Recensione di Lynch/Oz, lo stuzzicante documentario di Alexandre O. Philippe in home video da metà giugno!
SCHEDA DEL FILM
REGIA: Alexandre O. Philippe
CAST: Rodney Ascher, Justin Benson, Karyn Kusama, Aaron Moorhead, Amy Nicholson
DURATA: 105 minuti
DATA DI USCITA: 13 giugno 2023
DISTRIBUTORE: CG Entertainment/ Wanted
RECENSIONE
Il cinema di David Lynch è noto per la sua natura surreale, disturbante e piena di mistero. Si distingue per le sue atmosfere cupe e inquietanti che, attingendo dal noir e dall’horror, esplorano i confini della psiche umana offrendo allo spettatore una raffigurazione del lato oscuro della società. Non è quindi un caso che i suoi personaggi siano eccentrici, strani e bizzarri; che le trame dei suo i film non siano lineari, bensì intricate, zeppe di metafore e ben poco tradizionali; e che il supporto musicale aumenti l’esperienza sensoriale di chi guarda. E con una visione così originale e particolare, è facile capire perché sia riuscito a condizionare molti suoi colleghi.
Ora viene il bello…
C’è un lungometraggio nella storia della settima arte che ha lasciato il segno nei lavori di numerosi cineasti del XX secolo: si tratta di The Wizard of Oz, la pellicola di Victor Fleming con Judy Garland uscita nel 1939.
Il Mago di Oz è stato imitato e citato in film successivi sicuramente a causa del suo status di classico, ma soprattutto per l’iconografia visiva memorabile (le scarpette rosse di rubino, la strada di mattoni gialli e il Mago stesso, ad esempio) oltre ai temi universali affrontati (l’autodiscovery, il coraggio, l’amicizia e la speranza) e agli elementi fantasy (il mondo fantastico e le creature inconsuete, in primis). E, per i medesimi motivi, la sua influenza continua a riverberarsi nel cinema contemporaneo.
Tra i registi che hanno subito il suo fascino c’è proprio David Lynch.
Lynch ha creato il suo stile distintivo, secondo molti, trasformando sia la dualità tra reale e immaginario sia l’esplorazione dei mondi straordinari di Fleming, in modo unico e personale. E da questo assunto parte il viaggio di Lynch/Oz, il documentario di Alexandre O. Philippe, dal 13 giugno 2023 in home video con CG Entertainment e Wanted.
Sono sei professionisti appassionati ed estimatori del regista nato nel Montana nel 1946, ad evidenziare – ognuno in modo differente – i parallelismi, gli omaggi e le influenze, reali o presunte, che la sua filmografia ha subito dal capolavoro di Fleming. Da L’Alfabeto, il primo cortometraggio del lontano 1968, fino a Twin Peaks: Il Ritorno, senza dimenticare Mulholland Drive, Strade Perdute, The Elephant Man, ciascuna voce re-interpreta a proprio modo il simbolismo di Lynch.
Dalla critica cinematografica Amy Nicholson, a cui è affidata l’introduzione sottolineando l’importanza nella cinematografia americana de Il Mago di Oz; a Karyn Kusama (The Invitation) che esalta gli artifici teatrali ricorrenti nelle opere del Maestro; sino alla visione del papà del trash John Waters che paragona e associa, con la sua consueta verve, la propria idea di cinema a quella dell’autore di Velluto Blu oltre che ad Oz.
E solo alla fine, dopo poco meno due ore di suggestioni lynchiane, ci rendiamo conto che, a parte qualche apparizione fugace, nel denso ma intrigante documentario di Alexandre O. Philippe manca proprio il protagonista: David Lynch.
In conclusione, consigliamo Lynch/Oz agli appassionati del genere, ovviamente ai fan di David Lynch e a chi è curioso per natura.
Vissia Menza
TRAILER
Si ringrazia l’ufficio stampa per l’opportunità.
Ennio Flaiano amava ricordare che “Il cinema è l’unica forma d’arte nella quale le opere si muovono e lo spettatore rimane immobile.”, ed è Vissia ad accompagnarci con passione e sensibilità nelle mille sfaccettature di un’arte in movimento. Ma non solo. Una guida tout court, competente e preparata, amante della bellezza, che scrive con il cuore e trasforma le emozioni in parole. Dal cinema alla pittura, con un occhio vigile per il teatro e la letteratura, V. ci costringe, piacevolmente, a correre per ammirare un’ottima pellicola o una mostra imperdibile, uno spettacolo brillante o un buon libro. Lasciarsi trasportare nelle sue recensioni è davvero facile, perdersi una proiezione da lei consigliata dovrebbe essere proibito dal codice penale. Se qualcuno le chiede: ma tu da che parte stai? La sua risposta è una sola: “io sto con Spok, adoro l’Enterprise e sono fan di Star Trek”
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