Yuma) è una pellicola biografica incentrata sull’inizio della carriera di Bob Dylan, culminante con l’album cardine della “svolta elettrica”, Highway 61 Revisited del 1965, e mette in scena un mito transgenerazionale che ha segnato con la sua musica un viaggio, tutt’ora in corso, lungo oltre 60 anni. Un biopic, sì, molto classico e lineare, ma anche capace di affrontare i lati oscuri e meno piacevoli di un uomo immenso senza idolatrarlo o rendendolo bidimensionale, ma anzi raccontando – senza edulcorarli – anche i momenti più contraddittori di un artista capace di mutare continuamente e sfuggire alle aspettative del pubblico.

Gli inizi durante il periodo della High School influenzato dal Rock and Roll anni ’50 di Little Richard lasciarono presto spazio alla musica folk, acustica. Ma è con il trasferimento a New York nel Greenwich Village, la conoscenza di un ormai malato Woody Guthrie e la firma del contratto con la Columbia che la carriera di Bob Dylan prende finalmente il via.

Timothée Chalamet presta il volto, il corpo e soprattutto la voce al grande artista: l’attore infatti esegue tutte le canzoni citate nel film dimostrando di aver studiato e rivelandosi un interprete più che degno, cimentandosi anche nell’armonica a bocca. Non era per niente un compito semplice, ma d’altronde utilizzare la vera voce di Bob Dylan sarebbe stato ancora più straniante. Invece l’interpretazione di Chalamet contro ogni previsione risulta davvero ben riuscita.
Timothée Chalamet in una scena del film. Photo: courtesy of The Walt Disney Company Italia.

Timothée Chalamet in una scena del film. Photo: courtesy of The Walt Disney Company Italia.

A Complete Unknown titolo perfetto perché forse è la frase che meglio identifica un’artista che non ha mai voluto farsi etichettare – racconta dunque l’inizio della leggenda e la sua trasformazione da paladino folk e rappresentante dei movimenti di protesta per i diritti civili all’inizio degli anni ‘60 con Martin Luther King e Joan Baez, in qualcosa d’altro, più complesso e più personale.

Discograficamente, infatti, già nel 1964 Bob Dylan aveva capito che l’etichetta affibbiata dai produttori e dai fan del movimento folk gli stava stretta e per uno spirito e una mente libera come lui solo il cambiamento poteva dare linfa vitale al suo lavoro creativo, riassumibile in questa citazione “Chi vorresti essere?” “Tutto ciò che non vogliono che io sia”, che denota proprio il senso del film e l’indole più pura dell’artista.

Già nel 1964 Bringing it all back home e Another side of Bob Dylan rappresentano due album con un sottotesto denso di insofferenze sul sistema di quegli anni ben esemplificati in questa citazione da My back pagesAh, but I was so much older then / I’m younger than that now” (ero molto più anziano allora, sono molto più giovane adesso)”, che lui stesso registra un anno prima della famosa contestazione al Newport Folk Festival dove per la prima volta suona dal vivo con strumenti elettrici abbandonando anche le canzoni di protesta. 

Di documentari e film su Bob Dylan ne sono stati girati in quantità, a partire dal 1967 con Dont Look Back di  D. A. Pennebaker; Martin Scorsese addirittura per tre volte ha voluto documentare la sua vita, soprattutto per quanto riguarda il tema in questione con No Direction Home: Bob Dylan del 2005 dove Dylan si narra in prima persona proprio dagli inizi della sua carriera fino al misterioso incidente motociclistico del 1966, altra punto di svolta della sua vita. Per non dimenticare Todd Haynes, che nel suo I’m not there lo ha dipinto perfettamente, “ispirato dalla musica e alle molte vite di Bob Dylan”, facendo interpretare il cantante da sei attori diversi fra cui Tilda Swinton.

Biografilm 2013 - Io Non Sono Qui (I'm Not There) - Trailer

Infatti, non c’è nulla di nuovo in questo film che i fan più adulti non avessero già visto e vissuto in prima persona: quest’opera, se mai, è rivolta a un pubblico giovane, a una nuova generazione di potenziali fan che sicuramente apprezzano lo stile e la musica intramontabile e che sono sempre più interessati al passato e alla sua grandezza. È stata inoltre fatta un’accurata operazione commerciale sui costumi e sul lifestyle proprio per aprire un mercato finora poco esplorato dalla Gen Z di oggi.

Anche le ricostruzioni sono estremamente fedeli grazie a un lavoro preciso e filologico: sono stati usati tutti strumenti, microfoni e amplificatori originali dell’epoca per ricreare esattamente il suono degli anni ‘60.

Per concludere, A Complete Unknown è un film molto godibile capace anche di emozionare e lasciare una profonda nostalgia addosso: sarà come stare davanti a un Juke Box e tornare a sognare un’epoca in cui le canzoni potevano ancora cambiare il mondo, per i fan più consolidati e per quelli nuovi sicuramente un bellissimo modo per passare due ore con le musiche di un grande artista e soprattutto con i suoi ideali, ancora oggi più che mai attuali e importanti. Perché Bob Dylan ci ricorda di essere anticonformisti, diversi, e soprattutto mai banali. Di andare contro tutti e contro tutto anche se alla fine quello che rimane è polvere, come lui stesso disse in un’intramontabile sua citazione.

Margherita Giusti Hazon


TRAILER UFFICIALE

A Complete Unknown | Trailer Ufficiale | Dal 23 Gennaio al Cinema

Foto: ufficio stampa, che si ringrazia per l’opportunità.