Recensione de Il Signore degli Anelli – La Guerra dei Rohirrim, il film di Kenji Kamiyama solo al cinema dal 1° gennaio 2025!
SCHEDA DEL FILM
REGIA: Kenji Kamiyama
CAST: Miranda Otto, Gaia Romilly Wise, Christpher Lee, Brian Cox, Luca Pasqualino
DURATA: 134 minuti
DATA DI USCITA: 1 gennaio 2025
DISTRIBUZIONE: Warner Bros.
RECENSIONE
Secoli prima degli eventi della trilogia de Il Signore degli Anelli di Peter Jackson, il re degli uomini e la sua coraggiosa figlia devono affrontare una brutale guerra civile ne Il Signore degli Anelli: La guerra dei Rohirrim.
Splendidamente realizzato a mano sotto la direzione di Kenji Kamiyama, questo spettacolo ricco e con una vena old-style infonde nuova vita a un franchise che sembrava dare segnali di stanchezza dopo la trilogia de Lo Hobbit e la serie de Gli anelli del potere di Amazon.
A differenza della serie ambiziosa e colossale, questo film racconta una storia semplice e autonoma che può piacere a tutti gli spettatori. I fan del franchise apprezzeranno alcuni nomi e collegamenti ai lungometraggi precedenti, così come coloro che non conoscono l’opera di J.R.R. Tolkien troveranno molto da ammirare.
Questo nuovo capitolo è narrato da Éowyn (Miranda Otto, l’unica attrice tornata dalla trilogia originale di Jackson) e racconta il conflitto principale descritto in dettaglio in un’appendice dell’opera di Tolkien. Ambientato circa 200 anni prima degli eventi dei film precedenti nella terra di Rohan è radicato in un ambiente più familiare rispetto ad alcuni dei mondi più fantastici del franchise.
La trama è quella classica di una tragedia shakespeariana: Héra (Gaia Wise) e Wulf (Luca Pasqualino) erano amici d’infanzia, ma il padre di Héra, Helm Hammerhand (Brian Cox, in un’imponente interpretazione vocale), è il focoso re dei Rohirrim, i famosi cavalieri di Rohan, e il padre di Wulf, Freca (Shaun Dooley), è un signore dei Dunlending, una razza di Uomini Selvaggi che vive ai margini del loro regno.
Quando Wulf propone a Héra di sposarlo, il padre di lei si infuria per quello che ritiene uno stratagemma di Freca per rubargli il trono. Quindi Hammerhand uccide Freca di fronte al figlio e Wulf, bandito dal regno, si ritira nel Dunland e progetta una guerra sanguinosa alimentata dalla vendetta.
Questa rapida successione di eventi stabilisce subito la trama di base, mentre cerchiamo di tenere il passo con tutti gli altri personaggi che vengono introdotti: la fedele tutrice di Héra, Olwyn (Lorraine Ashbourne), i suoi fratelli Hama (Yazdan Qafouri) e Haleth (Benjamin Wainwright), il loro coraggioso cugino Fréaláf (Laurence Ubong Williams), l’ingannevole Lord Thorne (Jude Akuwudike) e il generale Targg.
Tutte queste figure vengono presentate velocemente nel momento in cui scoppia la guerra a Rohan, ma ognuna di loro svolge un ruolo significativo in questa storia autoconclusiva, motivo per cui gli sceneggiatori sono stati bravi a creare qualcosa di originale e coinvolgente.
I veri protagonisti di questa produzione sono però senza dubbio il design visivo mozzafiato e l’animazione artigianale. Il regista Kamiyama combina personaggi 2D in stile tradizionale anime con in contrapposizione uno sfondo 3D realistico e dall’effetto unico. L’interazione tra i due stili è spesso sorprendente da guardare, soprattutto nelle scene in cui si vedono nevicate, fuoco o altri effetti che li uniscono.
In conclusione, Il Signore degli Anelli – La guerra dei Rohirrim si rivolge non solo a un pubblico più adulto con una trama più matura, ma si apre anche a chi ha una sensibilità visiva decisamente più artistica. Si basa inoltre sulla trilogia originale nel miglior modo possibile, con una trama unica e soddisfacente che cattura lo spirito della mitologia di Tolkien.
Abbagliante e originale sia nella concezione che nell’esecuzione animata, questo film è una vera delizia al cinema in questo periodo festivo.
Anna Falciasecca
TRAILER UFFICIALE
Bionda, sarcastica, appassionata di regia e di viaggi cerca di unire le sue passioni scrivendo un blog di viaggi, sceneggiature (che stanno comode nei cassetti) e recensioni. Il suo motto è “Blond is a state of mind”, modifica continuamente idea e tiene i piedi in diverse scarpe, tutte rigorosamente tacco 12. Le uniche cose che non cambierà mai sono: Woody Allen e Star Trek, di cui è incallita fan.
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