PERSUASIONE: recensione del nuovo film Netflix

La nuova versione di Persuasione, ora in streaming su Netflix, divide gli animi.

La locandina internazionale di Persuasione, il film ora su Netflix!

SCHEDA DEL FILM 

TITOLO ORIGINALE: Persuasion
CAST: Dakota Johnson, Cosmo Jarvis, Henry Golding, Richard E. Grant, Nikki Amuka-Bird
REGIA: Carrie Cracknell
DURATA: 107 min.
DATA DI USCITA (streaming): 15 luglio 2022
PIATTAFORMA: Netflix


RECENSIONE 

Avrei voluto iniziare quest’articolo sulla nuova versione cinematografica del romanzo di Jane Austen, Persuasione, partendo con una citazione da un film che vidi al cinema quando frequentavo l’ultimo anno di liceo. La Casa sul Lago del Tempo. Il libro Persuasione e il tema dell’attesa e delle seconde occasione sono al centro di questa soprannaturale storia d’amore tra Alex (Keanu Reeves) e Kate (Sandra Bullock).

Purtroppo (o magari per fortuna), però, mentre mi avvalevo dei potenti motori di ricerca del web per reperire la frase con cui Kate riassume il contenuto del libro in una lettera ad Alex, ho trovato un numero infinito di recensioni del romanzo che incominciavano proprio con un riferimento a questo film.

Quindi, mi dispiace, lettori, niente frase. Se siete curiosi, vi invito a cercarla in rete.

La locandina del film con due giovani Sandra Bullock e Keanu Reeves.

Come accennavo prima, Persuasione è un romanzo il cui tema centrale è l’attesa. L’attesa di una donna, che a poco più di diciott’anni si è lasciata persuadere a declinare la proposta di matrimonio da parte dell’uomo che amava, Frederick Wentworth (Cosmo Jarvis).

A persuaderla erano stati i suoi familiari e l’amica della defunta madre, lady Russell (Nikki Amuka-Bird), convinti che il pretendente fosse di un ceto troppo inferiore al loro.

Sono passati otto anni da quella proposta di matrimonio e nel frattempo Anne Elliot, questo il nome della giovane in questione, non si è ancora sposata. La ragazza vive assieme al padre e alla sorella maggiore, Elizabeth, i quali vanitosi ed egocentrici come non mai, non colgono occasione per svilirla, mentre dissipano i beni di famiglia. E le loro doti di scialacquatori si distinguono a tal punto da costringerli ad affittare la residenza di famiglia, Kellynch Hall.

Ed è proprio qui che ci si mette di mezzo il destino, perché l’affittuario della residenza, l’Ammiraglio Croft, si rivela essere il cognato di Wentworth, il quale nel frattempo ha fatto carriera ed è diventato ricchissimo.

Ecco quindi che Anne e Frederick si rincontrano e tra una gelosia e l’altra si rendono presto conto che il sentimento che avevano provato in passato è tutt’altro che sepolto.

Il finale, come in ogni romanzo della Austen, accanita sostenitrice dell’happy ending per i personaggi che vuole lei, è facile da prevedere. Ciò che è interessante è, invece, scoprire come ci si arriva. Ma… per questo vi invito alla lettura del romanzo.

La cover del romanzo di Jane Austen.

Veniamo quindi a questo nuovo adattamento cinematografico del romanzo, per l’esattezza il terzo, diretto da Carrie Cracknell e disponibile su Netflix del 15 luglio 2022.

Sempre spiando un po’ in rete, ho letto che molteplici sono le critiche mosse a quest’adattamento del romanzo.

Molti accusano la regia di non aver colto lo spirito del romanzo, di aver deromanticizzato la protagonista, di aver scimmiottato l’autrice, etc.

Insomma, pare che i più non siano stati convinti da Persuasione 2022.

Per quanto mi riguarda, devo ammettere che a me questa rivisitazione in chiave ironica e, in un certo senso, contemporanea dell’ultimo romanzo scritto dalla Austen è piaciuta molto.

Ho soprattutto apprezzato la rilettura del personaggio di Anne, interpretata da Dakota Johnson.

Forse è già fin dalla scelta della protagonista che si capisce il desiderio di andare controtendenza della produzione.

