Recensione de La Ragazza della Palude, il film di Olivia Newman in anteprima in Piazza Grande a Locarno 75.
SCHEDA DEL FILM
TITOLO ORIGINALE: Where the Crawdads Sing
REGIA: Olivia Newman
CAST: Daisy Edgar-Jones, Taylor John Smith, David Strathairn
DURATA: 125 min.
DATA DI USCITA ITALIANA: 13 ottobre 2022
DISTRIBUZIONE: Sony Pictures / Warner Bros. Pictures
RECENSIONE
North Carolina, 1969: quando il cadavere di un ragazzo viene ritrovato riverso nelle paludi circostanti la sua abitazione, i sospetti cadono inevitabilmente su Kya Clark (Daisy Edgar-Jones, Normal People, Fresh), detta “la ragazza della palude”, che lì vive da sempre isolata dalla società e in simbiosi con la natura dopo l’abbandono dei genitori.
La Ragazza della Palude irrompe in Piazza Grande a Locarno, preceduto dalla consegna del Leopard Club Award alla sua protagonista, l’astro nascente made in Britain Daisy-Edgar Jones, portando sullo schermo l’atteso adattamento del romanzo giallo-drama del 2018 “Where the Crawdads Sing” di Delia Owens.
Un romanzo che parla di come si nasce e diventa outsiders nell’America più dimenticata e spietata, a mollo nelle “marsh”, le acquitrinose pozze nei boschi del profondo sud, delle vie d’uscita ma anche dei pericoli e delle ricadute.
La regista Olivia Newman (Il Primo Match, produzione Netflix) si affida alla sceneggiatura di Lucy Alibar (Re della Terra Selvaggia) ed un approccio cinematografico “vecchia scuola” nel senso più lusinghiero del termine: quello fatto di dramma sincero e rigoroso, una fotografia efficientissima nel catturare le tonalità della natura profonda, personaggi di pulsante emotività, quasi Kinghiana, lungo tutto lo spettro della divisiva, polarizzata società di provincia americana degli anni cinquanta e sessanta.
La Ragazza della Palude si muove infatti a pendolo tra il passato che rivela la vita accidentata di Kya e la resilienza che la porta a diventare donna, amante e scrittrice ed un presente su cui pende il sospetto di un crimine veicolato dal cieco pregiudizio locale. Nella ricostruzione del giallo, peraltro nettamente secondario nell’economia del racconto, il film diventa crisalide grazie alla dolorosa ma in qualche modo confortante evoluzione della protagonista, che decreta (come da pronostici) la consacrazione della superba Edgar-Jones, dolce, guardinga e graffiante come un felino ferito, straordinaria e fedele nella buona e nella cattiva sorte del suo personaggio.
E’ lei, nel suo rapporto viscerale con una natura incontaminata che si personifica come compagna di vita e madre silente a fronte di un mondo cattivo e fedifrago, la stellina polare di un buon film solido, emozionante e tradizionale: esemplare piuttosto raro di una specie un po’ datata ma anche un po’ ancora necessaria.
Luca Zanovello
TRAILER ITALIANO
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Responsabile della sezione Cinema e del neonato esperimento di MaSeDomaniTV (il nostro canale Youtube) Luca, con grazia e un tocco ironico sempre calibrato, ci ha fatto appassionare al genere horror, rendendo speciali le chiacchiere del lunedì sulle novità in home video, prima di diventare il nostro inviato dai Festival internazionali e una delle figure di riferimento di MaSeDomani. Lo potete seguire anche su Outside The Black Hole
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