Recensione di NINJABABY il divertente film norvegese su una giovane donna e la sua gravidanza non cercata al cinema dal 13 ottobre 2022.
SCHEDA DEL FILM
REGIA:Yngvild Sve Flikke
CAST: Kristine Kujath Thorp, Arthur Berning, Nader Khademi
DURATA: 104 minuti
DATA DI USCITA: 13 ottobre 2022
DISTRIBUZIONE: Tucker Film
RECENSIONE
Rakel (Kristine Kujath Thorp) è una graphic designer di 23 anni con ancora tutti i dubbi di chi ha questa età. Non ha ancora deciso cosa fare nella vita. Quando scopre di essere incinta ha però una certezza, quella di abortire, sa di essere in Norvegia e di poterlo fare tranquillamente. Quello che non sa è di essere incinta di sette mesi, non avendo mai avuto sintomi è colta di sorpresa. Il ragazzo che è il padre biologico non è la persona migliore per fare il genitore mentre Mos, istruttore di aikkido con cui ha avuto una notte di passione, si rivela affidabile e senza giudizi sulla sua condizione. A questo punto spetta a Rakel prendere una decisone definitiva sul bambino che nascerà.
La regista Yngvild Sve Flikke è anche co-autrice della sceneggiatura basata su una famosa graphic novel e ci accompagna con la sua idea di indipendenza femminile ed autodeterminazione in una commedia ben riuscita e mai stucchevole, visto il tema, malgrado un inizio non molto diverso da altre commedie che abbiamo già visto, grazie ad una narrazione divertente e leggera.
I toni sono smorzati anche dall’escamotage di far parlare il feto attraverso delle animazioni, stratagemma divertente che serve a impersonare, in un certo senso, i pensieri della ragazza e i suoi dubbi. La regista riesce a confezionare una commedia su sbalzi d’umore, contraddizioni e cambiamenti di posizione che bene rappresentano l’identità di Rakel. L’attrice protagonista incarna il personaggio di una ragazza che vive tutte le situazioni che la vita le presenta con la forza dei suoi vent’anni.
Ninjababy regala uno sguardo attento sull’esistenza di una giovane donna che ha la possibilità di scegliere il suo destino nella completa autodeterminazione. Rakel non viene mai giudicata. La sua mancanza di istinto materno non è un problema. Non è un film che vuole impartire insegnamenti ma è una storia ben diretta e con un suo carattere ben definito. E’ piacevole proprio per come tratta il tema della maternità in modo non scontato e non retorico. In certi momenti è quasi una boccata d’ossigeno per la naturalezza con cui si descrive una società in cui una donna ha piena libertà di scelta e non è vista come madre a prescindere.
Anna Falciasecca
TRAILER UFFICIALE
Bionda, sarcastica, appassionata di regia e di viaggi cerca di unire le sue passioni scrivendo un blog di viaggi, sceneggiature (che stanno comode nei cassetti) e recensioni. Il suo motto è “Blond is a state of mind”, modifica continuamente idea e tiene i piedi in diverse scarpe, tutte rigorosamente tacco 12. Le uniche cose che non cambierà mai sono: Woody Allen e Star Trek, di cui è incallita fan.
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