Recensione di Twisters, il film con Daisy Edgar-Jones e Glen Powell solo al cinema dal 17 luglio 2024.
SCHEDA DEL FILM
REGIA: Lee Isaac Chung
CAST: Daisy Edgar-Jones, Glen Powell, Anthony Ramos, Brandon Perea, Maura Tierney
DURATA:117 minuti
DATA DI USCITA: mercoledì 17 luglio 2024
DISTRIBUZIONE: Warner Bros Italia
RECENSIONE
Kate Cooper è un’ex cacciatrice di uragani segnata dalla morte dei suoi migliori amici durante l’incontro devastante con un tornado quando era ancora al college. Kate, che ora studia i percorsi degli uragani al riparo nel suo ufficio di New York City, viene spinta a tornare in campo dal suo amico Javi per testare un innovativo sistema di tracciamento. Il suo percorso incrocia quello di Tyler Owens, un’affascinante e spericolata superstar dei social che si diverte a postare le sue avventure a caccia di tempeste con il suo gruppo. Con l’intensificarsi della stagione delle tempeste, si scatenano fenomeni terrificanti mai visti prima e Kate, Tyler e le loro squadre si ritrovano sulla traiettoria di molteplici sistemi temporaleschi che convergono sull’Oklahoma centrale e che metteranno a dura prova la loro sopravvivenza.
Daisy Edgar-Jones (Normal People) e Glen Powell (Hit Man) sono le due star protagoniste di questo adrenalico disaster movie, pellicola a metà fra remake e sequel a quasi trent’anni di distanza dal celebre Twister diretto da Jan De Bont e interpretato da Helen Hunt e Bill Paxton.
Questa nuova versione della storia lascerà delusi coloro che si aspettano di ritrovare gli stessi personaggi, ma in realtà Twisters – la cui trama appunto è originale e in comune con l’altra ha solo la citazione al Mago di Oz – è coinvolgente tanto quanto il suo predecessore e mette in campo un’ottima escalation di tensione. La sceneggiatura è piuttosto prevedibile, ma l’intrattenimento è assicurato e spettacolare e soprattutto la chimica fra i due personaggi è perfetta.
Grazie all’amatissimo trope “enemies to lovers” i due, che inizialmente si odiano e si sfidano a colpi di sterzate in macchina, depistaggi e frecciatine, alla fine nonostante i due approcci completamente opposti diventano parte della stessa squadra mettendo insieme le loro esperienze, diventando quindi complici e infine innamorati. Un’altra escalation ben assestata, magari un po’ scontata ma comunque riuscita e appassionante, soprattutto grazia ai due attori che si stanno distinguendo per carisma e magnetismo: Glenn Powell che ormai è il re delle commedie romantiche e Daisy Edgar-Jones – con la sua back story traumatica – che grazie alla bellissima serie Normal People (tratta dal meraviglioso romanzo di Sally Rooney) è diventata il volto-manifesto di una generazione che sa benissimo cosa significhi dover affrontare il passato e sentirsi sempre spaventati.
Lee Isaac Chung, che va ricordato, è il regista di Minari, in qualche modo sembra voler inserire nel suo film anche elementi meta-cinematografici, ambientando la scena più cruenta e adrenalinica proprio in una sala cinematografica che cade a pezzi e a cui viene letteralmente sfondato lo schermo.
Il film ci pone per l’ennesima volta (e grazie a effetti visivi spettacolari e impressionanti) di fronte alla tematica ambientale, perché se è vero che siamo impotenti come esseri umani contro la forza distruttrice della natura, non lo siamo affatto per quanto riguarda le nostre azioni nel prevenire o contenere questi fenomeni che sempre più spesso creano catastrofi e tragedie. Non possiamo più essere spettatori, ma agire attivamente nel nostro piccolo e quotidianamente.
Alla fine Twisters è una bella sorpresa, divertente, elettrizzante e al contempo drammatico, piacerà tanto ai cinefili che videro il Twister originale al cinema, quanto anche ai giovani in cerca di emozioni forti, tanta azione e anche qualche sospiro (ma nessun bacio, neanche nella classicissima sequenza in aeroporto).
Margherita Giusti Hazon
TRAILER UFFICIALE
Laureata in Lettere Moderne, Margherita lavora alla Fondazione Cineteca Italiana, collabora con la rivista Fabrique du Cinéma, ha in corso alcuni progetti come sceneggiatrice e ha pubblicato il suo primo romanzo, CTRL + Z, con la casa editrice L’Erudita.
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