Recensione di Maigret, il film di Patrice Leconte in home video da febbraio 2023.
SCHEDA DEL FILM
REGIA: Patrice Leconte
CAST: Gérard Depardieu, Jade Labeste, Mélanie Bernier, Aurore Clément, Hervé Pierre, Elizabeth Bourgine
DURATA: 88 minuti
DATA DI USCITA: 7 febbraio 2023
DISTRIBUTORE (home video): CG Entertainment
RECENSIONE
Dopo una lunga sera in commissariato, Maigret viene chiamato per indagare sullo strano omicidio di una giovane di cui non si conosce l’identità. L’ispettore è subito colpito da quel volto acerbo e fragile e sin dai primi indizi il caso si presenta pieno di contraddizioni.
È uscito lo scorso febbraio in dvd e bluray con CG Entertainment, Maigret, il nuovo film di Patrice Leconte che riporta su grande schermo dopo molti anni l’ispettore di polizia più atipico del cinema, nonché il protagonista di ben settantacinque romanzi nati dalla penna di Georges Simenon.
Maigret è una persona imponente e voluminosa, con una corporatura massiccia ereditata dalle origini contadine. Ciò nondimeno, è un poliziotto anomalo: è di carattere schivo, osserva e ascolta tanto, ha dubbi, sbaglia, ma soprattutto sa provare empatia verso le vittime dei casi a lui affidati.
Da sempre si differenzia dagli altri commissari, nati nei libri e approdati su grande schermo, per l’inseparabile pipa, l’amore per la buona cucina e la passione per il bere bene. Non è quindi un caso che classifichi le indagini in base al giusto accompagnamento (una birra, del calvados oppure un calice di vino bianco).
Il Maigret che ci troviamo davanti oggi è affaticato e cupo, è stanco e disincantato, sente il peso degli anni, ha pure smesso di fumare la sua adorata pipa. Quello dipinto da Leconte è un uomo provato ma di grande esperienza, che viene toccato dall’omicidio di una sconosciuta, rinvenuta una sera in una strada isolata.
Tratta dal romanzo Maigret e la giovane morta, edito nel 1954 mentre lo scrittore soggiornava negli Stati Uniti, la pellicola ha volutamente un impianto classico, sebbene eviti con cura di sembrare la fotocopia di vecchie versioni.
Il lungometraggio del regista parigino, difatti, si contraddistingue per una fotografia e una scenografia che creano un’atmosfera nostalgica e retrò; per la cura dei dettagli; per un ritmo equilibrato, forse meno spettacolare di altri polizieschi, ma più gentile verso i suoi personaggi, la cui psicologia viene analizzata e supportata con una colonna sonora ad hoc; e, ça va sans dire, per essere un tributo a Simenon. Tra l’altro, la scelta di Gérard Depardieu, artista dalla lunga e variegata carriera alle spalle, dona quel tocco extra che fa la differenza: complici la sua corporatura e le sue movenze, l’attore riesce a catalizzare l’attenzione del pubblico e a conferire in un colpo d’occhio credibilità ad una delle figure più celebri e amate della letteratura francese.
In due righe, Maigret è un film elegante e sobrio, che unisce elementi classici del cinema ad altri più attuali, e sa tenere alta l’attenzione dello spettatore senza imporgli un giro sulle montagne russe emotive.
Ci sarebbe piaciuto trovare tra gli Extra dell’home video un backstage e/o delle interviste al regista e agli interpreti, ma sarà per la prossima volta.
Vissia Menza
TRAILER ITALIANO
Si ringrazia l’ufficio stampa per l’opportunità.
Ennio Flaiano amava ricordare che “Il cinema è l’unica forma d’arte nella quale le opere si muovono e lo spettatore rimane immobile.”, ed è Vissia ad accompagnarci con passione e sensibilità nelle mille sfaccettature di un’arte in movimento. Ma non solo. Una guida tout court, competente e preparata, amante della bellezza, che scrive con il cuore e trasforma le emozioni in parole. Dal cinema alla pittura, con un occhio vigile per il teatro e la letteratura, V. ci costringe, piacevolmente, a correre per ammirare un’ottima pellicola o una mostra imperdibile, uno spettacolo brillante o un buon libro. Lasciarsi trasportare nelle sue recensioni è davvero facile, perdersi una proiezione da lei consigliata dovrebbe essere proibito dal codice penale. Se qualcuno le chiede: ma tu da che parte stai? La sua risposta è una sola: “io sto con Spok, adoro l’Enterprise e sono fan di Star Trek”
Leave a Comment