Recensione di Niente da Perdere, il film con Virginie Efira solo al cinema dal 16 maggio 2024!
SCHEDA DEL FILM
REGIA: Delphine Deloget
CAST:Virginie Efira, Arieh Worthalter, India Hair
DURATA: 112 minuti
USCITA: 16 maggio 2024
DISTRIBUZIONE: Wanted Cinema
RECENSIONE
A metà maggio uscirà nelle sale l’opera prima della regista francese Delphine Deloget e ci regala più di un motivo per metterlo nella lista dei film da vedere.
Veniamo subito alla trama.
Sylvie (Virginie Efira) è una madre single di due bambini, il primogenito Jean-Jacques ed il piccolo Sofiane. Per mantenerli fa la barista in un locale fino a tarda notte. Il suo equilibrio famigliare procede senza troppi intoppi fino a quando una sera il piccolo decide di prepararsi delle patatine fritte ma la cosa non va nel migliore dei modi. Sofiane infatti si ustiona e finisce in ospedale accompagnato dal fratello maggiore. I due cercano di contattare la madre che però sta lavorando e, tra musica alta e ubriachi che urlano, perde la chiamata. Da qui la segnalazione agli assistenti sociali che da questo momento si approprieranno, letteralmente, del bambino tenendo in ostaggio la vita di Sylvie e del fratello.
Il film si concentra quindi sul tortuosissimo percorso della madre nel tentativo di riavere il figlio che le è stato tolto ingiustamente e che è stato affidato ad un istituto. Convinta di essere vittima di un errore giudiziario Sylvie combatterà con tutte le sue forze, sia seguendo le regole che muovendosi verso un limite sempre più labile ma senza mai darsi per vinta.
Presentato a Cannes 2023 nella sezione Un Certain Regard, Niente da Perdere segna innanzitutto l’ottimo esordio alla regia di Delphine Deloget. La sua telecamera non si stacca mai dalla protagonista come a volerci far diventare parte del suo mondo e di ciò che vive e prova in modo crudo e diretto.
Virginie Efira, si cala nei panni della protagonista con realismo e trasporto senza sfociare nel manierismo e nella rappresentazione di una madre coraggio troppo fuori dalle righe. La sua interpretazione ci regala una donna che si muove in costante equilibrio tra il rispetto delle regole che le viene imposto per avere la speranza di riavere il secondogenito e la voglia di mandare tutti a quel paese e di riprenderselo a mani nude nella notte.
Accanto alle due donne, una dietro e l’altra davanti alla macchina da presa, ci sono gli altri interpreti che le sostengono nella creazione di un quadro dalle molte sfaccettature e che contribuiscono a rendere tangibile la situazione di precarietà infinita di Sylvie. Troviamo infatti il primogenito Jean-Jacques (Félix Lefebvre), timido, impacciato ma anche responsabile e adulto prima del tempo. Le sue insicurezze da adolescente, anche se non sempre ascoltate, non gli impediscono di essere un valido supporto per la madre.
Il fratello Hervè (Arieh Worthalter), dalla vita più sbandata della sua, nel momento del bisogno diventa una spalla da cui Sylvie non si stacca mai e su cui sa di poter contare.
Insomma, in certi momenti sembra davvero di assistere alla lotta di tre Davide strampalati contro Golia, ovvero la pesantissima macchina burocratica che si pone davanti a loro dalla sera alla mattina.
Niente da Perdere pone il dilemma di cosa sia più importante tra il benessere del bambino, visto attraverso gli occhi asettici di assistenti sociali che sembrano creature senza cuore e senza scrupoli, e il legame affettivo indissolubile di una madre, a prescindere dalla situazione economica in cui si trova. E alla fine non è difficile empatizzare con la protagonista e tifare per chi, in questi casi, le regole non le vuole seguire.
La Deloget debutta con un bel dramma sociale con buon ritmo e profondità. La dolcezza e la spigolosità della protagonista ci fanno chiedere come ci si debba comportare in una situazione del genere senza impazzire. Insomma, un salto in una realtà decisamente fumosa come, purtroppo, è spesso quella della rigidità delle istituzioni con cui sembra impossibile poter avere la meglio.
Niente a Perdere è l’ennesimo film francese che non delude. Magari un po’ lungo nella descrizione dei dettagli di momenti che un regista più smaliziato avrebbe saltato, e forse un po’ ridondante nella cronologia degli eventi. Ma comunque una bella pellicola che non fa rimpiangere le due ore passate in sala. Da vedere.
Anna Falciasecca
TRAILER UFFICIALE
Bionda, sarcastica, appassionata di regia e di viaggi cerca di unire le sue passioni scrivendo un blog di viaggi, sceneggiature (che stanno comode nei cassetti) e recensioni. Il suo motto è “Blond is a state of mind”, modifica continuamente idea e tiene i piedi in diverse scarpe, tutte rigorosamente tacco 12. Le uniche cose che non cambierà mai sono: Woody Allen e Star Trek, di cui è incallita fan.
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