Che Fine Ha Fatto Sara? Recensione della serie ora su Netflix!

Che Fine Ha Fatto Sara?, la serie Netflix, che ci tiene col fiato sospeso fino all’ultimo.

La locandina italiana della 3° stagione della serie Netflix Che fine ha fatto Sara?

Morire non è altro che smettere di soffrire.

Se dovessi pensare a una frase per Che Fine Ha Fatto Sara? sarebbe sicuramente questa.

Vi chiederete come sia possibile che un’amante di k-drama romantici come me sia finita a vedere una serie thriller messicana. Semplicemente ogni tanto, come tutti, ho bisogno di cambiare genere e meno raramente di quanto si pensi mi piace guardare qualcosa che mi tenga col fiato sospeso.

Questa volta galeotta è stata un’amica che ha studiato spagnolo e grazie alle cui dritte ho avuto modo di riflettere in maniera più completa sulla serie in questione.

Infatti, è stata lei a farmi notare la differenza tra il titolo originale, ¿Quién mató a Sara? (letteralmente: Chi ha ucciso Sara?) e quello italiano, Che fine Ha Fatto Sara.

Non sono propensa a pensare che la scelta italiana di un titolo meno marcato sia stata dettata da un desiderio di rendere più misteriosa la vicenda di Sara. Sono invece dell’idea che si sia preferito un titolo in cui non comparisse un verbo così forte e spaventoso come “uccidere” (si sa che noi italiani abbiamo il cuore fragile!).

Che Fine Ha Fatto Sara? è una serie messicana composta da tre stagioni, prodotta e distribuita da Netflix a partire dal 24 marzo 2021.

La terza e ultima stagione (non ne è prevista una quarta) è uscita sempre in streaming su Netflix circa un paio di mesi fa, il 18 maggio 2022.

Jean Reno è Reinaldo nella terza stagione di Che fine ha fatto Sara? Cr. Paulina Campos/Netflix © 2022.

TRAMA

Sara Guzmán (Ximena Lamadrid) muore ad appena diciassette anni, a seguito di un incidente nella tenuta di una potente famiglia di Città del Messico, i Lazcano. Il fratello Álex (Manolo Cardona), accusato ingiustamente del suo omicidio, esce di prigione dopo diciotto anni con l’intenzione di vendicarsi nei confronti della famiglia Lazcano. Tuttavia, man mano che perpetrerà il suo piano, si troverà a scoprire una realtà molto diversa da quella che immaginava.

La prima stagione di Che Fine Ha Fatto Sara? inizia proprio in pompa magna, con la morte di Sara, cui segue un salto temporale di ben diciotto anni che ci mostra Alex in procinto di lasciare il carcere. Ciò che rende accattivante la storia e che induce a continuare la visione episodio dopo episodio è l’intreccio temporale. Passato e presente (ma anche, in minor dose, futuro) dialogano in ogni momento. Mentre assistiamo alle varie mosse attuate da Àlex per vendicarsi dei Lazcano, conosciamo lui e gli altri personaggi (ma soprattutto Sara) attraverso i continui flashback. In più di un momento allo spettatore viene da chiedersi se non ne sa più lui oramai del protagonista Alex.

La visione diventa quindi quasi una sfida di ingegni tra noi e il protagonista, entrambi accomunati dal medesimo obiettivo: capire chi ha ucciso Sara.

Manolo Cardona in una scena del primo episodio della prima stagione di Che fine ha fatto Sara? Cr. NETFLIX © 2020.

Sullo sfondo della storia principale vengono affrontati molteplici temi, primo tra tutti una forte critica al bigottismo cattolico delle famiglie altolocate messicane.

Questo aspetto è evidenziato dal personaggio di Ghema Lazcano (Eugenio Siller), uno dei tre figli della potente famiglia, che non è accettato dai genitori a causa della sua omosessualità.

Accanto a questo tema si inserisce una riflessione sul concetto di normalità. A più riprese, nel corso delle varie stagioni, affiora implicitamente la domanda: Cos’è normale?

La normalità cui assistiamo durante la serie è, infatti, percorsa da una abbondante dose di ipocrisia, fatta di sorrisi davanti e colpi di pistola alle spalle. La coerenza è qualità di pochi, e spesso insospettabili.

La realtà di Città del Messico è un mondo buio, dove le coscienze macchiate di atrocità indicibili vengono pulite con una stretta maggiore di cilicio e una confessione al prete.

Nessuno è sano. Tutti sono folli e malati a modo proprio.

Alejandro Nones, Gines Garcia Millan e Claudia Ramirez nell’episodio 3 della seconda stagione di Che fine ha fatto Sara? Cr. NETFLIX ©️ 2021.

Per quanto mi riguarda, la serie avrebbe potuto concludersi con la seconda stagione. Fin qui non ho avuto alcun cedimento nella visione e, anzi, ho fatto le ore piccole, perché episodio dopo episodio venivo a scoprire nuovi dettagli che mi invogliavano a continuare (o meglio che mi impedivano di fermarmi). Arrivata, invece, alla terza stagione ho cominciato a tentennare.

È vero che la prima e la seconda stagione mostrano individui implacabili che ricercano solo il proprio tornaconto. Tuttavia essi conservano ancora qualche barlume di umanità. Infatti, anche personaggi terribili come Cesar (Ginès García Milán) e Mariana Lazcano (Claudia Ramírez) non si trasformano mai completamente in dei bruti, grazie al loro attaccamento alla famiglia.

Invece, nella terza stagione l’umanità non esiste. Ci sono solo individui privi di qualunque scrupolo, che dietro la parola progresso nascondono uno smodato desiderio di gloria.

Rebecca Jones, Claudia Ramírez e Ginés García Millán in una scena della terza stagione di Che fine ha fatto Sara? Cr. Paulina Campos/Netflix © 2022.

Ho trovato gli episodi di questa ultima parte di Che Fine Ha Fatto Sara? uno più inquietante dell’altro. Vederli è stato come farmi del male. Ma si sa che la via che porta alla verità è spesso dolorosa. E purtroppo ciò che viene mostrato non è un’aberrazione dei creatori della serie (José Ignacio Valenzuelal e Perro Azul), ma qualcosa che nel mondo è capitato e continua a capitare.

Credo sia proprio in nome di un desiderio ancora una volta volutamente autocritico sulla nostra società che è stata aggiunta questa stagione.

(So di essere stata un po’ oscura, ma se dicessi di più farei decisamente clamorosi spoiler).

In conclusione, Che Fine Ha Fatto Sara? è una serie thriller che tiene lo spettatore col fiato sospeso fino alla fine, ingannandolo a più riprese con false piste. Oltre alla storia, il punto di forza sono i personaggi e i rispettivi interpreti, sui quali brillano soprattutto Ginès García Milán e Claudia Ramírez.

Se cercate una serie in cui mettere alla prova le vostre doti di Sherlock Holmes, questa fa proprio al caso vostro. Quindi… Siete pronti a scoprire con Álex chi ha ucciso Sara?

Francesca Meraviglia


TRAILER UFFICIALE STAGIONE 3

Foto: media library Netflix.

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