Recensione di Drive-Away Dolls, la nuova commedia di Ethan Coen solo al cinema dal 7 marzo 2024.
SCHEDA DEL FILM
REGIA: Ethan Coen
CAST: Margaret Qualley, Geraldine Viswanatha, Matt Damon
DURATA: 83 minuti
USCITA: 7 marzo 2024
DISTRIBUZIONE: Universal Pictures
RECENSIONE
Negli ultimi anni i fratelli Joel ed Ethan Coen hanno lavorato su progetti separati. Questo film può quindi essere considerato il debutto alla regia solitaria di Ethan, anche se in realtà è una collaborazione con sua moglie Tricia Cooke.
La loro impronta personale si vede chiaramente in questa pellicola. Cooke, infatti, si è identificata come lesbica fin dall’adolescenza e la coppia descrive il proprio matrimonio trentennale come “non convenzionale”. Come da loro dichiarato, con questo lavoro l’intento è sempre stato quello di creare un film dal divertimento sfrenato e tale intento è stato decisamente rispettato!
Veniamo però alla trama.
Drive-Away Dolls segue Jamie (Margaret Qualley), uno spirito libero, disinibito, che affronta l’ennesima rottura con una ragazza, e la sua riservata amica Marian (Geraldine Viswanatha) che ha invece un disperato bisogno di rilassarsi. Alla ricerca di un nuovo inizio, le due intraprendono un viaggio improvvisato a Tallahassee, in Florida, ma le cose si mettono rapidamente male quando a metà del viaggio scoprono qualcosa che non avrebbero dovuto scoprire.
Da questo momento in poi si viene catapultati nel più classico degli on the road che evoca gli eccessi a tuttotondo del cinema dei B-movie della vecchia scuola. Come da tradizione di questo genere non mancheranno buoni, cattivi, inseguimenti, colpi di scena, violenza, sesso, dettagli macabri, scene surreali e personaggi sopra le righe.
Il lungometraggio dura 83 minuti ed è pensato per essere facile da guardare ma è sicuramente qualcosa di più. Ethan Coen mostra di padroneggiare gli aspetti pratici del cinema indipendente di evasione.
Il lavoro è ben diretto e diversi elementi contribuiscono alla sua efficacia. Prima di tutto la scelta di ambientarlo alla fine degli anni 90, periodo perfetto per la trama di queste storie. Pensiamo infatti al solo fatto di non essere reperibili in quanto i cellulari non erano ancora diffusi. Gli inseguitori delle ragazze (impacciati e improbabili) devono quindi arrangiarsi con telefoni fissi e mappe cartacee. Non esistendo ancora la tecnologia onnipresente, nei club brutti, sporchi e cattivi che le due frequentano si va senza Google Maps, cellulari e senza i social su cui pubblicare selfie (cosa che al giorno d’oggi sembra impossibile).
Con Drive-Away Dolls sembra quasi che Ethan Coen metta fine a un genere che, a suo tempo, ha contribuito a co-inventare e ora sembra standard. Il film ha intermezzi psichedelici, così come una manciata di cameo di star più che azzeccate (Matt Damon, Pedro Pascal, Miley Cyrus), ma è sostanzialmente governato dalla sua strana spensieratezza femminile. E questa è sicuramente la parte migliore.
Di contro diventa decisamente meno originale quando scopriamo cosa c’è nella valigetta che le ragazze trovano nella loro auto e presentata come mistero dell’intera storia.
La scoperta del contenuto dovrebbe farci ridere ma in realtà sembra più invitare il pubblico a farsi beffe, nel modo della controcultura molto vecchia scuola, dell’ipocrisia conservatrice dei valori familiari. L’effetto sorpresa mancante di un genere che è già stato inventato, scritto e riscritto, è qualcosa su cui ci si adagia fin da subito e che ci accompagna, nostro malgrado, fino alla fine.
Drive-Away Dolls rimane ad ogni modo un bel film, non troppo lungo, con un bel ritmo e alla fine piacevole da vedere. Sicuramente non possono perderlo gli amanti del genere e chi non è avvezzo a questo stile, perché alla fine l’intrattenimento sopra le righe e spensierato non può che essere una pausa più che piacevole.
Anna Falciasecca
TRAILER UFFICIALE
Bionda, sarcastica, appassionata di regia e di viaggi cerca di unire le sue passioni scrivendo un blog di viaggi, sceneggiature (che stanno comode nei cassetti) e recensioni. Il suo motto è “Blond is a state of mind”, modifica continuamente idea e tiene i piedi in diverse scarpe, tutte rigorosamente tacco 12. Le uniche cose che non cambierà mai sono: Woody Allen e Star Trek, di cui è incallita fan.
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