Toni e Beppe Servillo ci fanno rivivere la storia della canzone popolare napoletana con La Parola Canta.
Quando visitiamo un luogo, c’è un particolare episodio che si imprime nella nostra memoria e che guizza subito davanti ai nostri occhi solo al sentir nominare quel posto.
Ecco, quindi che per me Parigi è una panchina vuota all’interno del Louvre, Londra una serata allo Shakespeare con le scarpe imbrattate di fango, Firenze un paio di orecchini di vetro colorato, Parma è una torta fritta troppo abbondante e… Napoli è un gruppo di musicisti che illumina con le proprie note le vie del centro.
Associare Napoli alla musica non è poi così strano se si pensa alla fortuna della canzone popolare napoletana.
E sulla stessa lunghezza d’onda si muove lo spettacolo La Parola Canta, in scena ai Bagni Misteriosi del Teatro Parenti questa sera alle ore 21.15.
La Parola Canta non è semplicemente uno spettacolo, ma un’opera composita che è sia concerto sia recital sia festa di musica, poesia e canzoni.
Interpreti dell’evento sono Beppe e Toni Servillo che si esibiranno col supporto dei musicisti del Solis String Quartet col comune obiettivo di celebrare la città di Napoli, l’eterna magia della sua tradizione segnata di epoca in epoca dall’incontro e dalla condivisione culturale.
La tradizione napoletana viene riletta in numerose chiavi, dal pop al folk al jazz, trascinando lo spettatore in uno straordinario viaggio attraverso l’opera di autori classici.
Dichiara appunto Toni Servillo:
La parola canta attraversa l’opera di autori classici, come Eduardo De Filippo e Raffaele Viviani, E. A. Mario e Libero Bovio, fino a voci contemporanee come quelle di Enzo Moscato, Mimmo Borrelli, Michele Sovente. Esempi che definiscono un ritratto in prosa, versi e musica di una città divisa fra l’estrema vitalità e lo smarrimento più profondo, una città di cui la lingua è il più antico segno. Là dove il teatro talvolta non riesce, la musica ricapitola la nostra esistenza e ci consente di immaginarne un’altra in un luogo che non c’è, totalmente astratto, che non esiste, che non si vede.
Questo Non-Luogo è maggiormente enfatizzato dalla presenza di brani solo strumentali che si alternano alle canzoni napoletane.
I componenti del Solis String Quartet, Vincenzo Di Donna (violino), Luigi De Maio (violino), Gerardo Morrone (viola) e Antonio Di Francia (violoncello), si cimentano in alcuni brani di Bela Bartòk, i quali appunto contribuiscono ad accendere l’immaginazione degli spettatori trasportandoli in una dimensione esotica al di là dello spazio, ma anche del tempo.
Una serata davvero imperdibile quella con La Parola Canta, in cui potremo ascoltare titoli che hanno fatto la storia della televisione, fino all’intramontabile Te voglio bene assaje.
Sono canzoni quelle napoletane che come una fiamma ardente continuano a riempire di note e di poesia la vita dell’uomo e che, malgrado il passare del tempo, restano eterne, veri e propri documenti storici e culturali.
Afferma, infatti, ancora Toni Servillo:
E a proposito di canzoni mi ha sempre molto colpito quello che François Truffaut faceva dire a un suo personaggio sostenendone l’importanza: “Le canzoni aiutano la gente perché dicono la verità. Anche se sono sceme dicono la verità, ma del resto non sono sceme perché non lo sono mai”. E nel caso della canzone napoletana si tratta spesso di autentici capolavori della letteratura musicale mondiale.
Lasciamoci quindi travolgere dalla poesia dello spettacolo La Parola Canta e accorriamo numerosi.
Francesca Meraviglia
INFO E CONTATTI
Indirizzo: Teatro Franco Parenti, via Pier Lombardo 14, Milano
Contatti: 02 5999 5206 | biglietteria@teatrofrancoparenti.it | teatrofrancoparenti.it
Orari: martedì 26 luglio 2022, ore 21.15
Biglietti: pedana + bordo piscina > posto unico 30€; I e II settore gradoni + prato > intero 25€, ridotto under 26/over65 15€; III e IV settore gradoni + prato > intero 20€, ridotto under 26/over65 15€; V e Vi settore (visibilità ridotta) > intero 12€.
N.B. Tutti i prezzi non includono i diritti di prevendita.
Fonte e foto: ufficio stampa Teatro.
Francesca è un’insegnante e un’appassionata di cultura in generale. Si emoziona di fronte a un testo ben scritto e versa sincere e calde lacrime quando un’opera d’arte le comunica emozioni. Canta a livello amatoriale e crede che la lettura sia il modo migliore per stringere legami forti.
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