Recensione di THE LAND OF DREAMS, il film di Nicola Abbatangelo solo al cinema dal 10 novembre.
SCHEDA DEL FILM
REGIA: Nicola Abbatangelo
CAST: Caterina Shulha, George Blagden, Kevin Guthrie, Paolo Calabresi, Marina Rocco, Carla Signoris, Stefano Fresi, Edoardo Pesce
DURATA:110 min.
DATA DI USCITA: 10 novembre 2022
DISTRIBUTORE: 01 Distribution
RECENSIONE
Presentato alla Festa del Cinema di Roma (sezione Alice nella Città 2022) The Land of Dreams di Nicola Abbatangelo, al suo primo lungometraggio, sceglie di misurarsi con il Musical, ispirandosi dichiaratamente a Moulin Rouge! di Baz Luhrmann e al melodrammatico Les Misérables di Tom Hooper.
L’ardito esperimento, con una inaspettata incursione nel Fantastico, è una eccezione nel panorama del cinema italiano, tutto commedia e drammi di periferia. Un progetto ambizioso che mostra grande passione e qualche pecca stilistica.
New York 1922: la giovane Eva (Caterina Shulha), figlia di poveri immigrati italiani, lavapiatti in uno dei club musicali più noti della grande mela, il Choo Choo Train, sogna di diventare una cantante. Timida e poco fiduciosa nel futuro, non trova ancora Il coraggio di esibirsi davanti ad un pubblico. Un malavitoso locale, invaghitosi di lei, dopo essere stato respinto la fa licenziare.
Disperata per la mancanza di lavoro e soldi per poter aiutare la sua famiglia, dopo una piccola disavventura si rifugia in un edificio piuttosto inconsueto, dove incontra i misteriosi e affascinanti proprietari, i fratelli Armie (George Blagden) e Owen (Kevin Guthrie), coetanei di Eva. Il feeling con Armie cresce di giorno in giorno ma il giovane, dotato di un insolito e affascinante potere medianico, nasconde un drammatico segreto. Quando la carriera di cantante di Eva sembra finalmente realizzarsi, il destino dei due innamorati cambierà radicalmente fino all’inaspettato finale.
In The Land of Dreams vi sono alcuni tratti narrativi suggestivi come il gioco dei diversi spazi temporali, che offre alla storia un tocco favolistico dalla piacevole ombra malinconica, una non banale filosofia.
Il reale e metaforico “dono” di Armie, quello di mantenere in vita affetti famigliari e mostrare alle persone a lui vicine i sogni dimenticati è, allo stesso tempo, una virtù e una condanna. Il suo spasmodico tentativo di vivere in un eterno presente privo di incertezze, in un bozzolo protettivo, lo obbliga a lasciare fuori dalla porta nuove possibilità, nuovi sentimenti.
Ciò che impedisce al pubblico un’autentica e totale immersione nel ritmico folleggiare del genere musical è sia la presenza di deboli enunciati che non riescono a superare luoghi comuni (la povera e bella, l’affarista senza scrupoli) sia la mancanza di una melodia così incisiva da rendere Land of Dreams un nuovo classico. Le tracce musicali di Fabrizio Mancinelli, pur godibili, non lasciano mnemonica traccia ma si dividono in un flusso di voci e note senza mordente.
La scelta del cast, che mescola caratteristi ben noti al pubblico italiano con presenze più internazionali, non risulta del tutto equilibrata. Volti e corpi come Paolo Calabresi, Marina Rocco, Carla Signoris e Stefano Fresi sembrano fuori fuoco, impacciati in ruoli dove faticano a brillare sia nella recitazione, sia nelle coreografie. Anche il versatile Edoardo Pesce appare sottotono, poco convinto nei panni del perfido e risoluto politicante Clemente Proietti.
Se la migliore performance è indubbiamente quella del duo protagonista Armie ed Eva, il vero perno attoriale è il britannico George Blagden (Vikings, Les Misérables). Blagden regge sulle sue spalle tutta la storia e trascina, per tecnica e carisma, la dolce ma un po’ statica Caterina Shulha ( I Cesaroni, Smetto quando voglio).
Da segnalare, la bella fotografia di Mirco Sgarzi e l’ancora più incantevole scenografia di Antonello Rubino che suggerirebbe la più adatta collocazione di The Land of Dreams su di un palcoscenico, non sullo schermo cinematografico.
The Land of Dreams, prodotto da Lotus Production – Leone Film Group, Rai Cinema, in associazione con 3 Marys Entertainment, distribuito da 01 Distribution, arriva nelle sale cinematografiche italiane dal 10 Novembre 2022.
Silvia Levanti
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