CRIMES OF THE FUTURE: da Cannes l’ultimo film di Cronenberg

Recensione di Crimes of the Future il nuovo film di David Cronenberg solo al cinema dal 24 agosto 2022. 

La locandina italiana del film Crimes of the Future.

SCHEDA DEL FILM

REGIA: David Cronenberg
CAST: Viggo Mortensen, Léa Seydoux, Kristen Stewart
DURATA: 147 min.
USCITA: mercoledì 24 agosto 2022
DISTRIBUZIONE: Lucky Red


RECENSIONE

L’artista Saul Tenser e la sua assistente Caprice eseguono performance di asportazione di nuovi organi di natura tumorale dal corpo dello stesso Tenser. Quando i due decidono di registrare il brevetto dei nuovi organi generati nel corpo dell’artista, il loro percorso incrocia quello di una setta dedita a mangiare plastica, già nel mirino delle forze dell’ordine dell’unità Nuovo Vizio.

Una scena del film Crimes of the Future – Photo: courtesy of Lucky Red.

Un grande ritorno per il genio delle visioni David Cronenberg, regista canadese che ha inventato un universo visionario senza eguali, da sempre interessato a indagare il corpo e le sue trasformazioni, che torna a riflettere su mutazione e degenerazione con la sua ultima pellicola, Crimes of the Future, in concorso all’ultimo Festival di Cannes.

Un vero e proprio ritorno alle origini, affidato a tre attori magistrali (Viggo Mortensen, Léa Seydoux e una sensualissima Kristen Stewart), una riflessione sull’arte, e sul dolore, fisico e mentale, che gli esseri umani di questo futuro distopico non provano più: eppure è proprio il dolore a salvare la vita, a tenere vivo quell’istinto di autoconservazione che qui sembra solo meccanico e non più istintuale.

Pain has a function, dice Whippet, fondatore del Registro ufficiale dei nuovi organi e la sua non è solo una frase saggia buttata lì, ma qualcosa su cui vale la pena riflettere: chi siamo, come esseri umani, senza la sofferenza? È dal dolore che deriva il meglio di noi, senza siamo persi. Ma è l’evoluzione che ci spinge a preferire la luce alle tenebre, così come a farci spuntare nuovi organi, alcuni anche funzionanti, come un apparato digerente in grado di “smaltire” persino la plastica. Ma noi vogliamo sempre andare contro natura, e allora ecco che la narrazione ha inizio: quegli organi vanno asportati, se per salute o performance artistica fa poca differenza.

Kristen Stewart e Léa Seydoux in una scena di Crimes of the Future. Photo: courtesy of Lucky Red.

Anche il piacere ha cambiato i suoi “connotati”: sì, perché si prova piacere provando dolore, facendosi tagliare e trafiggere durante interventi chirurgici a volte anche fatti senza uno scopo, ma solo per vedere il sangue scorrere e sentirsi ancora vivi.

La distopia messa qui in scena da Cronenberg è freddissima, gelida: stiamo distruggendo il pianeta e così facendo distruggiamo anche noi stessi, facendoci letteralmente a pezzi, sostituiti dalle macchine, incapaci anche di fare la cosa più naturale al mondo: l’amore.

Cronenberg sceglie per il suo ultimo film – dopo otto anni di silenzio – un montaggio lento che insieme alle riprese e ai dialoghi di sceneggiatura conferiscono a tutto il film un’atmosfera calma, serafica, e quindi spiazzante, considerando l’argomento.

Crimes of the Future è un film rivoluzionario, denso, misterioso e profondo, innovativo come solo Cronenberg sa essere.

Margherita Giusti Hazon


TRAILER UFFICIALE

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