Recensione di BLACK PHONE, il nuovo film con Ethan Hawke solo al cinema dal 23 giugno 2022.
SCHEDA DEL FILM
REGIA: Scott Derrickson
CAST: Mason Thames, Madeleine McGrew, Ethan Hawke, Jeremi Davies, James Ransone
DURATA: 102 min.
USCITA: 23 giugno 2022
DISTRIBUZIONE: Universal Pictures
RECENSIONE
Arriva nelle sale il 23 giugno Black Phone, il nuovo bellissimo film horror targato Blumhouse Productions, casa di produzione ormai diventata di culto e un simbolo per gli appassionati del genere avendo negli ultimi vent’anni fatto uscire i più importati titoli di questo genere, inaugurando quella che possiamo definire, senza motivo di imbarazzo, una nouvelle vague del cinema horror statunitense. Basti pensare a Sinister, Insidious, Paranomal Activity, Halloween (2018), Scappa (Get Out). Tutti grandi film diretti nella maggior parte dei casi da registi giovani e promettenti, che stanno rivoluzionando il cinema horror dando nuova linfa e nuove idee, raccogliendo premi, (anche Oscar), e critiche entusiaste quasi unanimi.
Black Phone è diretto da Scott Derrickson, già autore di The Exorcism of Emily Rose e Sinister, e il protagonista è un Ethan Hawke quasi irriconoscibile (in tutti i sensi).
La base narrativa è costituita dall’adattamento del racconto del 2004 The Black Phone, scritto da Joe Hill, (figlio di Stephen King) presente nella raccolta Ghosts. Non a caso King ha definito il film “uno Stand by Me all’inferno”.
Il film ha tantissimi pregi, in primis la recitazione realistica e la messa in scena totalmente calata negli anni ’80, che appunto ci fa pensare a Stand by Me, a IT, e anche all’attualissimo Stranger Things.
I due fratelli protagonisti del film (Mason Thames e Madeleine McGrew, entrambi eccellenti) hanno un rapporto bellissimo, sono molto legati e la bambina è estremamente brillante e presenta qualche potere di “luccicanza”: non usciamo dunque dal seminato kinghiano, anzi ne attingiamo a piene mani!
Nel film gli adulti non ci sono, o se ci sono solo lì per caso: tutto deve essere risolto dai ragazzi, con le loro idee, la loro fantasia, la loro rabbia e senso di impotenza e fragilità che si trasforma in unione che fa la forza. Il film infatti può essere visto come un racconto di formazione e iniziazione alla vita adulta, dove non c’è nessuno che ti salva: devi cavartela da solo. Le atmosfere alla Stand by Me servono anche a raccontare la provincia americana, la scuola e il bullismo, lo spettro sempre presente del Vietman, impersonificato da un padre alcolizzato e depresso a causa della perdita della moglie.
Fra realtà e paranormale, demoni reali e demoni mentali, Black Phone è un film ricco, intenso, pieno di pathos, che tratta tematiche importanti in modo realistico e delicato, è un horror riuscito che tiene incollati alla poltrona fino alla risoluzione finale facendo anche saltare sulla sedia lo spettatore in più momenti.
Ma soprattutto è un film sull’empatia, sulla salute mentale, sull’amicizia e sui sogni che a volte ti salvano la vita.
Margherita Giusti Hazon
TRAILER UFFICIALE
Laureata in Lettere Moderne, Margherita lavora alla Fondazione Cineteca Italiana, collabora con la rivista Fabrique du Cinéma, ha in corso alcuni progetti come sceneggiatrice e ha pubblicato il suo primo romanzo, CTRL + Z, con la casa editrice L’Erudita.
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