Recensione di Thanksgiving, l’horror solo al cinema dal 16 novembre 2023.
SCHEDA DEL FILM
REGIA: Eli Roth
CAST: Rick Hoffman, Gina Gershon, Patrick Dempsey, Milo Manheim, Addison Rae
DURATA: 107 minuti
USCITA: 16 novembre 2023
DISTRIBUZIONE: Eagle Pictures
RECENSIONE
La cittadina di Plymouth, in Massachusetts, è sconvolta da una terribile tragedia avvenuta all’interno di un centro commerciale durante il Black Friday. Un anno dopo, durante i festeggiamenti del Thanksgiving, un misterioso e feroce serial killer comincia a torturare e uccidere la popolazione locale, seguendo un grottesco piano di vendetta e prendendosela soprattutto con un gruppo di ragazzi, che evidentemente nascondono a loro volta uno scomodo segreto. Quelli che iniziano come omicidi casuali si rivelano presto parte di un più ampio e oscuro piano legato alla festività.
Eli Roth torna a deliziare i suoi fan con una pellicola dove non è certo la trama a interessare: il regista fa ritorno al suo genere d’origine, quello che lo ha consacrato come autore di splatter-horror, e si supera. Thanksgiving presenta una macelleria molto audace, non viene risparmiato niente e nessuno e le modalità sono le più fantasiose (spoiler: c’è anche un pizzico di cannibalismo).
Gli omaggi e le citazioni si sprecano, ma è il sangue il vero protagonista del film: scorre a fiumi e schizza dappertutto. Uno splatter così non si vedeva davvero da anni, Thanksgiving infatti mette in tavola una violenza estrema con alcune scene davvero molto disturbanti.
Tornano molte delle tematiche trattate da Eli Roth nei suoi film, come ad esempio la paura dell’ignoto: i protagonisti non sanno realmente da chi sono minacciati e poi uccisi uno per uno, lo sospettano, ma non lo sanno. Lo schema degli omicidi è lucido, lo slasher entra così in campo seguendo la classica struttura di So cosa hai fatto, dove la morte è la punizione per qualcosa che i protagonisti hanno nascosto.
Nel film non mancano altri due elementi sempre presenti nei lavori di Eli Roth, la satira e la critica sociale: è come sempre la provincia americana ad essere presa di mira con i suoi cittadini malati di capitalismo, di novità e nuovi trend e soprattutto di sconti. Perché il primo killer del film non è un individuo ma è la massa, una massa indistinta di persone lobotomizzate (la prima scena sembra quasi un attacco zombie) disposta a tutto pur di risparmiare una manciata di dollari.
Fra la carneficina e qualche risata sicuramente Thanksgiving non annoia mai, la forza del film è la sua ferocia, inutile soffermarsi sui buchi di sceneggiatura o sulle incongruenze, o sul fatto che la vera identità del killer (e anche il suo movente) siano facilmente intuibili al minuto uno.
Margherita Giusti Hazon
TRAILER UFFICIALE
Laureata in Lettere Moderne, Margherita lavora alla Fondazione Cineteca Italiana, collabora con la rivista Fabrique du Cinéma, ha in corso alcuni progetti come sceneggiatrice e ha pubblicato il suo primo romanzo, CTRL + Z, con la casa editrice L’Erudita.
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