JURASSIC WORLD – IL DOMINIO: la complicata convivenza tra umani e dinosauri nel capitolo finale della trilogia

Recensione di Jurassic World – Il Dominio nell’ultimo capitolo della nuova saga giurassica, solo al cinema dal 2 giugno 2022.

La locandina italiana del film Jurassic World – Il Dominio. 

SCHEDA DEL FILM

REGIA: Colin Trevorrow
CAST: Chris Pratt, Bryce Dallas Howard, Laura Dern
DURATA: 146 min.
DATA DI USCITA: 2 giugno 2022
DISTRIBUZIONE: Universal Pictures


RECENSIONE

Quattro anni dopo gli eventi di JW – Il Regno Distrutto, umani e dinosauri liberi tentano una difficoltosa convivenza sul pianeta. Quando una misteriosa invasione di locuste giganti mette a repentaglio le risorse alimentari destinate ad entrambe le specie, il fragile equilibrio creatosi rischia di spezzarsi per sempre…

Un Dreadnoughtus in Jurassic World – Il Dominio © 2022 Universal Studios and Amblin Entertainment. All Rights Reserved.

Jurassic World – Il Dominio chiude la nuova trilogia giurassica con l’ambizioso ed intrigante scenario di una Terra invasa dai dinosauri fuggiti da Isla Nublar, divenuti ormai fauna riconosciuta ed integrata nell’ecosistema.
Con l’ambivalente natura umana che da un lato salvaguarda e dall’altro sfrutta la preistorica specie ed una potente organizzazione scientifica a studiare soluzioni per la pacifica convivenza, Colin Trevorrow (già regista del primo capitolo) riprende il testimone e chiude il trittico con una lunga avventura nostalgica, animalista ed ambientalista.

Il piatto forte, oltre alla suggestione dell’accostamento dei dinosauri alla quotidianità umana (avete mai trovato la strada bloccata da uno stegosauro?), è l’anticipatissimo ritorno dell’indimenticabile trio di interpreti dell’epocale capostipite Jurassic Park costituito dal paleontologo Alan Grant (Sam Neill), la dottoressa Ellie Sattler (Laura Dern) e l’istrionico dottor Ian Malcolm (Jeff Goldblum).

Un cucciolo di Nasutoceratops, Dr. Ellie Sattler (Laura Dern) e Dr. Alan Grant (Sam Neill) in una scena di Jurassic World – Il Dominio © 2022 Universal Studios and Amblin Entertainment. All Rights Reserved.

Partendo da qui, JW – Il Dominio prende dritto la strada del “requel” – vedi Scream 2022 – e ricalcando la struttura del film del 1993 sul foglio di una nuova sfida prova a chiudere sia il cerchio della nuova trilogia che dell’intero franchise.

E’ impossibile non emozionarsi di fronte a questi ritorni e ad alcuni rimandi ai momenti iconici del film di Spielberg, così come probabilmente non tramonterà mai la fascinazione per il mondo dei sauri, tanto mastodontico e straordinario quanto intangibile (la grossolana CGI non ci aiuta ad immaginare, ma pazienza), eppure il film di Trevorrow sembra più impegnato a distrarre con bulimia di personaggi, creature e situazioni frettolosamente scritte, messe in scena e poi archiviate che a realizzare davvero un viaggio fantasioso ed una struttura narrativa decente e coerente.

L’esito delle priorità sbagliate è un film dove le pedine si muovono senza ordine e senza coesione, con i personaggi “nuovi” di Pratt, Dallas Howard e la piccola Isabella Sermon a fare da insipida band di apertura prima dell’arrivo del fattore revival, con i “vecchi” a fare ancora largamente la figura degli MVP.

Chris Pratt è Owen Grady in Jurassic World – Il Dominio © 2022 Universal Studios and Amblin Entertainment. All Rights Reserved.

Se questo peccato emozionale può essere perdonato a JW – Il Dominio, è molto più difficile chiudere un occhio sulle numerose fasi stagnanti del film, tamponate con asfittiche digressioni evolutive ed antropologiche, brutte e lontane parenti di quelle brillanti di inizio saga, e macchinosi sviluppi delle dinamiche dei due precedenti film.

Il trattamento al ribasso, purtroppo, non è risparmiato nemmeno ai maestosi dominatori della catena alimentare. Un inventario numeroso di esemplari che tuttavia non si ritaglia nessuna scena memorabile, paurosa o vividamente famelica. Una sfilata di denti, creste e colli lunghi che non rende giustizia alla loro imponenza cinematografica, all’apprezzabile ma flebile denuncia della crudeltà e dell’avidità umane e, ancor peggio, agli occhi lucidi di chi, come me, si innamorò del cinema e dei suoi orizzonti immaginifici 29 anni fa (!) con quel logo e quelle squame.

Luca Zanovello


TRAILER UFFICIALE

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