SECRET LOVE: un amore all’inglese, tra natura rigogliosa e cognizione del dolore

Recensione di Secret Love: amore e morte, passione e vita si rincorrono in un racconto letterario di grande suggestione.

La locandina ufficiale del film Secret Love, ora al cinema!

SCHEDA DEL FILM

TITOLO ORIGINALE: Mothering Sunday
REGIA: Eva Husson
CAST: Odessa Young, Josh O’Connor, Colin Firth, Olivia Colman, Patsy Ferran, Glenda Jackson
DURATA: 110 min.
DATA DI USCITA: 20 luglio 2022
DISTRIBUTORE: Lucky Red


RECENSIONE 

No Sex Please, We’re British: il titolo di una commedia teatrale anni ’70 di grande successo, sottolinea ironicamente che lo stereotipo degli inglesi pudichi e compassati nasconde invece passioni e tumulti carnali tutt’altro che tiepidi. Secret Love, diretto dalla regista francese Eva Husson (Les filles du soleil) non fa eccezione.

Olivia Colman e Odessa Young in una scena del film. Photo: Robert Viglasky.

Inghilterra, 1924: Jane Fairchild (Odessa Young, Assassin Nation) è la giovane cameriera dei ricchi coniugi Niven, i cui figli sono morti in battaglia durante la Prima Guerra Mondiale. Le sue giornate scorrono all’insegna del lavoro, due chiacchiere con la coetanea Milly (Patsy Ferran, L’ora più buia) e i libri che il gentile signor Godfrey Niven (Colin Firth, Supernova) le permette di prendere dalla sua biblioteca. In una tiepida e serena domenica di marzo, il giorno della Festa della Mamma, i signori Niven comunicano alla servitù di aver deciso di pranzare fuori con amici di famiglia, gli Hobday e gli Sheringam, lasciando loro la giornata libera.

Essendo orfana, Jane non ha madri da festeggiare ma si prepara segretamente ad incontrare Paul (Josh O’Connor, The Crown) il suo amante, che l’aspetta per la prima volta a casa sua. La loro relazione, forte ed appassionata, non può essere vissuta alla luce del sole perché Paul è il figlio della ricca famiglia Sheringam, amici dei Niven. Anche gli Sheringam hanno perso due figli in guerra e ora, su Paul, vi è tutto il peso di sopravvissuto a quel dolore famigliare. Egli è costretto a seguire gli obblighi imposti dal suo ruolo, di una vita all’altezza della sua altolocata posizione, compreso un matrimonio con una sua pari.  

La differenza di classe sembra aver già scelto al posto dei due consapevoli innamorati ma il destino riserva per tutti strade ben diverse da quelle già tracciate, che si comprenderanno solo alla fine di un lungo, eterno giorno.  

Josh O’Connor e Odessa Young in una scena del film. Photo: Robert Viglasky.

Basandosi sul romanzo Mothering Sunday dell’inglesissimo Graham Swift e con un cast che più British non si può, Eva Husson mette in splendida scena l’estasi naturale dell’amore e l’implacabile domino delle emozioni. La rigogliosa natura della terra d’Albione fa da idilliaca cornice all’eros lucente della passione, appena avvolta da sottilissimi fili di edotta malinconia.

L’amore tra Jane e Paul viene esposto con un tempo non lineare ma raccontato tramite un complesso lavoro di montaggio, di analessi e prolessi, obbligando lo spettatore a un forte impegno e concentrazione nel seguire gli eventi.

Mentre i due si amano tra quattro mura, in un istante che appare senza principio né fine, là fuori il dolore della perdita, dell’afflizione di genitori che continuano a vivere al posto dei figli dilata ancora di più la durata delle ore tra ricordi, pianti trattenuti e conversazioni di circostanza.

Accolto con poco entusiasmo al Festival di Cannes 2021 e definito fin troppo sbrigativamente, Romantic Drama, Secret Love è il vessillo drammaturgico, letterario e pittorico dell’inglesità, l’essenza specifica dell’essere un inglese.

Il cast di Secret Love in una scena corale del film. Photo: Robert Viglasky.

I critici hanno intravisto in Secret Love una rivisitazione, in chiave drammatica, di un genere di successo come Downton Abbey ma il confronto appare poco proficuo. Sebbene si intravedano stilemi inevitabilmente comuni come le differenti condizioni sociali e l’incontro tra servitù e nobiltà, in Secret Love il fulcro narrativo suggerisce inusuale profondità di pensiero, racchiuso intorno all’animo, alle parole e allo sguardo di Jane.

Non lasciatevi ingannare da certi scenari bucolici, cieli azzurri e prati di un verde incandescente. Non lasciatevi confondere dall’estetico indugiare della telecamera intorno al nitido chiarore epidermico della bella e brava Odessa Young, trasformata in una pittorica creazione di Balthus, circondata dall’esotismo impressionista di Henry Rousseau e i ritratti di una famiglia a cui non appartiene.

In Jane non vi è solo l’emancipazione di una donna dopo un sentimento tragico ed esaltante allo stesso tempo ma l’accettazione del dolore dell’esistenza, dalle origini fino alla vecchiaia, che si cura e pasce di voci, raccontate e scritte. Altre voci, altre stanze, come direbbe Truman Capote, ma in completa, consapevole solitudine.

Odessa Young in una scena del film. Photo: Robert Viglasky.

Quando hai capito di essere una scrittrice?

L’ho capito tre volte: la prima volta quando sono nata, la seconda quando mister Paxton mi ha regalato la mia prima macchina da scrivere. La terza volta è un segreto.

Impossibile non menzionare la performance di Josh O’Connor e Odessa Young. La loro interpretazione tocca ogni corda dell’animo umano, tanto da riuscire a oscurare la presenza di due premi Oscar: il sempre corretto Colin Firth e la sempre perfetta Olivia Colman, madre dolente privata di ogni slancio vitale.  

Secret Love di Eva Husson arriva al cinema dal 20 Luglio 2022.

Silvia Levanti


TRAILER UFFICIALE

Foto: courtesy of Lucky Red.

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