THE APPRENTICE: un eccellente Sebastian Stan è un giovane Donald Trump

Recensione di The Apprentice, il film di Ali Abbasi solo al cinema dal 17 ottobre 2024.

La locandina italiana del film The Apprentice.

SCHEDA DEL FILM

REGIA: Ali Abbasi
CAST: Sebastian Stan, Jeremy Strong, Maria Bakalova, Martin Donovan
DURATA: 120 minuti
DATA DI USCITA: 17 ottobre 2024
DISTRIBUTORE: BIM Distribuzione


RECENSIONE

Partiamo subito col dire che The Apprentice è tutto Sebastian Stan nei panni del giovane Donald Trump. Non si può pensare a questo film a prescindere da lui che, insieme a Jeremy Strong, nella parte del noto avvocato e mentore Roy Cohn, rende The Apprentice un po’ un buddy movie cinico e diretto e un po’ un biopic tutt’altro che buonista.

Ricordando il titolo di una nota serie televisiva, è una tragicommedia sagace e decisamente sopra le righe che drammatizza, e in un certo senso mitizza, l’ascesa alla fama di Donald Trump negli anni Settanta e Ottanta.

Sebastian Stan in una scena del film. Photo Pief Weyman ©️2024 APPRENTICE PRODUCTIONS ONTARIO INC._PROFILE PRODUCTIONS 2 APS_TAILORED FILMS LTD.

Sicuramente diretta e senza mezzi termini, questa pellicola va a scavare negli anni rampanti di un Trump che iniziava la sua scalata sociale fino a diventare il numero uno dell’immobiliare, in una New York che ci sembra brutta sporca e cattiva con le sue vie in cui le prostitute si mischiano ai drogati, ai lati delle strade in pieno giorno, e lontana anni luce dalla NYC che conosciamo oggi.

Passando alla regia, Ali Abbasi sicuramente ha scelto di presentare il giovane Trump più come un essere umano piuttosto che come un supereroe cattivo e senza scrupoli, simile al personaggio pubblico cui siamo abituati, e ciò rende la storia più godibile e caratterizzante.

Come anticipato, oltre alla storia in sé ed alla curiosità che inevitabilmente suscita, The Apprentice è principalmente il suo protagonista, ovvero un Sebastian Stan che la fa da padrone in ogni singola scena. Si vede fin da subito che l’attore americano ha studiato minuziosamente il magnate perché ogni minimo gesto, espressione e cadenza (ovviamente nella lingua originale) ci portano a lui.

La sua interpretazione è talmente realistica e minuziosa che sembra di assistere a un documentario.

Jeremy Strong e Sebastian Stan in una scena del film © APPRENTICE PRODUCTIONS ONTARIO INC._PROFILE PRODUCTIONS 2 APS_TAILORED FILMS LTD. 2023.

Insieme a lui ci sono altri due attori  nei panni di altrettanti ruoli chiave: l’avvocato personale Roy Cohn (Jeremy Strong) e la moglie Ivana Trump (Maria Balakova). Cohn è un legale notoriamente vizioso e senza scrupoli che cattura l’attenzione di Donald in un elegante club per soli soci selezionati e facoltosi. I suoi modi grezzi e la sua filosofia al limite dell’etico affascinano subito Trump che lo vuole al suo fianco. La coppia impersona quello che di più senza rimorsi e senza etica ci possa essere nel mondo in una città con l’acceleratore in cui l’unica legge è quella del più forte e dove il pesce grosso mangia il pesce piccolo.

Maria Balakova impersona una Ivana come donna indipendente e decisa e che sa quello che vuole. Da quando ha cominciato a fare la modella sapeva che avrebbe sfondato. Il suo saper andare dritta alla meta le ha fatto accettare la corte di un giovane rampollo in cui, nonostante le resistenze iniziali, intravvedeva il suo possibile futuro da milionaria.

The Apprentice sembra quasi una videocassetta logora degli anni ’80 ed è divertente osservare nella prima metà del film il giovane Donald prendere forma da sbarbatello figlio di papà alla ricerca di una sua dimensione, che è così diverso da quello che è diventato nel corso dei decenni.

Maria Balakova e Sebastian Stan in una scena del film. Photo: Pief Weyman ©2024 APPRENTICE PRODUCTIONS ONTARIO INC._PROFILE PRODUCTIONS 2 APS_TAILORED FILMS LTD

Se vogliamo trovar una pecca possiamo dire che è un peccato che il film spinga troppo presto Cohn ai margini. Il rapporto tra i due sarebbe potuto essere più caratterizzato.
La seconda metà poi si trasforma in un biopic più convenzionale, passando in rassegna le imprese di maggiore e minore successo con sullo sfondo la sua relazione non proprio equilibrata con Ivana fino a toccare livelli più estremi quando Donald è ormai senza più scrupoli e, oltre agli investimenti, si dà alla chirurgia estetica e alle ragazze più giovani.
Colpisce vedere qualcosa dentro di lui che appassisce e muore. Mentre Donald parla di più e ascolta di meno, e apparentemente perde ogni capacità di affetto genuino, anche e soprattutto nel modo in cui mette da parte Cohn.


The Apprentice è destinato a essere amato o odiato. Per alcuni sarà troppo lusinghiero e per altri invece troppo poco. Ma è un’istantanea abilmente composta del suo soggetto in un momento specifico e poco esplorato della sua vita.

In definitiva, non dice nulla che non abbiamo già sentito e non scandaglia le profondità psicologiche ma dato che i produttori potrebbero già avere problemi legali, vista anche l’accoglienza non proprio entusiasta del buon The Donald, probabilmente è meglio così.

Anna Falciasecca


TRAILER UFFICIALE

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