GLI AMORI DI SUZANNA ANDLER dalla pièce di Marguerite Duras al film con Charlotte Gainsbourg

Recensione de GLI AMORI DI SUZANNA ANDLER, il film di Benoit Jacquot in home video dal 7 febbraio 2023.

La cover del DVD Gli amori di Suzanna Andler ora in home video!

SCHEDA DEL FILM

REGIA: Benoit Jacquot
CAST: Charlotte Gainsbourgh, Niels Schneider, Julia Roy, Nathan Willcocks
DURATA: 88 minuti
DATA DI USCITA (home video): 7 febbraio 2023
DISTRIBUTORE (home video): CG Entertainment/ Wanted Cinema


RECENSIONE

Suzanna è in Costa Azzurra a scegliere la villa in cui trascorrere l’estate. Quando crede di aver trovato la casa giusta decide di spenderci la giornata. Durante le seguenti otto ore verrà raggiunta dal suo amante, da una amica di famiglia e telefonicamente dal marito. Con ciascuno, in modo diverso, parlerà delle trappole amorose che si è creata.

Gli amori di Suzanna Andler è la trasposizione cinematografica della poco nota pièce teatrale di Marguerite Duras. Diretta da Benoit Jacquot, che ai suoi esordi è stato aiuto regista della stessa scrittrice e sceneggiatrice francese, questa versione dell’opera è un piccolo gioiello di 88 minuti (la durata perfetta), con una sorprendente Charlotte Gainsbourgh nei panni dell’algida Suzanna. E il mese scorso, ad un anno dalla sua uscita su grande schermo, è infine arrivato in home video grazie a CG Entertainment/ Wanted.

Nella sua pellicola Benoit Jacquot decide di non discostarsi dall’impianto teatrale e dal testo originale, malgrado ci tenga a sfruttare a pieno gli espedienti offerti dalla settima arte (movimenti di camera, luci, suoni). Girata per lo più in un soggiorno, puntando la telecamera costantemente sui suoi attori, poggia tutta sulle spalle della Gainsbourg e sui fini dialoghi tra lei e i suoi interlocutori: il giovane amante Michel (Niels Schneider), l’amica di vecchia data Monique (Julia Roy), il marito infedele Jean.

Scritta nell’oramai lontano 1968, e abbandonata quasi subito dalla sua autrice, la pièce si addentra nelle varie pieghe di una relazione amorosa.

E possiamo solo immaginare quanto fosse dirompente allora se ancora oggi riesce a sprigionare tanta energia, senza mai mostrare una vera azione. È una di quelle storie senza tempo fatta di parole, che ci rapisce mentre ci rivela pezzo dopo pezzo la gabbia che si è costruita Suzanna mentendo a tutti, in primis a sé stessa.

Il grande assente, il ricco marito, è la presenza più ingombrante che avvertiamo e la persona con cui Suzanna si dimostra più onesta e complice, forse mossa dall’amore per la figlia in comune. Nel resto del tempo, la donna si impegna a modellare il medesimo racconto a seconda della persona che ha di fronte, svelando così il tentativo di proteggersi da un mondo esterno che, al contrario, appare indifferente alle sue fragilità e necessità.

Perché alla fine l’unica cosa certa è che Suzanna si sia creata una corazza di solitudine in cui pure Michel fatica a fare breccia.

La Andler è infatti dibattuta tra lasciarsi andare alla passione e respingere l’uomo che vuole amarla. Quasi abbia perso la voglia di gioire – e non ci è difficile crederle. Alcune delle sue costrizioni e paure, almeno una volta, le abbiamo provate anche noi. Sappiamo quanto sia difficile sciogliere un rapporto infelice e concedersi la libertà di tornare ad amare. Ecco perché non riusciamo a toglierle gli occhi di dosso e soppesiamo ogni sua parola… siamo coscienti che potrebbe fallire.

Al contrario invece, come dicevamo in apertura, chi ce l’ha fatta è Benoit Jacquot. E si avverte benissimo che questo progetto sia un tributo affettuoso a colei che è stata sua musa ispiratrice. È quindi curioso scoprire che la stessa Duras avesse già portato il suo racconto al cinema nel 1976, con il titolo Baxter, Vera Baxter, senza rimanerne soddisfatta. Probabilmente, se avesse visto la versione del suo pupillo ne sarebbe rimasta colpita.

Vissia Menza


TRAILER

Si ringrazia l’ufficio stampa per l’opportunità.

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