Recensione di TROLLS 3, il nuovo capitolo della saga solo al cinema dal 9 novembre 2023.
SCHEDA DEL FILM
REGIA: Walt Dohrn e Tim Heitz
CAST: Anna Kendrick, Justin Timberlake, Camila Cabello, Eric André, Amy Schumer
DURATA: 92 min.
USCITA: 9 novembre 2023
DISTRIBUZIONE: Universal Pictures
RECENSIONE
I due trolls Poppy e Branch finalmente, dopo un lungo corteggiamento, sono diventati una coppia. Lui però ha un passato segreto che lei ignorava e ora sta tornando a galla: Branch faceva infatti parte dei BroZone, il gruppo preferito di Poppy, composto anche dai suoi fratelli Floyd, John Dory, Spruce e Clay. La band si è sciolta durante l’ultimo disastroso concerto quando Branch era ancora bambino e da allora la famiglia si è persa. Ora però uno di loro è in pericolo: il gruppo dovrà riunirsi e mettersi in viaggio per raggiungerlo e salvarlo.
Approda in sala il terzo capitolo della saga dei Trolls, basata sulle bambole create negli anni ’60 dal danese Thomas Dam. Tornano i colori arcobaleno in un musical avventuroso dove però le idee innovative e coinvolgenti sono ben poche. Purtroppo, un film che solo nel finale riesce ad avere un po’ di brillantezza e a entusiasmare.
Fratelli e sorelle, questo è il fulcro di tutta la narrazione, un classico quando si vuole ampliare il parterre di protagonisti e personaggi secondari: che sia nel bene o nel male, tutti i personaggi hanno una famiglia a cui rendere conto o da scoprire/riscoprire.
Anche i “villain” del film sono proprio una coppia fratello/sorella: malvagi che rubano il talento ai troll per diventare famosi e che vivono in un mondo plastificato e lucidissimo (al contrario del mondo dei troll, chiaramente fatto invece di tessuti morbidi, feltro e lana): da una parte l’artificio, dall’altra l’arte vera.
Profondo il concept alla base del film: dentro di noi risiede un talento, quel daimon che ci tiene in vita. Se quel daimon ci viene risucchiato via noi perdiamo la nostra energia vitale e lentamente moriamo, letteralmente (nel film) e simbolicamente (nella vita reale). Ci aveva già messo in guardia il buon Neruda: senza passione siamo condannati a una non-vita e qui chi viene privato del suo talento viene rinchiuso in una prigione di vetro e diventa trasparente.
Più che sulla trama (troppo piatta e piena di lacune) Trolls 3 è un film che si base sulla mescolanza di immagini e musica, su un aspetto visivo e uditivo più che razionale, un’overdose di elementi pop dove le bellissime musiche da boy band anni ’90 fanno da colonna sonora alle rocambolesche avventure di quei piccolissimi esseri colorati che sono sempre alla ricerca di un po’ di amore e di quel calore che solo la famiglia può darti.
Abbozzata la critica al mondo della musica moderna e agli artisti che usano trucchetti al posto della propria voce: sarebbe stato interessante però approfondire di più questo aspetto invece rimane tutto molto in superficie, come anche le altre tematiche che vengono citate nel film, tra cui l’amicizia o l’inclusione. Questo approccio alla fine invece che coinvolgere annoia, e la scusa non può e non deve essere che il film sia per bambini: infatti, dovrebbe essere proprio questa la spinta a realizzare un’opera maggiormente complessa e stratificata, perché se anche i bambini non comprendono tutto, interiorizzano, ed è proprio qui che risiede la buona riuscita di un film rivolto a un pubblico giovane.
Margherita Giusti Hazon
TRAILER UFFICIALE
Laureata in Lettere Moderne, Margherita lavora alla Fondazione Cineteca Italiana, collabora con la rivista Fabrique du Cinéma, ha in corso alcuni progetti come sceneggiatrice e ha pubblicato il suo primo romanzo, CTRL + Z, con la casa editrice L’Erudita.
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