Infatti, scegliere come interprete della dolce e romantica Anne la protagonista della trilogia Cinquanta Sfumature implica già che il Persuasione che ci propone Carrie Cracknell si discosterà dalle versioni precedenti e in parte anche dall’opera stessa.

Dakota Johnson è Anne Elliot nel film Persuasione. Cr. Nick Wall/Netflix © 2022.

E questo, senza farne una malattia, è più che naturale. Il film non è il libro, ma un’opera a sé stante che sceglie il modo a lui più congeniale per dialogare con l’opera cui si ispira.

Ma vediamo nel dettaglio i motivi che spingono i detrattori di persuasione 2022 a criticarlo.

Viene prima di tutto accusato di essere eccessivamente ironico.

Ecco, chiariamo subito che la stessa Austen infarcisce i suoi romanzi con osservazioni sarcastiche. A volte le mette in bocca ai suoi personaggi, altre è lei stessa, in qualità di narratore onnisciente, a pronunciarle.

Ebbene, la regista non fa che tradurle, certo magari in maniera esasperata, nei gusti della nostra epoca e invece di farle pronunciare a una voce fuori campo, sfrutta la notevole espressività della protagonista e gliele mette in bocca. E diciamola tutta, funziona. Caspita, se funziona. E chi dice che non ha riso mente.

Numerosi sono i momenti in cui Anne, vera narratrice della sua storia (e francamente del 2022 è anche ora che le donne si raccontino da sole), dialoga con noi ammiccando furbescamente alla telecamera.

Malgrado il fare sicuro e disinibito, che Anne però ha solo quando non ha nessuno intorno, la nostra protagonista non scade mai nella volgarità. Anzi, grazie a questa modernizzazione, la sentiamo più vicina a noi e riusciamo a cogliere punti di contatto della sua storia d’amore con alcune che abbiamo vissuto anche noi.

A chi, infatti, non è mai capitato di provare imbarazzo rivedendo un proprio ex?

Nikki Amuka-Bird/ Lady Russell e Dakota Johnson/ Anne Elliot in una scena del film Persuasione. Cr. Nick Wall/Netflix © 2022.

Un’altra critica mossa alla pellicola è proprio nella scelta della protagonista che sarebbe troppo bella e appariscente rispetto al personaggio, così come descritto dall’autrice.

Concordo che la Johnson è decisamente una bella donna con uno sguardo quasi ipnotico, ma per i canoni dell’epoca credo non sarebbe stata considerata proprio una bellezza, mentre lo sarebbe stata Yolanda Kettle, attrice interprete di Elizabeth.

Anche i vestiti, troppo moderni, sono stati oggetto di critica. E dire che a me brillavano gli occhi ogni volta che vedevo il soprabito di Anne!

Ma, mi chiedo, la critica è stata così severa anche con Bridgerton (con cui tra l’altro il film condivide l’espediente di far interpretare alcuni nobili inglesi a delle persone di colore)? No, perché alcune mise erano piuttosto ardite!

Veniamo, però, a ciò che ha maggiormente sconvolto la critica, ovvero che Lady Russell, in un picnic tête-à-tête, sottintenda non troppo implicitamente di riuscire a sopportare la propria vedovanza grazie a vari tour europei aventi come scopo la ricerca di amanti in grado di soddisfare i suoi bisogni fisici.

Certo, qui, gli sceneggiatori si dimostrano parecchio sopra le righe, ma in fondo l’età vittoriana che fa da sfondo ai romanzi della Austen non è forse stata una delle epoche in cui maggiormente il perbenismo era solo di facciata?

Quindi non è che dietro la leggerezza di questa trasformazione del personaggio si celi una pesante critica a chi predica bene, ma razzola male?

Concludo, pertanto, consigliando davvero la visione di Persuasione 2022, con l’avvertenza di non essere troppo bigotti e puristi e di apprezzare questo tentativo di rivisitare la Austen in chiave moderna.

Chi può, infatti, dire come avrebbe scritto la nostra amata Jane se fosse vissuta ai nostri tempi?

Francesca Meraviglia


TRAILER UFFICIALE

Foto: courtesy of Netflix.

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