Recensione di Orphan: First Kill, l’horror con Isabelle Fuhrman in home video dal 18 maggio 2023.
SCHEDA DEL FILM
REGIA: William Brent Bell
CAST: Isabelle Fuhrman, Julia Stiles, Rossif Sutherland, Matthew Finland
DURATA: 94 minuti
DATA DI USCITA (home video): 18 maggio 2023
DISTRIBUTORE (home video): Midnight Factory
RECENSIONE
Il giorno in cui la pericolosa Leena Klammer evade dalla struttura psichiatrica estone in cui è rinchiusa, assume l’identità della figlia scomparsa di una ricca coppia americana e riesce ad approdare impunemente oltre oceano. Tuttavia, ben presto la sua nuova vita in una villa del Connecticut si rivela meno idilliaca del previsto e la costringe a una repentina revisione dei piani.
È arrivato pochi giorni fa in home video (Limited Edition DVD e Blu-ray + Booklet), grazie a Midnight Factory, Orphan: First Kill, il prequel della pellicola-cult uscita nel 2009 con protagonista la “piccola” e folle Esther.
Il regista William Brent Bell (Stay Alive, la saga di The Boy), oramai un nome ricorrente nel cinema horror, ha preso con coraggio il testimone da Jaume Collet-Serra per realizzare un progetto per nulla semplice: mostrarci cosa fosse accaduto a Leena/ Esther prima degli eventi che conosciamo.
Come intuibile, sin dai primi annunci i fan si son messi sul piede di guerra, ritenendo l’impresa ardua soprattutto tenuto conto che la protagonista, la rivelazione Isabelle Fuhrman, a differenza del suo personaggio, non è rimasta una eterna bambina. E, neanche a dirlo, senza di lei scrivere una sceneggiatura sarebbe stato inutile.
Le probabilità di insuccesso erano quindi altissime, ma lo sceneggiatore David Coggershall (partendo da un soggetto di David Leslie Johnson-McGoldrick e Alex Mace) non si è lasciato scoraggiare e ha confezionato un fanservice a cui regista, cast e crew hanno dato il loro sostegno.
La trama di Orphan: First Kill è avvincente, con un’alternanza tra slasher e thriller psicologico ben gestita. Inoltre, offre un inaspettato plot twist che saprà appagare il pubblico più diverso. Sul set, insieme alla Fuhrman, ci sono nuovi interpreti che ben si calano nella propria parte (la non sempre memorabile Stiles qui è sorprendente e Rossif Sutherland nei panni del credulone sembra essere a suo agio). E il finale ha una sua coerenza, il che è un plus non da poco.
Certo, ringiovanire la protagonista ha imposto l’uso di numerosi trucchi cinematografici (dalle prospettive alle inquadrature, dall’impiego di controfigure ai compagni di scena con scarpe col plateau), che non convinceranno del tutto i più pignoli, ma la modulazione della voce sino a sembrare una bimba è solo merito dell’attrice oggi ventiseienne. Senza contare che il trucco, teso a toglierle quattordici anni, ha avuto l’effetto collaterale di rendere Esther ancora più inquietante.
Indubbiamente, la mossa vincente è stata aprire la porta alla follia a metà della narrazione: ciò ha dato una spinta potente al racconto e ha trasformato l’esperienza in puro divertimento. Oltretutto, ha interrotto la ricerca di piccole o grandi incongruenze presenti nella trama, rendendole ininfluenti. Ci si diverte, ed è l’unica cosa che conta.
Orphan: First Kill non sarà immune da critiche. È un film con le sue imperfezioni, ma tutto dipende dal livello di intrattenimento che andate cercando. Noi nutrivamo poche speranze e alla fine abbiamo dovuto ricrederci. Tanto la versione blu-ray quanto quella in DVD, tra l’altro, sono accompagnate da un booklet con aneddoti sulla realizzazione tutti da scoprire.
Vissia Menza
TRAILER ORIGINALE
Si ringrazia l’ufficio stampa per il supporto iconografico e l’opportunità.
Ennio Flaiano amava ricordare che “Il cinema è l’unica forma d’arte nella quale le opere si muovono e lo spettatore rimane immobile.”, ed è Vissia ad accompagnarci con passione e sensibilità nelle mille sfaccettature di un’arte in movimento. Ma non solo. Una guida tout court, competente e preparata, amante della bellezza, che scrive con il cuore e trasforma le emozioni in parole. Dal cinema alla pittura, con un occhio vigile per il teatro e la letteratura, V. ci costringe, piacevolmente, a correre per ammirare un’ottima pellicola o una mostra imperdibile, uno spettacolo brillante o un buon libro. Lasciarsi trasportare nelle sue recensioni è davvero facile, perdersi una proiezione da lei consigliata dovrebbe essere proibito dal codice penale. Se qualcuno le chiede: ma tu da che parte stai? La sua risposta è una sola: “io sto con Spok, adoro l’Enterprise e sono fan di Star Trek”
Leave a Comment