Grazie alla collaborazione con il Geneva International Film Festival (GIFF), al Locarno Film Festival potrete fare anche un’esperienza VR!
Vi abbiamo più volte raccontato le peculiarità del Locarno Film Festival. Oltre ad essere la vetrina ideale in cui scoprire i talenti emergenti nel vasto mondo della settima arte e ad avere una delle “sale” open air più grandi (può ospitare sino a 8000 spettatori a sera), la kermesse ha uno degli schermi più imponenti d’Europa corredato, sino a pochi anni fa, di una cabina di proiezione particolare – e difficile da dimenticare. Non è quindi un caso che quest’ultima, una volta sostituita per esigenze tecniche, non sia andata del tutto in pensione e oggi stia vivendo una seconda giovinezza.
Il suo design è stato un’idea proprio di colui che nel 1971 ebbe l’illuminazione di trasformare la Piazza in una sala cinematografica sotto le stelle, l’architetto Livio Vacchini. Si narra che, un giorno, mentre stava andando in ufficio, vide un camion che stava trasportando una piscina e gli venne l’idea di dividerla a metà e trasformarla in cabina.
E durante la 76esima edizione del Festival, recandovi in Largo Zorzi, potrete visitare quella mitica cabina e fare un’esperienza definita dagli stessi organizzatori come “ai confini della tecnologia”: una VR Experience totalmente gratuita, nata dalla collaborazione tra la manifestazione locarnese e il Geneva International Film Festival (GIFF).
Cosa si potrà vedere dal 2 al 12 agosto 2023?
Potrete ammirare due opere di May Abdalla, la pluripremiata documentarista egiziana di stanza a Londra, che lavora nel campo dell’arte immersiva e interattiva e ha girato film, tra gli altri, per la BBC, Channel 4 e Al Jazeera English.
Le proiezioni giornaliere a Locarno 76 saranno quattro e alterneranno due film: Make Noise del 2018 (alle 10:00 e alle 15:50), della durata di 8 minuti, e Goliath del 2021 (alle 12:15 e alle 17:45), della durata di 25 minuti.
Ecco le sinossi!
Goliath: una voce vi guiderà attraverso le molteplici realtà di Goliath, un uomo che ha trascorso anni isolato in istituti psichiatrici, ma che trova una connessione con gli altri nei giochi multiplayer. Combinando dialoghi accorati, immagini ipnotiche e interazioni simboliche, il corto si snoda in più mondi per scoprire la struggente storia del protagonista.
Make Noise: attraverso materiale d’archivio originale delle Suffragette della Gran Bretagna, si snoda il racconto di come alcune di quelle donne abbiano dato vita ad uno dei movimenti più importanti della storia. E anche voi sarete invitati ad usare la vostra voce per riflettere su cosa significhi alzarla in un mondo che non la valorizza.
Ma non è finita qui…
Al BaseCamp PopUp, dal 3 all’11 agosto, dalle ore 18:00 alle 21:00 potrete vedere Missing Pictures, la serie documentario di Clément Deneux di 5 episodi, in cui i registi Abel Ferrara, Tsai Ming-Liang, Catherine Hardwicke, Lee Myung-Se e Naomi Kawase raccontano storie che altrimenti non sarebbero state raccontate, in quanto legate a pellicole mai realizzate.
Chiudiamo ricordandovi che i posti disponibili sono quattro per entrambe le location e non è necessaria la prenotazione. Per maggiori dettagli e aggiornamenti vi suggeriamo di monitorare il sito ufficiale.
Fonte: Locarno Film Festival.
Ennio Flaiano amava ricordare che “Il cinema è l’unica forma d’arte nella quale le opere si muovono e lo spettatore rimane immobile.”, ed è Vissia ad accompagnarci con passione e sensibilità nelle mille sfaccettature di un’arte in movimento. Ma non solo. Una guida tout court, competente e preparata, amante della bellezza, che scrive con il cuore e trasforma le emozioni in parole. Dal cinema alla pittura, con un occhio vigile per il teatro e la letteratura, V. ci costringe, piacevolmente, a correre per ammirare un’ottima pellicola o una mostra imperdibile, uno spettacolo brillante o un buon libro. Lasciarsi trasportare nelle sue recensioni è davvero facile, perdersi una proiezione da lei consigliata dovrebbe essere proibito dal codice penale. Se qualcuno le chiede: ma tu da che parte stai? La sua risposta è una sola: “io sto con Spok, adoro l’Enterprise e sono fan di Star Trek”
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