Alla scoperta del libro Perché l’arte è piena di gente nuda? ora nelle librerie e online.
Perché in alcuni quadri non si distinguono le figure mentre in altri le persone sembrano fotografate? E cosa dire dei volti scomposti di Picasso oppure di quelli creati con un’orto al completo dall’Arcimboldo?
Entrare in un museo è sempre un’esperienza. Ogni volta che andiamo ad una mostra ci poniamo nuove domande e sappiamo di non essere i soli. Da oggi però la curiosità di tutti noi ha uno strumento in più per venire soddisfatta.
Il suggerimento odierno si concentra, infatti, su un volume particolarissimo: Perché l’arte è piena di gente nuda? scritto da Susie Hodge, con le illustrazioni di Claire Goble, edito da 24 ORE Cultura e dedicato ai lettori dagli 8 ai 12 anni – ma godibile anche da noi accompagnatori più agée.
Le spiegazioni curiose in questo libro sono davvero molte: dal perché i quadri siano spesso incorniciati (per completare e abbellire l’opera se non addirittura attirare il più possibile l’attenzione dell’osservatore a meno che… ci troviamo difronte a Mondrian, ma non solo); al motivo per cui ci siano persone nude ovunque nei dipinti, nelle sculture e pure nelle fotografie dall’antichità (i Greci, ad esempio, consideravo il corpo umano una cosa bellissima) all’era moderna, ma pure il contrario ossia come mai alcuni artisti vestissero ad ogni costo i protagonisti nei propri lavori.
Come accennato in apertura, in Perché l’arte è piena di gente nuda? si possono trovare le risposte a molti quesiti che tanto i giovani quanto i meno giovani frequentatori di gallerie e musei si sono prima o poi posti. Le domande in cui è strutturato il volume sono 22 e sono corredate dalle illustrazioni di Claire Goble le quali assolvono bene il loro ruolo di attirare lo sguardo e la curiosità del lettore in erba e indurlo a leggere nei riquadri, seguire le frecce, osservare i dipinti riprodotti e proseguire pagina dopo pagina nell’esplorazione del vasto mondo dell’arte.
Susie Hodge – storica dell’arte, autrice, artista e giornalista con più di cento libri a suo nome – fa centro anche questa volta e riesce addirittura a rispondere ad un quesito assai ricorrente: “per capire l’arte bisogna essere intelligenti?” L’autrice rassicura i ragazzi sul fatto che sia solo necessario avere nella mente chiarezza su cosa cercare, andare a caccia degli indizi che sovente l’autore ha lasciato nella propria opera, essere aperti alla conoscenza. Insomma, aggiungiamo noi, si deve essere curiosi.
Perché l’arte è piena di gente nuda? è uno di quei libri da mettere in borsa la prossima volta che andrete a vedere una mostra con figli o nipoti. Sicuramente è uno strumento in più per stimolare la loro scoperta della magia che permea l’arte. Da sfogliare da soli o in compagnia, a casa o direttamente sul posto.
Vissia Menza
SCHEDA DEL LIBRO
Perché l’arte è piena di gente nuda?
Testi di: Susie Hodge
Illustrazioni di: Claire Goble
Editore: 24 ORE Cultura
Pagine: 96 pagine
Età consigliata: 8 – 12 anni
Prezzo: € 16,90
ISBN: 978-88-6648-584-1
Il volume è disponibile anche su Amazon
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Si ringrazia l’ufficio stampa per il supporto iconografico e l’opportunità.
Ennio Flaiano amava ricordare che “Il cinema è l’unica forma d’arte nella quale le opere si muovono e lo spettatore rimane immobile.”, ed è Vissia ad accompagnarci con passione e sensibilità nelle mille sfaccettature di un’arte in movimento. Ma non solo. Una guida tout court, competente e preparata, amante della bellezza, che scrive con il cuore e trasforma le emozioni in parole. Dal cinema alla pittura, con un occhio vigile per il teatro e la letteratura, V. ci costringe, piacevolmente, a correre per ammirare un’ottima pellicola o una mostra imperdibile, uno spettacolo brillante o un buon libro. Lasciarsi trasportare nelle sue recensioni è davvero facile, perdersi una proiezione da lei consigliata dovrebbe essere proibito dal codice penale. Se qualcuno le chiede: ma tu da che parte stai? La sua risposta è una sola: “io sto con Spok, adoro l’Enterprise e sono fan di Star Trek”
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