Recensione di Moonage Daydream, il film di Brett Morgen evento al cinema dal 26 al 28 settembre 2022.
SCHEDA DEL FILM
REGIA: Brett Morgen
DURATA: 140 min.
AL CINEMA IL: 26-27-28 settembre 2022
DISTRIBUZIONE: Universal Pictures
RECENSIONE
“Ho imparato a chiamare casa qualunque luogo in cui mi trovo, forse perché non mi sono mai sentito a casa da nessuna parte”
Come si può catturare in una sola cornice, inchiodare su una sola tela un artista straordinario e camaleontico come David Bowie, immortalando la creatività del cantante, attore, pittore e i connotati dell’uomo dietro ai suoi numerosi alter ego?
Ci avevano provato in formato fiction prima Todd Haynes a fine anni novanta col controverso ed implicito Velvet Goldmine (respinto dallo stesso Bowie quando uscì) e con molta più timidezza Gabriel Range col suo Stardust del 2020, incapaci di cogliere l’essenza di un’entità più che un uomo, una creatura mutevole troppo espansa ed avanguardistica per le categorizzazioni sociali, sessuali, musicali ed artistiche. E anche per i mondi a noi noti.
E’ proprio dalle stelle e dalle galassie che comincia ed è nelle stelle oscure che si conclude Moonage Daydream, torrenziale documentario di Brett Morgen (Montage of Heck) che passa da Cannes 2022 ai nostri schermi il 26, 27 e 28 settembre come evento speciale.
Quel cosmo tanto cantato da Bowie e che sembra l’origine di chi portava suoni e pensieri, haircuts e costumi di universi sconosciuti, a beneficio di un’umanità che metteva fuori la testa per forza e necessità dalla Beatlesmania e dalle ferite del Vietnam.
Moonage Daydream è un’opera sontuosa e visionaria che comprende l’ineffabilità del suo protagonista e preferisce far pulsare la sua anima rispetto alla sua biografia. Lasciando dunque che a parlare sia esclusivamente lo stesso Bowie, in numerosi documenti audio d’epoca e interviste televisive, insieme a un ricco footage davanti e dietro le quinte e frammenti live principalmente appartenenti all’iconico Diamond Dogs Tour del 1974.
E’ un bombardamento audiovisivo travolgente, che anche grazie ad intermezzi ed accompagnamenti “visual” trascina nella galassia variopinta, istericamente punk ma anche sensualmente sci-fi teatrale di David Bowie. Senza dimenticare un filo nero malinconico che attraversa vita e sguardo di un personaggio inevitabilmente inquieto, canonicamente stigmatizzato, figlio e cittadino di chiunque e ovunque, di nessuno e nessun dove.
Moonage Daydream è un viaggio intergalattico ambizioso, infuocato, lisergico. Che non è mai accondiscente o ruffiano con il suo soggetto e ancor più importante col pubblico, che non scarica le responsabilità sull’infinito repertorio musicale di Bowie, omettendo persino alcuni grandi classici considerati poco organici al percorso sensoriale intrapreso.
E’ proprio nei sensi più che nel cervello che Moonage Daydream si insinua, conscio che non servano particolari didascalie per rendere fosforescente la grandezza artistica di Bowie. Che nelle due ore e venti del running time ci ripiomba in faccia, qualora ce ne fossimo temporaneamente dimenticati, con le sue molte forme, le sue maschere e il suo spirito inesauribile.
Luca Zanovello
TRAILER UFFICIALE
Responsabile della sezione Cinema e del neonato esperimento di MaSeDomaniTV (il nostro canale Youtube) Luca, con grazia e un tocco ironico sempre calibrato, ci ha fatto appassionare al genere horror, rendendo speciali le chiacchiere del lunedì sulle novità in home video, prima di diventare il nostro inviato dai Festival internazionali e una delle figure di riferimento di MaSeDomani. Lo potete seguire anche su Outside The Black Hole
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